"C’era una volta una bella ragazza che si chiamava Ombra. Aveva perso entrambi i genitori ma aveva uno spiccato talento per la spada. Nonostante avesse gambe tornite, un florido seno e una fluente chioma rossa, il suo carattere era quello del maschiaccio e non avrebbe ceduto il passo a nulla e a nessuno senza combattere. A volte piangeva, ma quelle lacrime non la indebolivano, anzi! Era bella e coraggiosa e riuscì ad affermare la propria supremazia contro l’armata del Principe delle Tenebre..."
E poi… Ebbasta! Questa è la classica descrizione di un personaggio che, con poche varianti, avrete certamente letto o visto al cinema moltissime volte. Parliamo di uno stereotipo che, nella narrativa, spesso riflette l’alter ego dell’Autore, o dell’Autrice, la cui variante maschile è detta Gary S(t)ue. Le sue caratteristiche fisiche e psicologiche possono essere tante, ma per descriverla è sufficiente una sola parola: Mary Sue è una gnocca pazzesca.
Le Origini:
"A Trekkie's Tale", era un racconto scritto da Paula Smith nel 1973 e pubblicato sul numero 2 della fanzine Managerie. Protagonista della storia era, guarda caso, un luogotenente della flotta stellare dell’universo di Star Trek, serie che, allora come oggi, vantava tantissimi estimatori. Il racconto era una bonaria parodia dei personaggi tipici delle fan fiction, ovvero delle storie scritte da fan di un romanzo o film incentrate sullo stesso personaggio o su personaggi a esso corrispondenti. Spesso i personaggi di una fan fiction sono irrealistici e totalmente fuori dal contesto della normalità. Al’epoca di cui parlo, le Mary Sue di startrekkiana memoria erano adolescenti esteticamente graziose e abili in qualsiasi cosa (la stessa Smith descrive il luogotenente Mary Sue come il più giovane della flotta, neanche sedicenne!) che flirtavano con i personaggi adulti della vera serie, con improbabili storie d’amore. Col tempo, il concetto è uscito dai canoni delle parodie startrekkiane per adattarsi a ogni genere di narrativa o di realizzazione cinematografica, diventando la regina degli stereotipi.
Una possibile Mary Sue |
Connotazione:
Per essere una perfetta Mary Sue, la protagonista è spesso una versione idealizzata dell’Autore o dell’Autrice del romanzo. I suoi pregi saranno più importanti dei difetti, sarà abilissima in qualsiasi cosa e nonostante tante difficoltà non soccomberà ma, anzi, farà fuori tutti i nemici, magari all’ultimo momento utile. Si tratta, in pratica, di un personaggio senza una reale caratterizzazione, troppo perfetto per essere vero e che, detta in soldoni, non sta ne in cielo né in terra. Vediamo quali sono le sue caratteristiche generali:
a) Occhi e capelli di colori inesistenti o comunque esageratamente perfetti
b) Poteri magici acquisiti per nascita (predestinazione) o abilità fuori dal comune
c) Carattere ribelle e/o tenebroso
d) Eventuali compagni di viaggio non realistici perchè troppo incapaci se confrontati con lei o inetti
e) Un passato tragico o comunque tale da attrarre le simpatie di chiunque incontri
Proprio la caratterizzazione piatta del personaggio stride con il successo che riscuote nella storia. Mary Sue è tratteggiata come una ragazza timida e impacciata ma che subito, incredibilmente, riscuote l’ammirazione di tutti. Nei romanzi Fantasy non è difficile riconoscerla: le va tutto bene anche se frigna in continuazione. Non ha mai freddo, anche se il suo solo vestito è uno straccio di pelle sui seni o intorno alla vita. Nonostante sia un’abile guerriera NON la vediamo quasi mai in un combattimento realisticamente descritto, ma in compenso vince sempre. Il suo carattere è fiero ma sensibile (caratteristiche del tutto antitetiche tra loro) e nonostante le già citate abilità guerriere è bellissima, ha capelli fluenti, un viso angelico e occhi magnetici. Una Nihal perfetta, se ci fate caso.
Nihal |
Forse la Mary Sue per eccellenza, negli ultimi tempi, è Bella Swan, il cui cognome non a caso significa "cigno": un personaggio che fa della propria timidezza e buffa goffaggine la ragazza perfetta per essere l'eroina della saga di Stephenie Meyer. Nei romanzi d’amore, Mary Sue è la ragazza di umili origini che riesce a sposare il bellone della storia o la sofisticata donna dell’alta società alla quale uomini, gioielli, ville con piscina e roba varia cadono immancabilmente ai suoi piedi. Sull’altro versante, quello maschile, Gary S(t)ue è sempre:
a) Bello e tenebroso
b) Coraggioso o, al contrario, un perfetto nerd ma con una fortuna incredibile
c) Sensibile oppure scontroso, ma in fondo tenero
d) E' spesso erede di una fantastica rivelazione, di un patrimonio da re o, se povero in canna, riesce abilmente a diventare economicamente rispettabile.
e) Predestinato e abile guerriero. In battaglia non riceve mai colpi potenzialmente mortali e all'ultimo momento la tal tecnica da guerra gli riesce bene per ogni azione
f) E' ovviamente al centro delle attenzioni femminili
A parte la già citata Nihal che frigna dalla mattina alla sera e si veste come una mignotta di un club di bondage, troverete sue colleghe praticamente ovunque. Unika, eroina dell’omonima trilogia il cui primo volume abbiamo recensito proprio su queste pagine, ne è forse l’esempio più evidente. Ma di Mary Sue/Gary S(t)ue abbonda il mondo, basti guardare a tantissimi protagonisti di film e romanzi pubblicati nel corso degli anni. Chi non ha mai visto "Kill Bill", di Tarantino? Vi pare possibile che una persona per quanto brava, riesca a fregarsene delle pallottole solo facendo roteare una spada e senza uno straccio di protezione?
