Spesso abbiamo parlato di arte scritta e di come essa sia diversa dal resto delle attività umane. Specificando anche che diversa non significa migliore ma, semplicemente non meccanica, come invece può esserlo un altro lavoro. Abbiamo parlato di casi editoriali, romanzi validi e meno validi, del valore delle opinioni, di quello delle regole. Ma, da quanto detto, forse alcuni si saranno chiesti se il solo modo per scrivere un buon romanzo o valide poesie sia solo quello artistico. Non è così perchè scrivere bene è una questione di tecnica che chiunque può imparare: dipende dalla voglia di studiare per ottenere risultati. Cosa assai diversa è il Talento che, al contrario, è una questione di genetica. O lo hai o non lo hai. Esso è lo "spirito" dell'arte, il deus ex machina necessario a fare di un buon romanzo un Romanzo. Gli Scrittori Veri, al pari di altri artisti, sono effettivamente personaggi eccentrici, a tratti curiosi, ma sempre fuori dagli schemi. Non sono quasi mai scrittori professionisti perchè il loro fine ultimo, al di là della mera sopravvivenza economica col loro lavoro (quasi mai raggiunta) è solo la soddisfazione di un bisogno. Soddisfare quel bisogno è come soddisfare il bisogno d'aria: se non respiri, muori. Scrivere arte non è quindi semplice passione. Si può avere la passione per lo sport, per il ballo, il nuoto, per la cioccolata. Si può avvertire la mancanza del calcio, del nuoto, della crema al latte, ma non si muore. L'arte è invece come una dea, un qualcosa che non ha una forma ben definita ma che avverti in solitudine, quando la voce del mondo tace perchè sei lontano, su una spiaggia deserta senza un'anima nel raggio di cento miglia, e che ti parla anche quando sai benissimo che quella dea non abita l'alto dei cieli ma il tuo spirito. Ma questo è valido solo per coloro i quali avvertono innato il bisogno di farlo, cioè di esprimere qualcosa che non ha forma. Per quanto riguarda il talento non esistono regole e ogni scrittore ha le sue idee in proposito. Il Talento, però, da solo, non basta: servono anche le regole. Chiunque può scrivere meglio se studia bene, proprio come un body builder o un’esperta di fitness devono seguire coscienziosamente un programma di allenamento per produrre risultati. A un livello più propriamente pratico, scrivere bene deriva da un buon uso delle regole. Non è poi molto diverso dallo sport o dalla fede del credente medio. Come esistono molti più sportivi che Campioni, molti più credenti che Santi o Profeti, così esistono molti più scrittori professionisti, semplici appassionati che Scrittori Veri. Vediamo degli esempi:
Sport
Chi pratica Body Building nell’immaginario popolare è sovente dipinto come un omone (o un donnone) testa piccola e muscoli possenti. Una specie di uomo delle caverne. Al di là se ci piaccia o meno la disciplina in questione, tale osservazione è fuori luogo: se è vero che non occorre essere novelli Einstein (ma niente vieta a figure geniali di praticare sport…) per diventare body builder è anche vero che per ottenere risultati queste persone devono imparare molto di come funziona il corpo umano, com’è fatto, gli allenamenti, le tecniche per migliorare i propri muscoli. Ad esempio, è opinione comune che l’allenamento di questo sport preveda il miglioramento muscolare semplicemente sollevando pesi più o meno disciplinati da un trainer: sbagliato. Gli esercizi fisici non servono a migliorare i muscoli ma a distruggerli! E’ quel che si chiama “recupero”, ovvero il riposo dopo un set attentamente calibrato dal trainer, a consentire al corpo di riparare le varie microlesioni muscolari al fine di riparare i danni e irrobustire i muscoli conivolti... Detta in due parole, le fibre muscolari danneggiate sono riparate con l’aggiunta di un “extra”: questa è l’essenza di un allenamento da builder, qualcosa di simile alla riparazione biologica di un osso rotto. Proprio come il riposo è necessario per far formare il “callo osseo” e rendere così l’osso stesso più robusto di prima, così il muscolo danneggiato in modo mirato dall’allenamento diventa più potente. Un muscolo che abbia effettuato un set di allenamento specifico richiede circa tre giorni di riposo; se si ignora il trainer si rischia di fare danni perché l’organismo faticherà a riparare e migliorare i gruppi muscolari coinvolti e sarebbe un disastro. Possiamo allora vedere l’allenamento come lo studio, un atleta famoso come il modello da seguire, la consapevolezza di potercela fare come la Fede che illumina le speranze dello sportivo. Non è tutto rose e fiori: un organismo che affronta un tale tipo di stress richiede costanza, allenamento, riposo e alimentazione adeguata. Il bello del Body Building è che è un’attività dove contano i risultati, non le chiacchiere e neanche l’impegno assoluto, ma solo quello di chi fa le cose giuste. Chi dà il massimo ma fa le cose sbagliate è un idiota e come tale è conosciuto.
