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giovedì 22 aprile 2010

Risposte





Siori e Siore eccomi a voi per un nuovo post e a grande richiesta risponderò ai quesiti che mi avete gentilmente fatto. In realtà avrei voluto parlarvi de “L’uomo nell’ombra” il film che ho visto di recente. Ma, considerate le vostre legittime curiosità nei confronti della mia produzione letteraria ho deciso di soprassedere. Un giudizio sul film lo voglio dare ugualmente per quanto sintetico esso sia. Un bel 8 pieno soprattutto per la fotografia, la location e l’atmosfera molto godibile. Mi è piaciuto molto Ewan Mcgregor mentre non mi ha convinto Pierce Brosnan, piuttosto pallidino. Comunque lo consiglio a tutti quanti vogliano passare un paio d’ore con il fiato sufficientemente sospeso per seguire un bel film.

E passiamo alle vostre domande sulle mie scelte letterarie. Sostanzialmente mi sembra di capire che vi chiediate il motivo del perché sia passato dalla composizione in massima parte basata su racconti a quella costituita esclusivamente da romanzi. Qualcuno si chiede anche se questa sia una scelta di marketing piuttosto che artistica. La risposta è semplice: non ne ho la più pallida idea. Personalmente quando mi metto a scrivere non mi pongo mai la domanda se ciò che faccio avrà un mercato o no. Questo perché non inseguo sogni di notorietà impossibili o manie di grandezza economica, per quanto ovviamente mi piacerebbe vivere di quello che scrivo. Forse la migliore risposta è che questi romanzi dovevano essere scritti.

 Il perché è semplice. Con “La donna che sussurra nel vento” mi resi conto di aver esaurito le suggestioni all’origine di quel tipo di racconto e che se avessi continuato su quella strada, quella sì, sarebbe stata una scelta commerciale perché avrei scritto le stesse cose. Con la seconda generazione sto sperimentando moltissimo le mie potenzialità e possibilità e mi sono reso conto che le sole strade che potevo battere erano basate su struttura e tecnica da romanzo. Sono, come sapete, quattro romanzi appartenenti a un periodo molto difficile della mia vita. Sono la legittima evoluzione di un uomo che scrive come forma quasi autodiagnostica per meglio comprendere se stesso. Ecco perché in questi romanzi molto più che nei racconti non troverete mai una morale borghese o comunque politicamente corretta. Tutti questi lavori sono carne e sangue, sono dolore, rabbia, frustrazione, speranza. Sono ciò che agita il mio animo e che preme sugli angoli della mia coscienza per uscire alla vita. Molto simbolici, complessi, metafisici per certi aspetti giustificano in pieno l’appellativo di Seconda Generazione. C’è una differenza fondamentale tra questi e la Prima. Mentre in quest’ultima mi ispiravo ai miei autori preferiti, in questi mi ispiro a me stesso. Quanto alla possibilità di scrivere ancora racconti non è affatto tramontata. La mia mente mi da molto spesso l’ispirazione per storie che possono essere tranquillamente racconti completi e ho deciso di tenere un quaderno dedicato appositamente a queste idee. Come già molti prima di me anch’io mi baso molto sui sogni e sulle mie lucide follie. Questo fa sì che una prossima antologia di racconti forse di Fantascienza firmata dal sottoscritto possa comunque vedere la luce. Infatti è mio proposito fatto speranza la possibilità di concludere questa Seconda Generazione che rappresenta il punto più alto delle mie limitate capacità letterarie e lasciarmi alle spalle periodi difficili, complessi ed estremamente impegnativi che sto cercando di esorcizzare proprio con questi romanzi. Spero di aver soddisfatto le vostre curiosità e di sollevarne molte altre perchè i vostri commenti sono per me fonte di grande interesse.


Ps. Ho scelto la locandina originale di "Solaris" perchè considero il romanzo di Lem come un capisaldo metafisico che mi è vicino come pensiero in questo momento. Adesso tocca a voi commentare. Grazie di seguirmi...


Massimo Valentini

69 commenti:

  1. Caro Max,

    non ho ancora letto "Sulle Ali di Althaira" e tu hai già in cantiere una marea di nuovi scritti da pubblicare! Sei un artista molto prolifico! Non è facile rinnovare la fantasia...meglio così!
    Leggendo i tuoi post, le tue opere e i relativi titoli mi accorgo che sei decisamente attratto dall'oceano...o sbaglio? A me l'oceano mette un'angoscia terribile!!!