Per quanto ci provi, lui non può far nulla contro le pallottole... |
Lei, invece... |
O che Niu Riivs di "Matrix" in quattro e quattr’otto da predesti-morto diventi predesti-nato e sgomini il cattivo superprogramma senziente Smith? O che il riflessivo e sagace Sherlock Holmes diventi una sorta di supereroe Marvel nell’omonimo, recentissimo film? E gli esempi potrebbero continuare all’infinito. Mary Sue o, per meglio dire, Gary S(t)ue, sono anche tanti esempi di serial killer che in tantissimi film ollyvvudyany escogitano complessi trucchi per far fuori o comunque fare a pezzi le proprie vittime. Se state pensando all’Enigmista avrete presente il tipo.
Il Marketing:
Anche gli spot pubblicitari hanno le loro Mary Sue. Sempre più spesso, vediamo supergnocche stellari alte, eleganti, con due/tre figli, impeccabili, cucinare piatti deliziosi in meno di cinque minuti, allo stesso tempo restando mogli perfette. Lo stesso vale per gli uomini: se avete presente quell’obbrobbrio chiamato Cento Vetrine, capirete subito di cosa parlo.
Bene. Io sono convintissimo che i miei personaggi della Prima Generazione e quelli della Seconda non siano affatto rispondenti a questi canoni, ma ovviamente da buon essere umano il mio parere non è sempre perfetto. Cerco però di documentarmi al meglio e di non cadere mai nella fossa degli stereotipi. Ma come può uno scrittore alle prime armi fare in modo che il suo/la sua protagonista non risponda a questi canoni? Intanto, cercare di farsi una certa erudizione delle cose che vuole tratteggiare. Avete mai notato come, in molti romanzi fantasy odierni, i viaggi siano sempre molto lunghi ma alla fine semplici da descrivere mentre così non è per i combattimenti? Tanto è vero che solitamente si risolvono in modo raccontato e non mostrato. Si tratta di un indizio evidente che l'autore non si è documentato sulle tattiche militari. Di scarsa documentazione non sono immuni solo certi scribacchini odierni, ma anche diversi Grandi. Per esempio, nel suo racconto "Il Tempio", Lovecraft descrive un sottomarino tedesco, l'U-29, dotato di oblò per l'osservazione, ma nessun U-boote è mai stato caratterizzato da oblò che in realtà sono pericolosi punti deboli in caso di azione bellica. Neanche il suo romanzo "Le Montagne della Follia" è esente da errori del genere. La storia è ambientata in Antartide, eppure i protagonisti non indossano mai pellicce molto coprenti così come è raro, anche se non impossibile, che un professore universitario sappia pilotare un aereo, soprattutto in condizioni ostili come quelle descritte. E tuttavia Lovecraft non solo si documentava tantissimo, ma era anche sorprendentemente umile nei confronti delle sue (ottime) storie. La sola via di uscita dal pericolo dello stereotipo è proprio quello della documentazione e dell’esame dei romanzi più validi. Se ci fate caso, il Frodo tolkeniano non è un Gary S(t)ue perché è una persona con i suoi dubbi e relative esitazioni. Sono proprio i suoi difetti a renderlo umano e, quindi, credibile. Anche Conan il cimmero, il rude personaggio inventato da Robert E. Howard, benché agile guerriero e dal corpo “ipervitaminizzato”, nonché evidente alter ego dell’Autore (che era alto e amante dello sport) aveva non pochi difetti. Per quanto mi riguarda, il personaggio di Howard che preferisco è lo spadaccino puritano Solomon Kane, la cui caratterizzazione è allo stesso tempo precisa dal punto di vista storico e affatto portata allo stereotipo. Per esempio non ha mai una liason con nessuna e al contrario del celeberrimo 007, alias James Bond, non è particolarmente attraente, si muove in un contesto storico ben preciso anche se l’Africa howardiana era una versione un tantino esagerata della vera Africa.
Morale della favola:
Ovviamente è più semplice descrivere personaggi perfetti, sia esteticamente che per varie abilità, ma il farlo non comporta mai un deciso passa avanti se il nostro fine è scrivere narrativa di qualità. E la moda di oggi, che vede spesso adolescenti predestinati o capaci di incredibili qualità, suona stridula. Pensate alla saga dei Transformers... Perchè mai esseri robotici "buoni" di tale potenza e dimensioni dovrebbero fregarsene di ragazzini americani o degli eserciti terrestri, dal momento che dispongono di una potenza di fuoco e interessi in contrasto con quello della nostra specie? Con quanto detto non intendo scatenare una privata caccia agli stereotipi perchè anch'essi, se ben dosati, possono concorrere a fare di una storia una buona storia. Semplicemente, ciò che lo scrittore deve fare è di cercare sempre un punto di vista oggettivo senza ricorrere a iperboliche descrizioni tanto eccessive quanto evidenti. Cosa è meglio? La supermodella della quale senza photoshop risultano evidenti le rughe d'espressione o la ragazza "solo" carina, ma più vera, che possiamo incontrare ogni giorno? Anche un bravo scrittore dovrebbe fare così, vale a dire scrivere un romanzo con il fine di separare sempre la plastica dalla vita vera, la sola in grado di regalare sapore all'esistenza.
Massimo Valentini
Quando leggo le tue pagine sono sempre deliziata. Carinissime queste!