Religione
Il Vecchio Testamento descrive un Dio non esattamente benevolo ma, al contrario, esigente e severo: così severo che non esitò un attimo a distruggere il mondo con il Diluvio, scatenare le celeberrime distruzioni che tutti conosciamo, esigere sacrifici e premiare i più meritevoli. E’ il Dio cui tutti dovevano rispondere e per farlo al meglio si dovevano studiare testi adatti: Tavole della Legge, la Bibbia, i Precetti. Gli esempi da seguire, erano i Profeti e la loro vita un Ideale verso cui tendere. Il Dio del Vecchio Testamento non amava le scuse. Voleva fatti e risultati, tutto il resto per Lui non aveva valore. Un Dio che non ama gli sciocchi, gli ignoranti, i faziosi. Ma è anche un Dio che premia con generosità chi lo compiace e accoglie senza pregiudizi chi ha sbagliato se questi inizia a seguire correttamente i Suoi sacri precetti.
Scrivere
Scrivere è la stessa cosa. Se scrivo un racconto o un romanzo a nessuno importa come lo abbia prodotto: conta solo il risultato dello studio, del Talento, della passione, delle capacità che ho usato per finirlo. Se scrivo un racconto scadente non è un dramma, a patto che cerchi di migliorare studiando e seguendo bene i precetti. Sia il Body Building, la Fede e lo Scrivere prevedono che il risultato non abbia nulla in comune con il come: ciò che conta è la qualità. Scrivere implica lo studio, la riflessione, inventare una trama, le scene, i personaggi interessanti, il provare le varie scene, correggere, smontare, gettare via, assemblare, migliorare. Chiamiamo il risultato di quest’attività Storia, Romanzo, Racconto. Chiunque può imparare a scrivere meglio proprio come chiunque, a condizione che segua un buon trainer e faccia un uso coscienzioso dei libri, allenamenti, precetti, sia coscienzioso, segua un modello e si faccia una Fede sua propria. Attenzione, però: ciò non vuol dire che chiunque diventerà uno Scrittore della Madonna ed è a questo punto che conta il Talento: esso esercita la differenza tra uno scrittore professionista o amatoriale di buone capacità e l’artista della penna. Ma il miglioramento non è negato a nessuno, proprio come nel Body Building e nello studio dei precetti religiosi.
Il Metodo
Quale idea potremmo trarre da tutto questo? Beh, è presto detto: che non conta ciò che fai né come lo fai: conta solo il risultato di quel che fai. E’ dal risultato che si evince il talento, la bravura o l’incompetenza di chi scrive, prega, esercita. Chi pratica sport a livello professionistico sa che integratori alimentari, il funzionamento del proprio corpo, il trainer giusto e i propri ideali sono importanti per raggiungere il risultato. Tutto questo è descrivibile con una sola parola: metodo. E l’uso di quel metodo che configura i risultati, ma è necessario che il metodo scelto sia il più confacente alle caratteristiche dello sportivo, del credente, dell’artista. Attenzione, però: ciò non vuol dire che se mi alleno sei giorni su sette, mi faccio aiutare da un eccellente trainer e vedo i risultati ciò significa anche che sono uno sportivo di razza. Vuol semplicemente dire che diventerò una persona più prestante in molti campi, soggettivo, estetico, forse anche sessuale (intendendo con ciò la possibilità di essere considerato seducente da esponenti dell’altro sesso) ma ciò non ha nulla a che vedere con l’Innovazione. Tornando al nostro campo d’elezione, l’arte scritta, vuol dire che il metodo, ovvero lo studio, il documentarsi, il provare e il riprovare, l’ispirazione servono a fare di chiunque uno scrittore discreto, capace di inventare trame abbastanza efficaci e storie abbastanza buone da piacere a tantissime persone. Diventeremo, insomma, quel che si dice uno scrittore professionista: ovvero un tizio capace di scrivere secondo i gusti di un certo pubblico e le proprie inclinazioni e potenzialmente in grado di vivere del proprio lavoro. Ma uno scrittore del genere sarebbe anche un artista? Non proprio: sarebbe però abbastanza abile da non essere un perfetto idiota per quanto riguarda la penna.