    Ti abbraccio da lontano
    Roberto

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  2. Mi raccomando, Sig. Valentini, continui così e veda di non cambiare mai! Credo che i veri Artisti concepiscano le loro creazioni proprio nel modo da Lei descritto: come qualcosa da raccontare a se stessi prima ancora che al pubblico. Personalmente discordo dal concetto di una “crescita” di Valentini nei romanzi rispetto ai racconti... e spero di non offendere nessuno (nemmeno Lei stesso, Sig Valentini, visto che percepisce il cambiamento in modo molto profondo) ma credo che semplicemente si tratti di due cose diverse, entrambe plasmate in maniera magistrale dal Nostro. L’editoria moderna (ma pure il cinema, se è per quello) ci ha educato al seguente concetto: ciò che è lungo e complicato (magari caotico...) è figo; ciò che è breve e semplice è infantile (a parte Twilight, che riesce a essere “figo” anche se è banale... per me sarà sempre un mistero insolvibile...). In realtà, dicevo, ciò che è lungo e complicato costa di più e riempie di più le tasche dell’editore/produttore, tutto qui. Dove voglio andare a parare? Al fatto che, almeno secondo me, Valentini HA GIà raggiunto l’apice della sua bravura e si è attestato lassù dove pochissimi altri potrebbero eguagliarlo! Si può preferire i racconti, oppure i romanzi, quella è semplice (e sacrosanta, per carità) questione di gusti, ma MV sa fare divinamente entrambe le cose, e sono certo ne converrete con me.
    Ciao a tutti!

    Ivan

    PS: Grazie dei consigli, Sig Valentini. Di Solaris ho visto il film, mentre sull’altra pellicola mi fido del suo parere!

    PPS: nel caso qualcuno se lo domandi... ovviamente NO, io non ho letto NIENTE della Seconda Generazione, il confronto racconti-romanzi di MV lo faccio principalmente con Ultima Thule, che è pur sempre un romanzo, e neanche troppo breve direi! Per chi non ce l’ha... DOVETE leggerlo!^^

    (PPPS:) Valentini rules!!!

    Ivan

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  3. Bene, giusto per chi non lo avesse ancora recepito in pieno... Massimo è... tutti gli altri imitano.

    E. Stefanin

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  4. Post molto personale, quasi una pagina di diario. Verrebbero da porre mille domande ma risulterebbero delicate quanto imbarazzanti e quindi non le farò. Certamente, mi fa un estremo piacere leggere queste cose. "Romanzi che devono essere scritti..." e "non mi pongo quando scrivo se ciò che faccia abbia un mercato o no..." parole sacrosante che molti emergenti (e anche affermati) dovrebbero porsi. Senza dubbio, risulta evidente che i prossimi libri del Nostro saranno qualcosa che va al di là delle nostre aspettative. Personalmente immagino anche che data la loro natura sperimentale potrebbero non piacere o, al contrario, appassionare ancora di più. Certamente saranno scritti coraggiosi e se tanto mi dà tanno NON adatti a un grande pubblico. Non è un mistero per nessuno se dico che quando Lovecraft conobbe il periodo più prolifico e qualitativo della sua produzione quegli asini di Weirds Tales rifiutarono sistematicamente i suoi lavori migliori. E.A. Poe ebbe sempre a che vedere con editori miopi o comunque SOLO interessati al profitto. Ora, se da una parte un simile atteggiamento in imprenditori è comprensibile, dall'altra è grave che nei tempi attuali esistano pochissimi editori che tengano all'arte da convertire al guadagno (per loro) e moltissimi chepensano solo alle sciocchezze da convertire al guadagno. "Quersti lavori sono dolore, carne e sangue, speranza..." Mio Dio cosa devono essere! Quali suggestioni conterranno, quali acute e incredibili profondità epsressive? Se qualcuno ha fatto notare come un raccontino delizioso ma breve quale "Il canto della Solitudine" sia un capolavoro di perfezione in sole quattro pagine, cosa dire di romanzi che nascono da un'esigenza interiore come questa? Va bene, non li ho mai letti però ho "spazzolato" tutta la cosiddetta Prima Generazione. E se lì si vede sia l'importanza di autori come Asimov, Simak (a partire dal titolo "Quattro Ombre Azzurre") Lovecraft, Poe ("Leyla", "Il canto della solitudine" che presenta perfino, come distico, proprio una frase del racconto "L'isola della fata" di Poe) Bradbury (soprattutto nel bel "Un frammento del passato") e molta tecnica squisita e ARTISTICA, nonché verosimiglianza (pensiamo a "Logica di mercato" e "Soffio vitale", due tra le perle migliori del Nostro) cosa sarà questa Seconda Generazione? e sarà capita? Forse no, forse non piacerà. Di sicuro, ma spero di sbagliarmi, se già il Nostro non è (e sia lodato il Cielo) un autore "italianizzabile" dubito che i nuovi romanzi incontreranno molto favore. Naturalmente mi auguro il contrario, ma è inteso che opere complesse, e per di più metafisiche, NON siano alla portata di tutti. E' più semplice leggere "Twilight" o "Eragon" o "Scusa ma ti chiamo amore". Libri che possono piacere o meno (a me, francamente no) che non un "Ubik" per di più scritto da un emergente italiano. Nonostante questo la portata artistica, espressiva e letteraria della Seconda Generazione sarà certamente un balzo in avanti notevole! Penso che Valentini sia un po' troppo per restare ne "La terra dei cachi" come dissero quelli di "Elio e le storie tese". Davvero troppo. "Althaira" è un capolavoro di stile ed eleganza. Ora Valentini ci dice che ils econdo romanzo ("Attimi senza fine") sarà dickiano ma secondo me sarà valentiniano. Cavoli! E dove, dico, dove, troviamo in Italia qualcuno che scrive così? Dove? L'arte è incomprensibile in chi fa parte della massa e non pensa. Del resto, nella Patria delle fiction a buon mercato non è che si possa pretendere la Luna. Ma certo leggerò con grande piacere questi spaccati di vita mescolati a sangue e Arte certa di essere una delle privilegiate che possano vantarsi di avere alcuni tra gli ultimi libri VERI oggi esistenti.