RispondiEliminaSonia
Vero, vero. E x quanto riguarda Licia la sua Nihal ha davvero capelli blu e occhi viola... He he he
RispondiEliminaMariella
cavoli ma se facciamo cosi non resta un granché... Son stereotipi tutti... Film, romanzi...
RispondiEliminaLinda
I libri di Dan Brown sono un esempio perfetto di questo...
RispondiEliminaVincenza
Non mi toccate James Bond anche se un tantino e' vero
RispondiEliminaGiada
A proposito di Transformers...
RispondiEliminaMa quella della foto e' Megan Fox...
Lorenzo
Ah ah ah
RispondiEliminaKill Bill e' esagerato alla grande come Mary Sue e secondo me Quentin Tarantino non mi pare un regista da urlo, sebbene io stesso apprezzi molti suoi film
Riccardo
La sola cosa bella dello stereotipo e' che Megan Fox non e' da disprezzare eh eh
RispondiEliminaVincenzo
Indiana Jones, per esempio...
RispondiEliminaPaolo
Un Gary di tal fatta e' sempre stato Dylan Dog dell' omonimo fumetto. A parte i palesi scopiazzamenti a film di successo ogni albo era a letto con le sue clienti, rigorosamente belle ragazze. Preferivo Martin Mystere :-)
RispondiEliminaMonia
Per esempio quel pirla di Bryan di Boscoquieto un vero idiota...
RispondiEliminaJessica
Praticamente tutti i film di azione degli ultimi anni
RispondiEliminaMirella
Ho sempre odiato James Bond
RispondiEliminaSimona
Uno dei personaggi migliori e non Mary Sue era Ripley della mitica S.. Weaver, ragazzi, altro che le eroine di adesso. Non bella ma vera
RispondiEliminaMarco
Quando scrivi cose del genere ti adoro.... Carinissime e divertenti
RispondiEliminaAngela
"La bellissima supermodella agghindata da uno stilista di grido ma della quale senza trucco e photoshop risultano evidenti cellulite o rughe d'espressione o la ragazza "solo" carina, ma più vera che possiamo incontrare nel corso della vita di ogni giorno?"
RispondiEliminaParole sante, Val!
Carla
Vero, vero, specie a proposito di Kill Bill!!!!
RispondiEliminaPerò i film di Quintino TYarantino sono divertenti, dai. Veri grindouse movie che si discostano dalle solite smandrappate serie televisive italiane che parlano sempre di preti, poliziotti e copie scadenti di CSI. Senza parlare dei filmetti girati da Moccia
Diana
17 dicembre
uahuahuah!!!!
RispondiEliminaMoccia è davvero il sommo regista di filmetti dove le Mary Sue son comuni come la sabbia. Per non parlare dei film di Baricco ahahahahahahahahahahahahahahahahaha
Eliana
Praticamente Mary Sue e' la real doll di una storia
RispondiEliminaFranco
Fantasia e specialmente novità sono gli ingredienti necessari e sufficienti per scrivere bene. Non sempre ci sono e ciò lascia personaggi risibili e soprattuto vuoti
RispondiEliminaMargherita
X Vincenza
RispondiEliminaHai detto bene Langdon come personaggio sembra la bella copia dei detective idioti di Faletti
Grazia
X Eliana
RispondiEliminaVabbe' ma criticare i libri di Moccia e' come sparare alla croce rossa. mi sono sempre chiesta come fanno a piacere
Lara
A proposito di fan fiction non vi sembra
RispondiEliminache "Twilight" lo sembri? Praticamente ogni personaggio maschile o femminile sembra uno stereotipo
Isabella
Per Gaia
RispondiEliminaHai ragione ma almeno, anche per sentito dire dovrebbero essere noti a tutti invece cosi non e'.
Katia
Tra parentesi il primo dei libri della Meyer sembra debitore a Vampire Kisses come plot..
RispondiEliminaMartha
Sta' , cosa della Mary Sue non la sapevo. Carina però
RispondiEliminaBarbara
Bel post
RispondiEliminaSamantha
Quindi le storielle tra ragazzine e uomini più grandicelli letterariamente parlando son vecchie come il cucco. Moccia ha sbagliato anche qui hi hi
RispondiEliminaMaria
La cosa buffa e' vedere che libri caratterizzati da questi personaggi sono osannati :-)
RispondiEliminaBianca
Più leggo i tuoi post più mi piacciono!
RispondiEliminaSofia
Labotta a Nihal e' davvero big, amico. E poi ci sembra veramente una da bondage!!!!
RispondiEliminaE. Stefanin
Non conosco la narrativa di Lovecraft ma se era uno bravo veramente allora sono certa che.i suoi errori erano pochi rizpetto a quelli di imbrattacarte dei suoi o dei nostri tempi. Oggi però sono tanti gli scrittori senza autentica fantasia e non approvo il baby boom scrittoriale per vari motivi. Credo infatti che tutto cominciò con.Eragon di Paolini. Poi la Troisi che ha sempre scritto fantasy indegni. Poi la Strazzulla di cui calo il classico velo. Ed Elisa Rosso, Ghirardi e altri. E la cosa bella e che Nihal alla fine e' descritta meglio dei personaggi di questi ultimi. Solo una cosa... Credevo che il tempo favorisse il sorgere delle arti non il loro rimpianto. Bah
RispondiEliminaAnna
Per Isabella...
RispondiEliminaPer quanto mi riguarda la Meyer può coltivare cicoria
Elena
ah ah ah Franco!!!!