Questo perché Scrivere, come Dipingere o fare lo Scenografo per professione può tranquillamente essere un qualcosa di meccanico e preordinato. Sta al talento rendere speciale quel qualcosa di preordinato, come fu per esempio il caso della bellissima poesia "Il Corvo", di E. A. Poe. Quando fu pubblicata tutti pensarono al risultato di un estro esclusivamente istintivo e furono assai stupiti quando lo stesso Poe affermò di averla composta non in preda all'estasi artistica, ma seguendo scrupolosamente le regole dell'Estetica. In questo senso, la perfezione di quella poesia si deve a entrambe le cose, metodo e talento. Il metodo, se vogliamo, è un concetto meccanicistico: lo stesso che è la base per i vari casi editoriali costruiti a tavolino (spesso NON italiani) come potrebbe esserlo il recente “Angelology”, tanto per citarne uno solo. Perché escludo i casi italici? Non per sfiducia verso la capacità italica di sfornare romanzi leggibili e ben scritti, ma perché non mi fido del sistema nel suo complesso. “Angelology”, nonostante a me puzzi di operazione commerciale lontano un miglio, è scritto innegabilmente bene: l’autrice, o chi per lei, si è documentata bene, l’editing è stato fatto con un certo gusto, trama e personaggi hanno un senso ben preciso. Al contrario “Unika”, prodotto che, sono sicuro, è italico al 100%, è raffazzonato, scritto coi piedi, stupido, disarmante. Una schifezza, insomma. Così è la gran parte del Fantasy Italiano: scopiazzato, chi più chi meno, dal solito modello, Tolkien, ed edulcorato a livelli ignominiosi. Sempre più spesso ascolto con stupore l’esternazione di vari scribacchini affermare con piacere di non aver mai letto Fantasy prima della propria ciofeca del proprio capolavoro… Non occorre fare nomi: sono sempre i soliti. Chi legge per passione, ed è quindi un lettore esperto, se ne accorge dalle recensioni tutte uguali, osannanti a tal punto da essere semplici dispacci. Forse il punto di vista più serio, non sempre valido ma almeno diversificato, è proprio quello offerto dalla Rete. Esistono tanti siti, non solo Gabbiani, che offrono recensioni più o meno valide ma soprattutto indipendenti. Peer quanto riguarda le realtà editoriali solo alcune piccole e medie Case Editrici si salvano da tale contesto perché sono prive di quella massa critica che le porterebbe inevitabilmente a pubblicare schifezze pur di accontentare i guadagni. O perché sono ancora giovani, e quindi in un certo senso “innocenti”, e fanno le cose col coraggio e la follia tipica di chi crede in un progetto. Anche per questo, alla fine, dobbiamo diffidare di chi pubblica a pagamento: chi lo fa di solito non crede nel manoscritto, ma solo nei soldi dell’autore. Ciò non vuol dire che chi pubblica a pagamento sia sempre un imbecille della penna, basti guardare le schifezze pubblicate oggi per meri motivi economici. Vuol dire, però, che ha scelto la via più semplice ma non la migliore.