    Margherita

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  5. Prima di tutto un grazie è doveroso per chi risponde sempre ai nostri quesiti.
    Poi una considerazione: non potrei mai smettere di leggere le Sue opere. Ho già apprezzato la sua produzione attualmente pubblicata e considero un reato vero e proprio che un bellissimo romanzo come "Ultima Thule" non si trovi né sia reclamizzato come meriterebbe. Senza entrare in sterili polemiche con nessuno (Case Editrici incluse) dicò però che bisognerebbe smetterla con questi autori da nulla che si piangono addosso, finti stupri e storielline puerili incentrate su figure la cui potenzialità è ormai alla frutta. E lo dico chiaramente: parlo di Vampiri, Action Books, Elfi, Fate stupide, Lupi Mannari e Cyborg che scopano con umane arrapate (chiedo venia per la crudezza). Di letteratura in Italia se ne produce poca e stendo un velo pietoso su quella della nostra regione. Infatti non ho un solo libro prodotto qui tranne, guarda caso, due libri di Valentini. Ora penso che nugoli di cosiddetti benpensanti culturali mi si scaglino contro vantandomi chissà quali presunti capolavori regionalistici o italiani. La Meyer e le varie "Cronache delle terre emerse" hanno un senso, ma perché cinquantenni piangono su quelle pagine e addirittura le conservano per le figlie? Quelli sono libri da spiaggia, gradevoli? Si, ma senza grosse pretese artistiche. E perché cosiddetti Vip (Very Inutil Persons) firmano, si fa per dire, biografie inutili e false e perché asssistiamo a un proliferare di libri bianchi (cioè vuoti di ogni senso) ma non di romanzi impegnati? Perché il marketing punta sempre sull'inutile ipocrisia? E perché viviamo in un Paese che è da sempre fanalino di coda in tutto compreso il mercato del libro? Certo, non che in U.S.A. siano rose e fiori ma certo ci sono più possibilità. E lo dico con franchezza: mi sono rotto i cosiddetti a sentire che il Metal è musica/frastuono di gente pazza. Che dire dei pedofili? Quelli so' normali? C'è metal e metal. Io lo faccio con impegno e cuore. Penso come Valentini: carne e sangue!!!! Quindi al Nostro un augurio di scrivere per sempre e di non cambiare mai verso il commerciale. Che i bimbominkia, fakes, flares o come vogliamo chiamarli continuino pure a leggere e piangere su certe stronzate. Che certi romanzetti insulsi o infarciti di sterili e antidiluviani regionalismi continuino a essere stampati e comprati dagli amici degli amici. Meglio vendere dieci cd a chi ti capisce che non milioni a un branco di idioti!

    Marcello

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  6. Grazie di scrivere!

    Serena

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  7. Adesso ho voglia di fare altre tesi... Un augurio di vero cuore a un uomo coraggioso!

    Monia

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  8. Penso che uqesto sia uno dei post più autobiografici di Valentini. c'è tutto, credo. Comprerò questi romanzi e li leggerò sicuramente!

    Lorenzo

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  9. Meglio essere artisti che fingere di esserlo. Meglio scrivere per davvero se siha il talento che scopiazzare cazzate per tentare di essere qualcuno. "Ma quanti amici su FB invece de lavorà" vi ricordate chi lo ha detto? Appunto! Si potrebbe porre così: "Ma quanti pseudoartisti su FB invece de annà a lavorà!" E tutti a dire quantosono bravi e tutti a fgare gli esperti del niente. Sono e resterò sempre una Sua fan!