RispondiEliminaSei un genio :-)
Serena
Quella delle Mary Sue in giro per le storie è a quanto pare un fenomeno mica tanto nuovo!! Credo però che di Mary Sue ne vedremo sempre più con questa storia degli autori giovanissimi, specie di Fantasy. Infatti, quanti anni hanno gli autori che ultimamente ci vengono proposti? Dai 16 ai 18! Per quanto possano avere talento o scrivere bene, la loro esperienza è limitata. E se questo è il Destino del Fantasy Italiano io taglio la corda… perché poi non possiamo pretendere che il genere sia considerato adulto. Tolkien ha impiegato anni per documentarsi e, in un genere ben diverso, Manzoni 40! Con questo NON dico, ripeto, che a 18 anni scrivi schifezze, ma a che a 18 anni, anche se hai talento, non è possibile scrivere benissimo ed essere innovativi per questioni di esperienza.
RispondiEliminaMargherita
Concordo l'età può essere un limite enorme per tantissime cose, ma nel caso dello scrittore (fermo restando che ci sia il talento iniziale) non può fare altro che aiutare.
RispondiEliminaProporre autori adulti (e non da pochi mesi, ma da almeno un decennio), potrebbe segnare una svolta per far si che possa avvenire lo sdoganamento del fantasy dalla scia della narrativa per ragazzi! In questo senso è da apprezzare la decisione di Val di scrivere ora “Nexius” e cioè dopo avr scritto un pacco di racconti e aver studiato tantissimi libri di ottima qualità. (se andate a vedere il topic “I miei nuovi romanzi” leggerete che ne ha spulciati 149 di qualità). Mica da ridere, ma è questione di serietà. La Strazzulla, quella de “Gli eroi del crepuscolo”, ha invece detto candida candida in una video intervista che chiunque può trovare su you tube, che non aveva mai letto fantasy a manetta prima di scrivere il suo romanzo. Che mi frega poi se l’Einaudi l’ha pubblicata? E infatti Val, ma anche Gamberi Fantasy e tanti altri l’hanno stroncata sciogliendo ogni dubbio sullo scarso stile di quel libro.
Federica
Beh son d’accordo, a patto che però si lasci a tutti la possibilità di pubblicare se hanno talento
RispondiEliminaLucia
Federica cara, hai detto la parolina magica… siamo in Italia, tesoro. La patria dell’amicizia e della paroletta… magica. Ora, io non voglio criticare alcun Autore noto o meno noto, ma è evidente che leggendo tantissimi titoli italiani la voglia di afferrare certi editor per la collottola per far loro leggere, OBBLIGATORIAMENTE del vero Fantasy ti assale…
RispondiEliminaMarco
Hai ragione. Il fatto è che il Fantasy italiano si è tirato la zappa sui piedi da solo con stè cazzate della giovane età. Non puoi far cannoni e poi pretendere di non vendere armi ai ribelli: o li fai e taci o non li fai. Lo stesso è per il Fantasy: e come si pretende che sia un genere dedicato non solo ai ragazzini? Ma sono scemi o li fanno? Li fanno, li fanno, e intanto afferrano lauti guadagni grazie a tantissimi lettori NON informati. Quanti, tra quelli che hanno letto solo Troisi e co. ha mai letto Lord Dunsany? SE lo facessero, vedrebbero che le cose che tanto amano erano state già scritte, e molto meglio, praticamente ai primi del secolo scorso.
RispondiEliminaBianca
Parliamoci chiaramente... sul fatto della trama concordo al 100% si deve cercare la novità e non basta copiare i soliti per scrivere buon Fantasy.
RispondiEliminaOrnella
Io adoro l'ambientazione gotica, il fantasy,le grandi battaglie e detesto certe stronzate mielose tipicamente italiane. Stò politicamente corretto ovunque mi dà ai nervi in modo allucinante. A che serve? Tanto il mondo fa schifo e non serve fare sempre la stessa trama: solita compagnia di sfigatelli minorenni con grandi poteri alla ricerca dell’ammore e bla bla bla... E poi si lagnano se tanti definiscono il Med Fantasy un genere da bambini o da adulti deficienti? Per favore!
RispondiEliminaLea
D’accordo, ma così rischiamo di spaventare chi, giovanissimo vuole scrivere.
RispondiEliminaMariella
Per Mariella:
RispondiEliminaOk, ma questo non vuol dire che chiunque VOGLIA scrivere debba pubblicare sennò... Val è stato chiaro: chiunque può IMPARARE a scrivere. Scrivere capolavori assoluti è solo per chi il talento vero: è dono di nascita ;-) ma scrivere discretamente e magari essere pubblicati è per chiunque. Se lo dice Val io ci credo, cavoli. Lui è il solo che mi ha fatta innamorare di Maximus e Leyla, o di Donovan Steel o di Richard, l’indimenticabile protagonista di quel capolavoro breve che è “Il Cigno”.
Sandra
Diciamo chiaro che l'originalità di un testo è la visione e passione che l'autore sa regalare a chi legge. Io ho letto Dunsany ed era un genio secondo me. Passando ad altro genere “Ultima Thule” di Val ha già qualche spruzzata Fantasy, specie quando il protagonista incontra Angelykaa. Cavoli, se ho versato lacrime su quelle pagine. Cavoli che stile e le descrizioni sono così vivide che ti sembra di vederlo l’Antartide! E mi chiedo: che sarà “Primus”? O questo “Nexius” che dice sarà DICHIARATAMENTE Heroic Fantasy e anche un po’ di Fantascienza? Se poi, come ha detto chiaramente, la Le Guin è una delle sue autrici favorite e lui è contro le scopiazzate, pardon, ispirazioni di tanti che oggi scrivono, mi aspetto capolavori da lui… Così si dovrebbe scrivere.