L’Arte Scritta
Per creare Arte si deve disporre di due cose: Talento e Tecnica. La seconda s’impara il primo è una caratteristica genetica. A livello mentale, qualsiasi tipo di Arte è prima di tutto un grido. Il grido di un essere umano che reclama allo stesso tempo il proprio Io, la propria Vita, la propria inutilità. Perché dico questo? Perché chi scrive o dipinge non è un uomo o una donna migliore di altri. Spesso è anche folle, eccentrico, sedotto solo dalla contemplazione delle cose e non dalla loro fruizione. E quasi sempre è povero in canna. Chi si accosta a una forma d’arte non lo fa perché vuole essere famoso e amato e invidiato da tutti. Questa componente, anche se presente anche nell’artista, non è la principale che è invece la volontà di uno sfogo interiore. Un grido, appunto, per cercare un mondo simile al proprio e scoprire che non esiste e pertanto è un grido inutile dato che, per dirla con Oscar Wilde, la vera Arte è anche perfettamente inutile essendo nata da uno sfogo interiore che ha bisogno di uscire fuori. E quando esce è una liberazione che gli altri non possono sempre capire. Così erano Poe, Lovecraft, Dick, Heinlein, Kafka, Hodgson, Salgari, Woolf, Moore e tanti altri nomi storici oggi considerati di grande importanza. Non esiste una regola empirica che possa descrivere la più sfavillante e allo stesso tempo inutile delle attività umane. Sfavillante perché capace di creare capolavori immortali capaci di brillare per sempre, inutile perché dal punto di vista degli altri è priva di senso. Se dovessi coniare una definizione per l’Arte di tutti i tempi e di ogni tipo direi che essa è Cristallizzazione ed Evoluzione. Un modo per cristallizzare su una tela o sulle pagine di un libro ciò che agita il proprio Io Immortale. Allo stesso tempo, però, essa è anche un modo, spesso il solo a disposizione di quegli spiriti inquieti che l'esperiscono, di evolvere e diventare qualcos'altro. Diventare, forse, il tuo vicino di casa, ma anche orgogliosi di essere per sempre e solo, Gabbiani delle Stelle.
Massimo Valentini
"E il naufragar m'è dolce in questo mare..." Che dire? è l'emozione che provo quando leggo certe cose.
RispondiEliminaMargherita
Ragionamento curioso, cerebrale, metafisico. Dev'essere letto più volte. Bel post, però
RispondiEliminaSonia
A volte quando leggo certi post mi sembra quasi di leggere un libro di Dick, dico davvero. Come "Labirinto di morte" o "Illusione di potere". Un testo quasi enigmatico e, credo, che significhi più cose di quante sembri... Forse è più per te che per noi. Bello, comunque.
RispondiEliminaChiara
Questa volta il post ha un chè di poetico ma non è poesia. Val, come al solito, mi stupisci
RispondiEliminaSerena
Quando scrivi che l'arte autentica può essere la contemplazione solitaria dell'oceano è come rivedere me stesso. Grazie: sono contento che esistano altri su questo mondo.
RispondiEliminaMarcello
Per definizione lo scrittore è solo. Basta a se stesso. Ci credo poi che se è anche arte vera, la sua, gli altri non sempre la capiscono. Confesso che di questo post ho capito tanto e poco. Dovrò rileggerlo, ma è sempre bello leggere qualcosa uscito dalla tua penna
RispondiEliminaPaolo
Mi piace...
RispondiEliminaFederica
Bello :-)
RispondiEliminaSilvietta
Sembra un post un pochino triste. Però anche bello...
RispondiEliminaLina
Per definizione è vero che l'arte è inutile ma è anche sublime, a volte. Da non confondere con le copie, però!
RispondiEliminaMarco
Post molto piacevole. E anche curioso... secondo me è anche da interpretare
RispondiEliminaMarzia
Ci credo che il vero artista non pensa subito ai soldi e comunque non solo. Infatti non hai detto se richiedi compensi per eventuali editing o schede di valutazione! :-)
RispondiEliminaIvane
Molto, molto bello....
RispondiEliminaSimona
Ogni volta che scrivi cose del genere mi piace immaginare come devono essere i nuovi romanzi...
RispondiEliminaLinda
Wow... mi piaciue tanto questo post!!!!!
RispondiEliminaLea
Verissima la questione del metodo. E anche quella del talento.
RispondiEliminaFranca
Più che un post sembra un pensiero ad alta voce... bel pensiero, però!
RispondiEliminaEleonora
A proposito del CORVO di Poe... ho riletto per l'enne volte le tue poesie di "Althaira"... cosa dire se non che sono splendide? Fanno lacrimare gli occhi, sono struggenti e... anche enigmatiche. Sono state scritte con il Talento, la tecnica o entrambe le cose? E consentimi una nota: ma come si può chiedere a noi di scrivere poesie e inviarle a te se, e parlo per me, non sono assolutamente al tuo livello? La poesia di Anto è molto bella ma io non saprei scriverne...