    Chiara

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  10. Meraviglioso! Meraviglio Artista, personalità, libri.... tutto.

    Lorenzo

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  11. Si ma adesso come faccio ad apsettare queste nuove opere? Uff!

    Mirella

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  12. Salve a tutti! Volevo portare la mia testimonianza. "Sulle ali di Althaira" è bellissimo. Comprato all'Iram, di Rende. Complimenti all'autore

    Ps: bella pure la copertina!

    Loredana

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  13. ecco quel che si dice uno con le palle! Complimenti...

    Franco

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  14. Ok, ma io adesso apsetto alvarco i nuovi libri. Non si fa così: sono curiosa, adesso. :-)


    Sandra

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  15. Buondì! Cosa dire? Wow!

    Comprerò tutto!


    Erica

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  16. Lei si che è uno scrittore. compli sempre! Penso che aspetterò con ansia le sue nuove opere letterarie. E intanto continuo a far posto nella libreria! Anzi, più scrive romanzi corposi meglio è. Occupano più spazio e me li gusterò di più!


    Marzia

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  17. Bellissimo e struggente! Cosa dire di più?

    Beh, certo: perfetto!


    Elena

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  18. Sono orgogliosa di aver acquistato i Suoi libri. Orgogliosa che sia di Castrolibero e orgogliosa di aver letto e capito (spero) i suoi attuali racconti. Comprerò i nuovissimi romanzi.

    Lea

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  19. Questo blog dovrebbe essere d'esempio per certi altri scrittori. Meditate e imparate, s ene avete il coraggio (e le capacità)!

    Mara

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  20. Eccellente. E' questa la sola parola per descrivere questo post.


    Sofia

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  21. Allora..... bravoooooooooooooooooooooooo! Finalmente qualcuno che non spaccia cretinate per libri impegnati!!!!!!!!!!!!!!

    E che anzi scrive come si deve! Complimentiiiiiii!!!!!!

    Federica

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  22. Questa notte non ho chiuso occhio e non sono andata all'uni.... Perché? Beh, ho letto "sulle ali di Althaira", ecco perché.

    Il primo racconto è sublime e mi ha emozionata tantissimo. L'ho trovato anche sensuale a tratti come per esempio, la descrizione di lei. Dolcissimo "Leyla", strano ma avvincente, oltre che romantico, e pure "La melodia del cuore". "Il canto della Solitudine" è tristissimo e mi ha fatta piangere: che bello però quando si piange così! "La linea del tempo" è gradevole e curioso: si rifà a qualche altro racconto, immagino...

    "I gabbiani di Althaira" è il più strano. Bellissime le considerazioni del protagonista. Immagino Valentini che discuta davvero con Althaira. Forse lo fa e del resto gli artisti sono eccentrici ;-) Bello, molto bello. Non avevo mai letto un racconto così. Nel complesso il libro è diversissimo da "Quattro ombre azzurre" ma gradevole ed elegante come stile. Certo Valentini non è uno dei tanti! Quanto al nuovo post sono shokkata: wow! Penso che comprerò tutto quello che scrive! Complimenti!

    Gaia

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  23. Incredibile... lei mi lascia sempre senza fiato. Non vedo l'ora di leggere ciò che sta scrivendo di nuovo... tutto...
    Del resto io ho iniziato a seguirla dai tempi di "Alfa e Omega" quindi mi reputo una fan della prima ora. Grazie per quello che ci da.
    Per Loredana: benvenuta! E' sempre bello che ci siano nuovi lettori...
    Per Gaia: visto che avevamo ragione? Sono tutti splendidi i libri del Nostro...
    Per Marcello: commento forte ma vero... concordo pienamente...
    Veronica

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  24. Cosa dire che non sia stato già detto dagli latri fan?

    Lei è un ottimo scrittore ma questo lo hanno già detto... Beh, un ottimo asrtista. Sarò forse banale ma è quello che penso.

    Stefania

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  25. Penso che questo post molto più di altri "metta a nudo" l'anima del nostro scrittore. Intenso e vibrante, accende sempre meglio la curiosità nei cofronti della sua Seconda Generazione...

    Barbara

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  26. Molto bello il post e interessante il commento di Marcello....

    Paolo

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  27. Sulla scarsissima qualità di tante pubblicazioni attuali sono d'accordo. Sono in dubbio, però, se pensare o meno che un tempo le cose fossero migliori. Dopotutto le riviste di fantascienza come Weirds Tales erano lo strame della narrativa popolare. Vero è che, però, hanno consentito ad alcuni tra i più famosi scrittodi di emergere dall'anonimato. Bellisismo, poi, come als olito, il nuovo post di Valentini

    Stefano

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  28. Vedo che Marcello e Margherita sono sempre i più "tosti" di tutti :-)


    Samuele

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  29. Sono seempre più interessata alle prossime opere letterarie del Nostro. e' evidente il suo amore quasi istintivo per l'arte vera e propria. E' unq ualcosa di nobile che va preservato. Sono contenta di aver scoperto i suoi libri. Complimenti!