RispondiEliminaStefania
Mariella sai cosa? Per un buon romanzo servirebbe ogni cosa: buono stile di scrittura, buone idee, evocatività, buona ambientazione. Ora dimmi dove le trovi stè cose in Italy…
RispondiEliminaOrnella
Licia Troisi è considerata da tutti la regina del fantasy mediterraneo. Io ho letto due o tre cose (Val non mi fulminare!!!!!) e non scrive da schifo ed è abbastanza scorrevole. Però fa degli errori che dei libri pubblicati dalla Mondadori non dovrebbero annoverare, grazie anche al lavoro degli editor. E il suo stile è piacevole, d'accordo, ma che però scriva come una Musa è fuori discussione. (Che lo sia, una musa, he he he). Ma è al livello di Dunsany o di Gaiman o di Tolkien? Non facciamo ridere i polli: no! Cedrto se la confrontiamo con Elisa Rosso o la strazzu ne esce vincitrice ma non è da strapparsi i capelli
RispondiEliminaElisa
Non esiste un Dunsany italiano. Punto. Val è bravo ma non ha ancora pubblicato un Heroic Fantasy e per ora ha pubblicato solo un’antologia di racconti di Fantascienza, peraltro ottimi, tre di racconti tra il Fantastico il Fantasy (sempre ottimi!!!) e un romanzo breve (bellissimo e struggente). Il talento è evidente, ma non posso considerarlo ancora allo stregua di un Dunsany. E qui sta il punto: da quanto scrive Val? Da una vita, mi pare. E con chi pubblica? Non con Mondadori o Einaudi ma con una piccola casa editrice. Questo è il punto, signori. Non sto dicendo che scriva solo in modo decente, ma al contrario, che scriva bene. E il fatto che non abbia mai pagato per pubblicare, e lo dice sempre, è indicativo della sua serietà. Però è anchevero che tanti libri pubblicati da realtà editoriali importanti sono scritti coi piedi e sono però presentati come capolavori. Queste cose sono indicative dello stato di cose in Italia. Quanti Val esisteranno qui da noi che non pubblicano? E qaunti pubblicano con piccole case editrici? Pochi? Ok, ma esistono. Ora perchè dare spazio a chi non sa scrivere e negarlo a chi non ha amicizie? COnta poi anche la perizia deglie ditor. Secondo me Val non è mai stato editato. E questo vuol dire che il suo stile è davvero puro al 100%. Immaginate cosa sarebbe "aiutato" da un ottimo editor... Val ha del talento, è puntiglioso ed è severo soprattutto con se stesso, se ci fate caso. Ha forse detto se fosse disponibile a fare editing a pagamento? No. Ha forse fatto pubblicità ossessive ai suoi libri come fanno tantissimi altri? No. Quindi, almeno a livello “scrittorio”, è modesto. Questa è una qualità, secondo me.
RispondiEliminaSamuele
Samuele Guarda,
RispondiEliminaSicuramente Val non è uno dei tanti scribacchini di provincia. Già il fatto che detesti scrivere della solita roba della sua regione, è io sono cosentina doc, significa che ha le idee e la mente molto aperte. Chi non è di qui non può capire, ma qui si continuano a rompere gli zebedei con: briganti, mafia, Re Alarico, tradizioni varie… tutta roba buona e giusta ma non può essere solo questo. Val invece sembra un americano come stile e come tematiche. Ne vogliamo parlare? E non ha scritto cazzatelle tipo ragazzi coraggio o le solite storielle alla “I love shopping” che poi a me la Kinsella piace, ma, andiamo, se voglio leggere davvero, Lo Hobbit è lì sullo scaffale a poca distanza da Asimov e… Val!
Maria Pia
Beh, speriamo che Val continui così e migliori sempre meglio il suo stile. Però questa secca decisione di procedere con la Seconda Generazione mi spaventa. Cosa aspettarci? Libri commerciali mi pare di no. Lui ODIA il commerciale! Probabilmente sono molto nuovi e forse per questo non li ha ancora pubblicati. Il mercato vuole spesso robetta e Val ha sempre detto che i suoi nuovi romanzi sono sperimentali. Scrivere sperimentale in Italia quando il massimo della trasgrescio sono i vestiti alla bondage di Nihal? (hi hi hi hi)… Secondo me avrebbe più chance a pubblicare con piccole e medie case editrici attente alla qualità e che sappiano distinguere l’oro dalla merda. Scusate il gioco di parole molto elegante…
RispondiEliminaChiara
Per Chiara
RispondiEliminaSe Val scrivesse roba commerciale o sarebbe diventato pazzo o non sarebbe Val. Quindi ci puoi credere che farà solo romanzi di qualità. Il fatto che non li abbia pubblicati può voler dire tante cose e nessuna. Lo sa solo lui e forse Anto e forse Ivan (a proposito, Ivan e Anto: DOVE SIETE?) Avranno letto qualcosa, no? Sono una fan da sempre di Val ma non ho i primi due libri anche se un'amica mi ha fotocopiato qualche spezzone di "Ultima Thule" perchè andava a un liceo dove il libro era presente come testo. Ma credo che sia Ivan che Anto abbiano letto i romanzi ma che sia lui a decidere cosa devono o non devono dire. Del resto romanzi inediti che costano parecchio in termini di sudore, fatica e creatività non si buttano in pasto così facilmente. Specie se sono sperimentali. Ricordi cosa scrisse qualche post fa? Che ha deciso di passare da "Sensum" a "Nexius" per rispettare la trama del primo e usare il secondo come "scuola guida" per la trama di "Sensum". Bene, io non sono una scrittrice ma solo una lettrice anche se posso varntarmi di aver letto tanti bellisimi romanzi sia fantasy che di Fantascienza. Ma è chiaro che uno come Val esplica un'esperienza e una conoscenza tali che non mi vede proprio. Pertanto sono fiduciosa che abbia scritto qualcosa di realmente nuovo, talmente nuovo, anzi, da aver rifiutato almeno un contratto e forse da essere stato lui stesso rifiutato da tante case editrici a causa della sua novità. Ecco perchè secondo me è così cauto: è se stesso, cioè scrive seguendo le sue idee e non il mercato e allo stesso tempo agisce in modo tale da preservare e migliorare il suo stile e si suoi romanzi. Che dire? Uno così è un patrimonio per qualsiasi lettrice innamorata dell'arte scritta e dei bei romanzi.