RispondiEliminaElena
Mi sembra chiaro il tuo pensiero, e lo apprezzo
RispondiEliminaRiccardo
Grazie per questo nuovo, sublime post! Grande Val!!!!
RispondiEliminaViviana
Bellissimo ragionamento, è vero. Mi piacciono molto queste cose
RispondiEliminaLara
Che post stupendo!!!!! Mi piace tantissimo!
RispondiEliminaErica
Provo grande ammirazioni per ragionamenti del genere. Bellissimo post e commovente la tua determinazione pro arte scritta. Sei grande, Val
RispondiEliminaEliana
E va bene cosi... Senza parole!
RispondiEliminaStella
Affascinante l'accostamento tra arte, sport e religione... Bel post, cmq, sei unico Val
RispondiEliminaSara
sublime, sei semplicemente sublime
RispondiEliminaMariella
Più leggo i tuoi post più mi piacciono... Complimenti Val
RispondiEliminaEleonora
Letto, riletto, apprezzato, riletto, riletto, riletto... Le te argomentazioni sono come i diamanti.... Cose da leggere per sempre...
RispondiEliminaCristina
Anch'io come le altre fan adoro questi post. Non so se mi piacciono piu questi o le recensioni...
RispondiEliminaGabriella
Per Anto o Val...
RispondiEliminaPotrei copiare questi post o pensi che sarebbe meglio non farlo? Mi piacerebbe stamparli sul mio diario...
Roberta
Post molto bello.... E anche dolce...
RispondiEliminaJessica
Piacevole ragionamento....
RispondiEliminaSofia
Concordo con Elena
RispondiEliminaI canti di Althaira sono bellissime poesie...
Anto però ha ragione... Se vanno bene anche pensieri meglio cosi non devo temere di vedere accostate le mie alle tue splendide opere
Diana
Le tue sono poesie meravigliose... Mi chiedo perché non le abbia proposte x la pubblicazione! Anche quella di Anto e' carina... Solo una cosa... portavocescrittore rifiuta le mie mail... Potrei usarne una nuova o valentini.nde? Grazie
RispondiEliminaMarica
Una domanda... Ma quante cose conosci????
RispondiEliminaAngela
Splendida esposizione di quel che pensi... Lucida... Bella...
RispondiEliminaMirella
Ho appena fatto delle prove per invio e ricezione della posta elettronca da e su portavoce.scrittore@libero.it per verificare le difficoltà segnalate da Marica. A me non da errori e mi permette sia l'una che l'altra funzione per cui non saprei dire se ci sia una difficoltà oggettiva nella ricezione delle vostre poesie e dei vostri pensieri. Vi chiedo quindi di provare ancora una volta ad inviare il materiale all'indirizzo segnalato e nel caso in cui non vi fosse buon fine di segnalarlo in modo da poter provvedere a canalizzare le email su un altro indirizzo che creerò appositamente. Fatemi sapere per favore.
RispondiEliminaIn merito alla domanda di Roberta circa la possibilità di copiare il contenuto dei post di Massimo non c'è ragione per cui tu e gli altri non possiate farlo. E' una cosa molto carina e gratificante sapere che ciò che trovate su Gabbiani delle Stelle non solo lo condividete, ma è anche spunto di riflessione e accompagna le vostre giornate come i vostri commenti accompagnano le nostre. A nome di Massimo e a nome mio un grazie di cuore per l'affetto. So che io non sono parte in causa diretta, ma mi fa molto piacere constatare che siete sempre così attenti e presenti.
Buona domenica a tutti
Antonella
Per Anto
RispondiEliminaProvato ma nulla uff
Marica
Bei libri ne scrivono anche da noi ma capisco quel che.dici... Quasi quasi visto il pressappochismo di certi editori sarebbe meglio pubblicare a pagamento, a patto che.distribuzione e un minimo di seìezione sia fatta, ma siamo semprei in Italy.