    Ps: lo so che non se ne può parlare ma... qualche giorno fa ho visto Valentini all'Iper anch'io!!!!! Era con Anto e ho incrociato i loro sguardi solo per un secondo. Io ero con il mio boy. E' stato curioso vederli dal "vivo"...

    Stella

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  30. Post molto bello, come al solito.

    Per Marcello (ed M.v.): certo che voi artisti non le date mai a pensare eh? :-)

    Fabio

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  31. Valentini rules again and again!

    Simona

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  32. Ottimo post!!!!


    Marcello (Rende)

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  33. Bel post e ottimo artista! ;-)

    Vanessa

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  34. E' davvero inusuale non solo il fatto che esista un autore italiano che scriva, quasi, all'americana, ma con tale padronanza e originalità espressiva. Certo è molto lontano da certi suoi "colleghi". Il giorno in cui dovessi vedere un suo lavoro ambientato in Italia non so se mi ci abituerei. Certo, l'arte è arte, però!


    Cristina

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  35. Cosa dovrei aggiungere a quel che hanno scritto gli altri fan? E' stato detto tutto: diciamo una sola cosa, però: il nostro scrittore preferito ha un modo tutto suo di scrivere e far provare vere emozioni ai suoi lettori. anche tramite i suoi post. complimenti!


    Ivane

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  36. Per Margherita

    una domanda, mi scusi. Ma su Valentini lei non aveva fatto delle lezioni? Non ricordo bene. Ce ne potrebbe parlare? Grazie!

    Sofia

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  37. Signori, questo è parlare... e scrivere!

    Lara

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  38. Valentini sei miticooo!


    Gabriella

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  39. Penso dovrebbe essere una bellissima esperienza partecipare a una sua presentazione. Quelle che ho seguito finora sono state un pochino sbiadite in verità. Ma da come scrive, e scrive (sul blog) penso proprio che la sua non sarebbe una presentazione qualsiasi. Apprezzo però la sua discrezione caratteriale. Una dote rara!

    Viviana

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  40. Belli i commenti di Margherita, Marcello, Paola e Veronica.


    Eleonora

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  41. che dire... sono sempre più ansiosa di leggere le nuove Opere del sig. Valentini.
    Sig. Valentini Lei è UNICO!!!!!! :-)

    Paola

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  42. L'ho visto ieriiiiiiiiiiiiiiii!

    ero con un gruppo di amiche e lo abbiamo visto al Garden!

    Gabriella

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  43. Se è per quello l'ho visto anch'io al cinema ma di proposito avevo omesso la cosa sul blog. Ero con un paio di amici e in efftti lui e Antonella hanno guardato Agora. Un bel fim, detto tra noi. Ma se è per questo, se proprio dobbiamo dirlo, Francesca mi ha spesso riferito di averlo visto in una pizzeria di Rende a Quattromiglia (E non ve lo dico qual'è) o solo con la sua donna o entrambi con una terza persona, forse una sorella/amica. Capiterà di vederlo in altri luoghi, naturalmente, ma fare a gara a chi lo avvista per primo mi sembra un tantinello assurdo, o no? Detto questo, non dirò più dove lo vedrò in futuro, anche perché non mi sembra corretto.


    Marcello

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  44. A quanto pare è un appassionato di cinema. Chissà che generi preferisce!

    Paolo

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  45. Vabbé dai ragazzi, ogni volta succede puntualmente la stessa cosa: chi lo vede qui, chi lo vede lì.... d'accordo non c'è nulla di sconveniente nel parlare del proprio idolo ma forse a volte si esagera. Io l'ho visto in molte occasioni perché sono di Rende, spesso di sabato sera, più raramente la domenica pomeriggio sempre in compagnia di Antonella e, più raramente ancora, entrambi erano con un'altra coppia, forse amici loro. Indicato a qualche amica? No! Avvicinato per l'autografo? Neanche! e Non è stato perché non erano soli ma per scelta personale. A giudicare dall'aspetto, non si trattava di "colleghi" ma potevano benissimo essere amici o familiari. Non l'ho avvicinato per privacy... vi dice nulla? Ovviamente Gabry, non è una critica, sia chiaro. Solo un mio pensiero!

    Lara

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  46. Non credo che il post parli su chi lo avvista per primo...