Vanessa
Per Vanessa:
RispondiEliminami hai tolto le parole di bocca...
Franco
Rispondo a Chiara...
RispondiEliminala seconda generazione di romanzi è una decisa evoluzione del suo modo di scrivere e sono d'accordo. Deve essere questo perchè lo ha detto esplicitamente e quindi dobbiamo credergli sulla parola. Ma se ricordi, è sempre stato decisamente favorevole a fare di questi nuovi libri qualcosa di sperimentale. Tutti sappiamo che sperimentare vuol dire la ricerca di qualcosa di diverso. Guardiamo alla prima generazione: racconti e un solo romanzo, peraltro breve. La seconda è solo fatta di romanzi. E romanzi nuovi, anche. E poichè lui critica molto la merdaccia pubblicata oggi e salva solo i bei romanzi, moderni o meno nuovi, scritti bene, sarebbe una caduta di faccia se scrivesse cose poco innovative o dallo stile sciatto.
e questo sia perchè:
1) i suoi libri finora pubblicati sono scritti bene
2) ha deciso di cambiare tematiche
Quindi è possibile che "Primus", tanto per citare solo quello al momento proposto, sia notevolmente diverso da quanto abbiamo letto fino adesso. Potrebbe anche non piacere, ci avevate pensato? Oppure potrebbe essere qualcosa di meravigliosamente piacevole fin da subito. E' un rischio che però corre per favorire la propria creatività. E questo, e adesso mi rivolgo a chi dice che ha pubblicato solo con piccole case editrici, te lo fanno fare solo piccole case editrici attente alla qualità e che non seguono le mode.
Serena
X Serena:
RispondiEliminaInfatti io proprio questo dicevo. Solo una cosa:
lord dunsany non era un ragazzino ma uno di una certa età. Se seguiamo la logica che stiamo facendo noi, allora uno di talento, ma giovanissimo, non può scrivere al livello di uno di talento ma di una certa età. val scrive da una vita ma è giovane, anche se non come la Strazzulla e Paolini. Quindi vuol dire che deve ancora migliorarsi anche se certo possiamo dire che il suo stile è buono e del resto lo ha detto lui stesso ogni volta che ha parlato dei nuovi romanzi e lo dite anche voi: sono sperimentali.
Samuele
Non sono d'accordo con te, Samuele
RispondiEliminaVal è giovane ma non è proprio il tipo che ha una limitata esperienza. Tanto è vero che scrive da parecchio tempo. Rifletti: la Strazzu ha pubblicato gli Eroi del crepuscolo a
17 anni. Quindi lo ha scritto almeno due anni prima. Certamente il suo libro sarà stato editato (pubblica con l'Einaudi!!!) e quindi migliorato. Val pubblica con la 0111: piccola. Fa editing? Non so ma non credo come una granbde realtà editoriale. Quindi lo stile di val è pulito ed è home made. E scrive infinitamente meglio della Strazzulla. Se poi cambiamo genere e passiamo a Baricco, Volo, Faletti, Melissa P, elena P Melodia che dire? Che li ha stracciati? L'esperienza buona è roba sua. Semmai vuole sciogliere ogni riserva con la nuova generazione. Secondo me è già sciolta con "Primus" ma vuol fare meglio. Questo è come la vedo io, ovviamente
Eleonora
perdonate gli errori... scrivo da un tablet
RispondiEliminaSamuele
Quoto le parole di Eleonora.
RispondiEliminaX Samuele:
io da cell, quindi ti capisco :-)
Roberta
Serena:
RispondiEliminaquel che dici è plausibile. Io sono fiduciosa che i nuovi romanzi sono/saranno bellissimi ed efficaci...
Simona
Dubito che Val decida di proporre qualsiasi cosa che sia meno valido di ciò che ha già pubblicato. Credo allora che "Primus" sia mooolto più efficace e valido di "Gabbiani delle Stelle", per esempio.
RispondiEliminaAngela
Angela:
RispondiEliminauna cosa... "Gabbiani delle Stelle" sono racconti, "Primus" un romanzo. Categorie diverse. E poi "Gabbiani delle Stelle" è un libro molto bello.
Rosa
Beh, scriviamo tutti da tablet o smartphone, Samuele. Io lo faccio da un Experia 10
RispondiEliminaStella
X Rosa e Angela:
RispondiEliminaRacconti e romanzi sono diversi modi di scrivere ma uno non.inficia la qualità dell'altro. A pensarci bene solo noi italiani snobbiamo i racconti mentre altrove hanno la stessa dignità dei romanzi e infatti molte antologie hanno vinto premi importanti negli Usa e U.K. E per la cronaca Val ha pubblicato ben quattro antologie. Già questo e il fatto che sia stato selezionato in un Paese piu' avvezzo ai romanzi dovrebbe far riflettere sulla sua qualità. Perciò ora con i nuovi romanzi mi aspetto storie anche più belle
Katia
X Samuele
RispondiEliminaCredo che scriviamo tutti da mobile, tranquillo.