RispondiEliminaFranco
Anto,grazie della tua pazienza e disponibilità. Purtroppo neanche a me pare possibile inviare all indirizzo da te proposto! Lo stesso vale x l'altro?
RispondiEliminaStefania
Sono entusiasta pure io di questo post ,he denota paszione, competenza ed entusiasmo!!!!! Vai cosi Val
RispondiEliminaVanessa
Sei gentile Anto grazie...
RispondiEliminaPost magnifico, e' vero. Concordo con la linea del nostro Val relativamente alla scadente qualità di molte odierne pubblicazioni, non solo a pagamento...
Samantha
La qualità di un libro e' sempre un concetto sfumato di questi tempi, anche se ovviamente esistono moltissimi libri più o meno gradevoli. X es, sarebbe bello se molti editori pensassero piu al valore umano dei loro libri che non solo a quello commerciale
RispondiEliminaVicky
Esistono libri bellissimi ma poco pubblicizzati. Non me lo spiego... Perché mandare avanti storielle infantili invece di.opere più adulte e consapevoli? Tanto col marketing virale i lettori si raggiungono lo stesso
RispondiEliminaLoredana
Il valore di un libro lo si vede col tempo. Proprio come le opere artistiche di altro tipo.
RispondiEliminaAnna
Post molto bello...
RispondiEliminaLorenzo
Io non so scrivere poesie ma potrei inviare qualche pensiero...
RispondiEliminaLaura
Esistono case editrici interessate davvero al lato qualitativo dei libri, ma sempre più spessosonodi piccole dimensioni. Sono contento che ci siano un po' meno che certi nomi un tempo celebri per la qualità dei propri testi oggi pubblichino cazzate commerciali...
RispondiEliminaSamuele
X Anto
RispondiEliminaGrazie, grazie, grazie!!!!!
Roberta
Si può amare un libro come si farebbe con una persona? No, ma in modo diverso certamente ci si affeziona a una storia ed ai suoi personaggi. Ma quella storia e personaggi devono essere fatti bene. Condivido il tuo ragionamento e mi piacerebbe lo facessero anche certe grandi realtà che.invece sfornano libri pessimi, anche se ho notato che il settore dei saggi non sembra scarso quanto quello narrativo
RispondiEliminaMara
Bel post, veramente!!!!!
RispondiEliminaLucia
Spediro' pure io...
RispondiEliminaRosa
Per Linda:
RispondiEliminaA chi lo dici!!!!
Elisa
Ok capito! Per il momento inviate le poesie e i pensieri a valentini.nde@libero.it. Più in la decideremo se creare un nuovo account o meno. Grazie del tentativo!
RispondiEliminaE comunque auguri ai primi 30000 contatti di Gabbiani delle Stelle :-)
Antonella
Grazie, Anto
RispondiEliminaMarica
Www.30.000.auguri.val
RispondiEliminaWow
Carmen
augurissimi x i primi trentamila contatti al nostro sito preferito :-)
RispondiEliminaIsabella
Adoro i compleanni, ragazzi...
RispondiEliminaMonia
Auguri
RispondiEliminaPaolo
complimenti...
RispondiEliminaVincenzo
Ok Anto,ok spedirò al mitico anche io
RispondiEliminaRosa
Discorso plausibile e logico direi. Quanto all aneddoto di Poe non lo conoscevo...
RispondiEliminaSandra
Penso che il settore della saggistica sia florido e quindi concordo col pareredi chi dice questo. La narrativa effettivamente sembra deboluccia però e' anche vero che titoli efficaci ne fanno ancora
RispondiEliminaAzzurra
Augurani anche da me ragazzi. W Gabbiani!
RispondiEliminaFrancesca
Auguriiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaSilvietta
Trentamila volte auguri!!!!!!
RispondiEliminaMarica
Best wishes Gabbiani!!!!
RispondiEliminaVincenza
Ho riletto questo post svariate volte e devo dire che il suos volgimento somiglia da vicino al primo dei racconti del tuo libro "Sulle Ali di Althaira" intitolato, guarda caso, proprio "Althaira" con la sola differenza che il racconto è molto più poetico e "narrativo", questo è più descrittivo, come poi è ovvio che sia. Adesso, io non so se si tratti di una semplice coincidenza o altro, ma comincio a pensare due cose: la prima è che il racconto in questione è mooolto autobiografico perchè riflette esattamente il tuo pensiero sullo scrivere, il secondo che... mi piace come scrivi!