    Sofia

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  47. Penso che dovremmo finirla di dire a destra e a sinistra dove avvistiamo il Nostro. Basta parlare della sua vita privata. Non è affar nostro! Come dirvelo che si tratta di una persona riservata? Verò è che, al posto suo, io me ne infischierei altamente se qualcuno mi riconoscesse come scrittrice, ma non conoscendolo personalmente non possiamo sapere se i nostri commenti possano piacergli, no?

    Lina

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  48. Gabriellaaaaa che abbiamo detto? Libertà non controllo!!!! :-)

    Vanessa

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  49. Il post è molto bello. Torno a scrivere i miei commenti dopo un periodo di assenza causa corso dis tage fuori. Però non sono d'accordo con chi parla didove vede il nostro Autore. Non penso sia giusto e credo che lui e la sua ragazza abbiano bisogno di una vita tutta loro.

    Laura

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  50. Personalmente credo sia normale che i fan seguano con interesse il proprio idolo, comprese le volte in cui va a fare la spesa se è il caso. Detto questo non so quanto potrebbe però far piacere al Nostro. Se Valentini è come penso credo che questo sia un atteggiamento che non gli fa né caldo né freddo. Mi spiego: di solito un artista autentico non ha esperienze o sensazioni comuni e tipicamente è assolutamente disinteressato a qualsiasi cosa gli sappia di "massa". Attenzione: con questo non dico che Valentini sia antipatico o "alieno". dico però che potrebbe apprezzare solo in una certa misura questo atteggiamento di vedere/non vedere cosa fa o cosa guarda al cinema. Forse lo apprezza in modo "tranquillo" senza per questo esserne "sconvolto" o montarsi la testa. Ripeto: gli artisti sono gente strana e quel che è importante per la maggior parte di noi per loro non riveste alcuna attrattiva. Per esempio, so che Poe adorava nuotare ma non per questo seguiva i campioni dell'epoca. H. P. L. non capiva la passione della gente per la musica sebbene cercasse di farlo. Dick era virtualmente disinteressato alla morale comune e anzi usava ogni pretesto per farsene beffa. E potrei continuare all'infinito. Naturalmente non conosco davvero il Nostro se non per le sue opere e, quando si ha a che fare con uno scrittore vero, i suoi libri sono allo stesso tempo il modo miogliore e quello meno indicato per conoscerlo. Per esempio, da come pare, Valentini potrebbe benissimo "costruire" i nuovi romanzi con simboli che difficilmente capiremmo. Si deduce da quello che ha già scritto: "Althaira" soprattutto ma anche tutte le altre storie. Del resto guardate Leonardo cosa ha fatto in tanti dipinti e lo stesso Michelangelo. L'arte, per gente di questo tipo, è una fomra di comunicazione migliore della parola ma ermetica quasi fosse un linguaggio iniziatico. La loro mente segue schemi diversi da quelli usuali. Non mi stupirei se Valentini dichiarasse o dimostrasse di non esprimere bene certi concetti a parole. O il contrario: spiegarsi benissimo ma vivere situazioni per noi semplici ma che secondo la sua visuale sono difficilmnete esprimibili. Un pò come un pittore: incapace di dire "questo paesaggio è bello" ma dipingerne uno da sogno. Insomma: chi può dire cosa pensa una persona, e, soprattutto, un artista? Certo, se volete un mio consiglio, penso sia innocuo il vedere o incontrarlo. L'importante è non scocciarlo data la sua tendenza alla discrezione. Che poi sarebbe come dire lasciare in pace il cane che dorme ma guardarlo da lontano.


    Margherita

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  51. Per Lara: io l'ho visto a una gelateria di Rende con altre due persone oltre alla sua ragazza. Penso sia normale il fatto che vedere una persona che si segue incuriosisca chi ne è fan. Quindi è legittimo anche chiedersi cosa mangi di solito a pranzo, no? In quell'occasione, per esempio, so che ha mangiato un gelato al limone e che l'ho indicato a un mio amico che però non ha mai letto nulla di suo. Come già detto da altri (mi pare Lea) si fa i fatti suoi. Non credo che gli altri, a parte Antonella, siano suoi parenti o comunque legati da parentele a giudicare dall'atteggiamento generale. Chi però immagina che gli artisti vaghino in compagnia dei loro simili non mi sembra il caso suo. Le altre persone, infatti, mi sono parse del tutto differenti dal suo punto di vista che, nonostante non fosse certamente distante manteneva una sorta di distaccata serenità. Voglio dire: persone normalissime in compagnia di un uomo decisamente eccentrico anche se all'inizio non si nota. Qualcosa nel suo sguardo, forse, o magari un errore mio. Certo non mi sogno di chiedergli un autografo né di porgli domande. Un conto è incontrarlo in un luogo pubblico un altro a una presentazione. Curioso, semmai, la sua aria da outsider al mondo. Mi ha dato l'impressione di osservare tutto ma di essere separato dal resto.