X Eleonora
Concordo!
Carmen
X Serena
RispondiEliminaConcordo sulle piccole e medie case editrici ma attenzione perché anche queste devono scegliere testi non solo alla moda. Diciamo invece che i nuovi romanzi potrebbero piacere meglio a editori che desiderino libri di qualità e non solo di moda
Sonia
Chiariamo un po' le cose:
RispondiEliminamai detto che "Gabbiani" fosse un libro solo carino ma da gettare solo per il fatto che esistono i nuovi romanzi. Inoltre vorrei chiarire anche dell'altro: esiste una certa differenza tra racconti e romanzi che di fatto sono generi diversi, come cicoria e patate: nessuno è meglio dell'altro, ma entrambi hanno diritto di esistere. Alcuni grandi nomi scrissero solo racconti e non per questo non sono noti. Il considerare il romanzo e lasciare alla deriva il racconto è una sciocchezza tutta italiana che non trova riscontri presso altri Paesi.
Quando ho scritto:
" Dubito che Val decida di proporre qualsiasi cosa che sia meno valido di ciò che ha già pubblicato. Credo allora che "Primus" sia mooolto più efficace e valido di "Gabbiani delle Stelle", per esempio."
intendevo che il fatto di aver cambiato decisamente strada per quanto riguarda la seconda generazione parrebbe indizio di un suo deciso miglioramento a livello stilistico, ma questo non inficia nè la qualità di "Gabbiani" nè quella degli altri suoi libri, ma solo un modo diverso dell'Autore di scrivere.
Angela
Leggo le vostre opinioni e concordo specie con Serena e Angela
RispondiEliminail nuovo stile di Val potrebbe essere sicuramente qualcosa di molto diverso da ciò che abbiamo letto finora, come del resto ovvio quando impari cose nuove e il tuo punto di vista cambia di conseguenza evolvendosi. Qualcosa di simile accade con altre espressioni artistiche. Mai letto del "periodo blu" di Picasso, per esempio? La seconda generazione di Val quasi sicuramente è più "efficace" ma credo non si riferisca a qualcosa che un semplice lettore possa vedere ma a qualcosa di tecnico. Per esempio, credo di capire cosa intenda Val. Sta parlando spesso del "mostrare" e non del "raccontare" e questo è evidentemente unoa delle differenze. Probabilmente al momento è molto più attento a scrivere mostrando di quanto fosse prima, anche se rileggendo i suoi libri mi pare che mostrasse anche prima. Cmq potrebbe essere qualsiasi cosa. Solo lui potrebbe fare luce o, come ha detto qualcuno, Anto o Ivan o qualcuna delle ragazze del comitato. Ma credo che queste ultime restino in disparte. Non so, Ivan, potresti scrivere una tua impressione su questo? O Anto?
Viviana
Maria Pia:
RispondiEliminasono una cosentina anch'io e ti capisco perfettamente.
Grazia
Solo Val potrebbe chiarire queste curiosità. Ha già parlato molto dei suoi libri ma, se leggete tra le righe, ha evitato di scendere nei dettagli. Anche qui è molto divrso da siti di altri scrittori, emergenti o esordienti. Di soliti questi ultimi fanno una gran fanfara lui invece ha sposato un atteggiamento defilato, quasi sfuggente e se avete notato non risponde mai in modo diverso dallo scrivere i post. E' davvero raro che risponda così come sto facendo io adesso. Sembra davvero il "classico" scrittore solitario ed eccentrico. E misterioso, a dircela tutta fuori ^__^
RispondiEliminaErica
Per Erica:
RispondiEliminaalmeno sappiamo che aspetto ha dalle foto sulla quarta dei libri che poi combaciano con quella di "Gabbiani". :-)
Mirella
Mah, ragazze, ma vi rendete conto che quando scappano i pettegolezzi si va sempre a finire ad avanzare curiosità?
RispondiEliminaMa scusate: 5 libri pubblicati, divulgatore per riviste mensili e chissà cos'altro e avrà una sua vita privata, no? Vorrà dire che forse il suo tempo libero è centellinato? Quanto tenpo serve per scrivere un post dei suoi o una recensione? E se fa recensioni qui pensate che non ne faccia altrove? Quanti libri legge e scarta? E vogliamo parlare della sua attività di scrittore? Senza considerare poi che sembra sua intenzione scrivere in un certo modo e scrivere è un'attività non certo facile, a meno che non ti chiami Moccia o Meyer, ovviamente!!!!!!!!!!!!!!
A me è capitato di vederlo spesso con Anto ed è sempre gentilissimo e assolutamente non dispotico quando chiede qualcosa (lavoro in un locale ma non posso dirne il nome: il capo non vuole per motivi di privacy anche se lo legge!)
Va bè non è uno che vuole essere al centro dell'attenzione, non si vanta in giro o, almeno, a me così è sembrato ma non ci ho mai parlato perchè il mio locale non è un consultorio e loro sono sempre clienti!Epnso però che è una persona speciale anche per questo. Sono certa che se mi avvicinassi e gli chiedessi un autografo sarebbe dispostissimo e sorridente. E anche per il fatto di scrivere o meno poesie e pensieri come ho letto nel vecchio topic... io ho un po' paura a farlo ma non perchè credo sia una specie di ORCO ma solo perchè mi vergogno a far leggere cose mie, forse sciocchezze, a uno che ha pubblicato cinque volte e che è capace di rifiutare contratti di pubblicazione che non gli piacciono! La soggezione dell'alunno? La vogliamo spiegare così? Ma questo non vuol dire nulla: probabilmente la sua risposta sarebbe gentilissima!