RispondiEliminaBianca
Certamente la tecnica è importante ed è confortante sapere che anche una sòla letteraria come la sottoscritta potrebbe un giorno tirar fuori dal cilindro una storia ben fatta, a patto che si "alleni" abbastanza.
RispondiEliminaBarbara
Condivido! Non sempre un grande artista realizza capolavori anche se spesso e volentieri ciò non è detto dai suoi "portavoce" e cioè editori, impresari, agenti. Per esempio, gli ultimi romanzi di Asimov erano davvero pessimo dal punto di vista della qualità e pochi sono disposti a dire che anche molte short story di Dick erano votate solo al commerciale e poco alla qualità. Un esempio di ciò è certamente "Cadbury, il castoro scarso", o molti racconti di Bierce.
RispondiEliminaMargherita
Ciò che dice Margherita è valido e d'altronde lo stesso accade per quanto riguarda il mondo della musica. E non parlo delle divette del POP ma della musica un attimino più qualitativa: chi lo ha detto che gli artisti sono sempre di elevato livello? Ma è anche vero che gli artisti sono i soli in grado di produrre arte genuina
RispondiEliminaMarcello
Traslando il discorso al campo cinematografico - tanto Val anche di questo parla - direi che un paragone della qualità si può vedere persino se andiamo a casa d'altri, casa molto famosa: Kubrik. L'ultimo suo film EWS, (con Tom Cruise e l'allora moglie, la Kidman) non era mica all'altezza di Shining o di Arancia Meccanica o di tanti altri del maestro. Vecchiaia? he he he he
RispondiEliminaMonia
spedito anche il mio pensierino...
RispondiEliminaSilvietta
Pardon, volevo dire "Kubrick" :-)
RispondiEliminaMonia
Vabbè ragazzi l'arte è sempre un prodotto della creatività umana e come tale non ha standard sempre uguali. Ciò che conta è l'impegno, il lavoro e la passione oltre al talento, ovvio :-) Ma come giustamente dice Val non è che se ci si applica non si possano raggiungere buoni risultati... non sarà arte ma divertente sì, vi pare?
RispondiEliminaMonica
Camilleri per esempio non ha prodotto libri sempre di eccelsa qualità... gli ultimi ad esempio non mi son piaciuti proprio. Vabbè che a quei livelli ti pubblicano anche se scrivi la lista della spesa perchè ti sei fatto un nome. Peccato, perchè a me Camilleri piace e Montalbano è uno dei mie personaggi preferiti
RispondiEliminaMaria
Ehi, Samantha, bel pensiero, brava!!!!
RispondiEliminaQuasi quasi ci faccio un pensierino anch'io!
Bianca
Ma secondo voi Val guarda alla qualità nuda e cruda anche per "Graffiti"?
RispondiEliminaCarmen
Ho notato che spesso scriviamo negli stessi momenti della giornata, tipo chat... io per esempio srivo circa a quest'ora (11.30/14.00) perchè poi corro al lavoro e non sono più a casa. Sarebbe carino fare una specie di appuntamento/chat tra noi fan e chiunque volesse partecipare!!!
RispondiEliminaRosa
Ciao Rosa!!!!!!
RispondiEliminaIo studio, sono Napoletana ma vivo a Pisa e faccio parte del gruppo di fum girls scatenate di Val!!!!! :-)
Di solito scrivo di mattina, la sera tardi (mooooooolto tardi) o di pomeriggio, tra le cinque e le sei. In pratica son questi i miei momenti "liberi" diciamo ma ovviamente variano a seconda delle lezioni o cosucce private :-)
Serena
Ciaoooooo!
RispondiEliminaIo gigioneggio felice da queste parti ogni volta che posso... essendo casalinga ho tempo o non ho tempo (hi hi) a seconda delle varie situazioni.
Lea
Wow! Carina questa discussione!!!!
RispondiEliminaIo studio (ho 23 anni) e sono fan di Val da tre... scoperto i suoi libri per caso, a Milano. Studio Economia e vado bene, direi ^__^
Scrivo su "Gabbiani delle Stelle" qualche volta di mattina (quando non ho corsi) o il pom
beso a todos!!!