    Riccardo

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  52. Io personalmente penso che incontrare un artista fa sempre piacese se chi lo incontra è un suo fan. Ma come educazione non si dovrebbe mai seccarlo con domande o autografi. Per quel tipo di cose esistono le presentazioni. All'iper non l'ho visto mai, in qualche pizzeria mi è capitato. Sempre con la sua ragazza. Mai visto da solo (senza di lei, cioè). Quanto all'altra coppia una volta l'ho visto da "Lisandrone" con altre due persone oltre loro due. Scherzava moltissimo con l'altro ragazzo e ricordo pensai all'inizio che non fosse affatto Valentini. Antonella invece chiacchierava con l'altra ragazza. Evidentemente si tratta di loro amici, non di parenti. Anche se, per esempio, esiste gente che fa foto o trova ogni pretesto per farsi rilasciare autografi io non sono tra quelle. Decisamente sopra le righe anche l'altro ragazzo ma, distante. L'atteggiamento del Nostro mi è sembrato solo in apparenza comune. E' come se i suoi occhi vedessero tutto ma che solo a pochi dettagli dedicasse molta attenzione. Con questo voglio dire che, certamente, si tratta di una persona eccentrica. Del resto, è un artista, no?

    Eleonora

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  53. Molto bello il punto di vista di Margherita che condivido assolutamente. Io però mi seccherei non poco a sentir dire di me cosa mangio o quale tipo di maglione indosso. Per esemio, sono uno che di rado si fa la barba. Non sono un "barbone" né porto i capelli lunghi, nonostante la mia "professione", però mi piace vestirmi in modo tutto mio. Mi capita di incontrare gente che mi ha visto ma in Germania sono un pochino diversi da noi italiani. A volte ti scocciano altre ti prendono addirittura in giro. Non posso quindi dare un mio punto di vsita basato su fatti concreti. Quanto a chi accompagna chi penso sia poco rilevante. E' il vedere l'artista che importa. E cponfermo quanto dice Riccardo. Ma qundo mai un artista si accompagna ad altri artisti? A me non sembra (non in tutti i casi ma nella gran parte...) Il fatto che uno sia eccentrico ci sta e non basta questo a fare di un artista un artista se capite cosa intendo. Parecchi personaggi televisivi (fino o meno) sembrano o sono eccentrici ma se quelli (non faccio nomi) sono artisti io vengo dalla luna come disse Csparezza. Perciò faccio le le idee di Margherita: guardiamolo pure da lontano ma basta con queste "visioni". Ad ogni modo sarebbe interessante sapere da Val (Val-9000: fico!) il suo punto di vsita. DUbito che lo farà. Secondo me quando legge certe osservazioni si mette a ridere. E continua a scrivere. Che poi è quello cheun artista deve fare...

    Marcello

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  54. Piantatela. Io invece vorrei conoscere cosa n pensano i lettori più "sagaci" di questo post. E soprattutto vorrei un assaggio dei prossimi romanzi. Per cui torno ai bei vecchi tempi e chiedo al nostro idolo di fare un post a tema la prossima volta. Voglio dire: ricordo che un tempo ne fece uno su come affrontava la stesura di un racconto. Mi piacerebbe sapere come affronta quella dei nuovi romanzi. Richiesta ufficiale... ;-)

    Sonia

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  55. Su cosa faccia o non faccia non sono affari che possano riguardare i fan. Invece mi piace sapere cosa scrive o non scrive. Per esempio: cosa ne pensa delfilm che è andato a vedere o di altre tematiche.


    Elena

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  56. Mi sono scocciata. E basta!!!!!!! Vogliamo parlare di scrivere?


    Signor Valentini la richiesta gliela faccio io in mancanza di altri... Potrebbe scrivere, la prossima volta, qualcosa delle nuove tecniche? In questo nuovo post ha detto che i nuovi saranno romanzi sperimentali. Perchè? Grazie!

    Monia

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  57. Valentini deve scrivere. Noi farci i fatti nostri. Chiaro il concetto?

    Katia

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  58. Mah... non avete nulla da fare?

    Franco

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  59. Io sonpo curiosa di sapere che cosa ne pensa di quel film che ha visto. In tv ne hanno parlato bene. Oppure un post su qualche libro nuovo. Non leggo da una vita. Però, ecco, un'altra curiosità la vorrei dire. (a menon interessa se mangia un gelato al limone e neanche chi siano i suoi amici. A meno che non siano altri artisti e allora sarebbe piacevole fare tra noi un bel confronto. La mia curiosità è la seguente: Margherita parla sempre che un artista non pensa come gli altri. Come ci si accorge di avere un talento? Ed è migliore, come risultati (non come carattere) chi si vanta di possedere il talento (ma un talento vero) o uno che non sempre è fiducioso nelle proprie possibilità?