Vincenza
Ciao Sammy! E così Val ha scelto il tuo pensiero. Evvai! son contenta per te
RispondiEliminaGiada
Per Carmen...
RispondiEliminanon credo Val sia un tipo fissato con la qualità a destra e a manca... insomma basta guardare i post ironici e le rece semiserie, no? Penso che la sez "Graffiti" sia un modo come un altro per far interagire noi fan o chiunque lo segua...
Stella
X Maria e gli altri:
RispondiEliminaCamilleri, Kubrick, Dick... qualsiasi artista non può assicurare una produzione di qualità costante specie se magari è arrivato a unc erto livello e deve pubblicare ogni anno con l'editore che gli brucia il contratto se non scrive. Poi è ovvio che se diventi famoso qualsiasi cosaccia ti esca diventa un bet seller ma è un discorso diverso e non conta nulla la qualità in quei casi. Ricordo ancora di aver letto una nota su una rivista dove Salgari, nelle sue memorie, si lamentava del fatto che il suo editore lo aveva praticamente gettato in un angolo a scrivere i suoi racconti dalla mattina alla sera altrimenti non lo avrebbe pagato! E lui diceva appunto che già i soldi erano pochi ma il tempo libero... inesistente!!! Vabbè allora erano altri tempi però fa strano pensare a queste cose.
Rita
Per Giada
RispondiEliminaGraaaaaaazieeeeeeee! :-)
Samantha
Io vado al liceo scientifico, e sono di Castrolibero. Ho scoperto Val in biblioteca ("Alfa e Omega") e poi ho acquistato "Ultima Thule" a una libreria di Cosenza. Ho comunque tutta la collezione di libri!!!
RispondiEliminaFederica
Ciao ragazze!!!!
RispondiEliminaIo ho pubblicato qualche raccontino fantasy su certi siti e riviste letterarie. Mi piacerebbe fare la scrittrice ma so che non è una passeggiata. Ah dimenticavo: ho 24 anni e lavoro presso una scuola materna a Cosenza.
Anna
"Graffiti" è solo uno spazio per noi lettori non è mica un esame, ragazze ;-) Solo che capisco chi dice che è un tantino timido per spedire il proprio pensiero o poesia però diciamocelo francamente.... chi non scrive poesiole? Mi ricordo i tempi del liceo e il mio diario.... Bei ricordi :-)
RispondiEliminaLaura
Ragazze mitica questa discussione!!!!!
RispondiEliminaIo faccio l'insegnante da una vita, sposata, due pesti, ehm figli, e seguo il Nostro da tanto tempo. Dai tempi del Quotidiano in effetti. Primo libro comprato: "Alfa e Omega" ultimo: "Gabbiani delle Stelle", off course :-)
Azzurra
Secondo me il post parlava d'altro
RispondiEliminaLorenzo
Io lavoro come segretaria presso una azienda cosentina. Ho 34 anni e sono fidanzata da cinque. Ho scoperto Val grazie a mia sorella che di tanto in tanto scarabocchia qualche storia e la spedisce a qualche editore. Seguo Val per tanti motivi... intanto è uno della mia terra che non scrive come tanti della mia terra :-) ma di cose abbastanza diverse e più aperte. Adoro la Fantascienza e la Star Trek del capitano Kirk!!!!!!
RispondiEliminaAngela
Io lavoro presso un locale. Ho scoerto Val perchè una volta ha scritto un articolo presso il mio ex liceo che aveva delle copie dels uo romanzo. Me ne sono innamorata (del romanzo, "Ultima"...) e poi nulla, ho scoperto delle copie di "Quattro Ombre Azzurre" presso una libreria di Cosenza e... eccomi a scrivere su "Gabbiani". Ovviamente ho acquistato tutti i suoi libri...
RispondiEliminaSimona
Io ho scoperto Val per "Sulle ali di Althaira". Non ho tutti i suoi libri, mi mancano i primi due, ma ovviamente ho comprato sia "Ombre" che "Gabbiani delle Stelle". Di questo ultimo libro tre copie perchè una è di riserva - volte i miei libri si disfano per l'usura - e l'altra è stata un regalo per una mia amica.
RispondiEliminaSofia