    Sandra

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  60. Secondo me non è importante questa discussione. Io l'ho visto parecchie volte a Castrolibero (anche se ora non più) ma non per questo vi ho detto che, una volta, ha comprato delle matitine e dei quaderni. Non è affar mio. Certo, ho notato il suo atteggiamento da solitario e mi ha fatto piacere. Una persona come tante in superficie, ma non come gli altri (appena oltre la superficie). Bene... E allora? E allora vorrei proseguire questa discussione su livelli più altri. ALtrimenti si spreca spazio.

    Lea

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  61. Io vorrei chiedere una bella recensione sulla cinematografia. Visto che lo si vede spesso al cinema forse ne ha la passione. Magari potrebbe fare un bel raffronto tra romanzi e le loro versioni trasposte al cinema. A parte "Il signore degli Anelli", cosa pensa di altri film tratti da romanzi.

    Viviana

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  62. Finalmente commenti che condivido!!!! Valentini quà o là va bene dirlo e anche avvistarlo ma fino a un certo punto. Sono d'accordocon chi dice che la persona importante, senza offesa per nessuno, è il musicista che canta. chi suona la batteria o fa schitarrate e basta è un'altra cosa. Nessuno è meno di nessuno, intendiamoci, ma è Valentini l'artista non amici o parenti. ripeto: senza offesa. Però anche qui non si deve esagerare. E quando deciderà di fare un nuovo post anch'io invoco a gran voce un nuovo post sulla tipologia di scrittura adottata per i nuovissimi romanzi.

    Francesca

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  63. Secondo me ha ragione Marcello. Valentini sorride di certo quando legge certi commenti. Non dico siano superficiali eh :-), solo che sono poco importanti per questa tipologia di blog. Sul fatto che sia importante vedere l'artista e non chi lo accompagna come concetto sono d'accordo ma a me non interessa se gli amici di uno scrittore siano altri scrittori o cantanti (veri e non usciti dai reality) o no. Sono affari suoi, direi. Anche perché io non sono un'artista e non per questo se frequentassi un cantante dovrei esserlo anch'io! Mi basterebbe che fosse un buon amico. Piuttosto a queste persone che hanno la "fortuna" di conoscerlo e parlarci spesso o meno spesso chiederei lumi sui suoi gusti. Fortunati loro, insomma! Che poi siano fratelli, sorelli o amici sono affari loro. Ecco, una domanda rivolgerei a quella coppia o a chiunque lo frequenti (inclusa Antonella :-) )... Cosa si prova ad avere a che fare con uno scrittore del genere? Di cosa parla quando non è impegnato nelle presentazioni? Come si comporta nelle varie situazioni? E cosa vuol dire avere a che fare con un "carattere eccentrico"? Se tanto mi dà tanto e Valentini è come lo descrive Margherita (tanto per fare un esempio) deve anche avere gusti non comuni. Che so, la maionese al posto del sugo sulla pasta o la capacità di apprezzare cose che a noi farebbero paura. La sua erudizione, il suo linguaggio con i suoi amici... Curiosità del genere, insomma!

    Serena

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  64. Mi unidco al coro di chi chiede lumi su come scrive il nostro questi romanzi. :-)Del resto il gossip è bello quando dura poco

    Marcello (CS)

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  65. Beh, non posso dire di essere indifferente alle notiziole sul Nostro e comunque penso che sia del tutto normale quando si segue un artista, no? Anche perchè diciamoci la verità... Se Valentini raggiungesse una certa notorietà pensate davvero cha sarebbe proprio lui a scrivere i post e a rispondere ai lettori? Naturalmente no! Quindi le cose le chiediamo ORA sapendo che ORA è davvero lui a rispondere!

    Mirella


    Erica

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  66. bene, ogni volta che viene espresso un punto di vista gossipparo noto due fazioni... favorevoli e contrari... la cosa mi diverte :-)


    Stefania

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  67. concordo con chi dice pane al pane, vino al vino e privacy al Nostro!

    Mara

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  68. ovvio che avete ragione ma uno come Valentini non si trova proprio in ogni zona. Davvero dico: non è questione di notorietà ma di talento. Se trovaste qualcuno di moooolto noto che mi scrive "Althaira" ok ma dove lo trovi? Un po' come al cinema: di Zeffirelli uno ne esiste ma dei vari M, P ed altri che fanno le solite sciocchezzuole italiche ne è pieno lo Stivale. Però è vero: a Valentini la privacy, ma a noi i suoi libri! E scusate se è poco... :-)


    Martha

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