Simona
Riporto questo stralcio dal post "Talento & Tecnica"
RispondiElimina"...Per quanto riguarda me, la mia Seconda Generazione è la fase sperimentale dei miei romanzi, quando cioè decisi che il tempo della mia Prima Generazione era finito e che avrei dovuto guardare oltre se non volevo ammuffire e scrivere sempre le stesse cose. In altre parole, se volevo davvero evolvermi. Ve ne accorgerete quando leggerete “Primus”..."
Credo valga più di mille parole quanto intende fare con i nuovi romanzi.
Marica
Vabbè torniamo a noi senza disquisire ogni volta sulla vita privata delle persone.
RispondiEliminaSonia ha ragione secondo me.
Non sempre le piccole case editrici sono attente alla qualità di un testo ma anche alla sua commerciabilità. Ricordo una volta in cui lessi di un editore che, intervistato, diceva che il mercato richiedeva certe cose e lui era quasi obbligato a pubblicare libri su quella linea. Non solo: diceva anche che aveva dovuto scartare tanti testi validi ma non commerciali. Potrebbe essere questo uno dei motivi per cui il nuovo romanzo di Val non è stato ancora scelto? Anche se questo non è esatto: lui ha rifiutato un contratto per quello stesso romanzo. Credo che a questo punto dipenda sia dalle sue decisioni che da quelle degli editori.
Laura
Vorrei far notare che Val ha rifiutato effettivamente un contratto ma ha anche detto che il libro è al momento al vaglio di un altro editore. Non penso che i tempi di valutazione siano rapidissimi quindi secondo me questa discussione potrebbe rivlerasi una bolla di sapone
RispondiEliminaLorenzo
Bah, io credo che "Primus" sarà pubblicato. Se un libro è valido è pubblicato, ragazzi. Poi dipende dalle case editrici e siamo d'accordo, ma qui non parliamo di majors ma di piccole e medie realtà. Probabilmente, anzi quasi di sicuro, Val ha selezionato bene. Non dice nulla per non dare notizie sballate al momento sbagliato. Non c'è niente di strano, no?
RispondiEliminaRoberta
E' sempre la solita storia del cane che si morde la coda: solo val o le persone che lo conoscono così bene da aver letto qualcosa della nuova generazione potrebbero fare luce...
RispondiEliminaEleonora
non capisco questa fretta: prima o poi Val dirà le cose a suo tempo.
RispondiEliminaSofia
Per Erica:
RispondiEliminascusa, ma non credo che Val sia così misterioso, alla fine. Vero è che non commenta quasi mai sul forum ma dobbiamo anche considerare che ha una vita fatta di lavoro e impegni privati. Ha scritto 5 libri, è un divulgatore, scrive post qui e legge tantissimo oltre ovviamente a scrivere per conto suo. Non credo abbia tempo per molto, alla fine. Anzi, per me è un pregio il fatto che non gridi ai quattro eventi quanto "è bello e bravo" come fanno tantissimi esordienti o emergenti e non mi pare neanche uno che si vanta eccessivamente. E ' invece educato, gentile e sorridente. Lo dice una che a volte lo vede, insieme ad Anto, come cliente del mio locale. Non mi sono mai avvicinata a loro chiedendo un autografo o anche solo per scambiare quattro chiacchiere perchè il capo - che è un suo lettore - non vuole che noi dello staffa parliamo così con i clienti. Però fidati: non è uno scostante. Sembra, invece, perfino timido.
Simona
Sono fondamentalmente d'accordo con voi.
RispondiEliminaIntanto, per quanto riguarda la pubblicazione del nuovo romanzo: una cosa curiosa è che "Primus" non è, come il titolo sembrerebbe dire, il "primo" dei nuovi romanzi, ma il secondo. Prima di esso Valentini ha scritto "I segugi di Newton", titolo vagamente misterioso a parer mio già di suo, che NON ha mai proposto avendogli prefe4rito proprio "Primus". Chi ne conosce il motivo? Anche perchè il nostro Autore preferito non è tipo da inviare a tutto spiano manoscritti in visione quà e là ma anzi ha sempre detto di fare una certa selezione, cosa vera e giusta. Sarebbe carino conoscere il motivo di questa scelta che potrebbe anche essere il genere di ISDN che è fantascientifico. Altra cosa curiosa: quanto è nuovo "Primus"? Non abbiamo nulla davanti per giudicarlo, neanche "Gabbiani delle Stelle", ovvero l'ultimo suo libro, e per due buone ragioni: è un'antologia di racconti e fa parte della Prima Generazione mentre "Primus" è un romanzo e fa parte della seconda. Anche per noi, che siamo fan accanite, è quindi un mistero. Sono d'accordo con chi dice che potrebbe anche non piacerci, visto che si tratta quasi certamente di un titolo assai diverso da quelli ai quali siamo abituati. Io però sono fiduciosa e penso sarebbe piacevolissimo perchè, evoluzione o no, Valentini scrive bene. Dobbiamo vedere cosa intende con evoluzione e io credo intenda il modo di scrivere e gli argomenti. Se fossi una che ama indovinare direi che si è stancato di parlare di storie oniricheggianti e d'atmosfera come quelle della Prima Generazione per approdare all'oceano di libri più d'azione, altrimenti perchè scrivere un Heroic Fantasy nudo e crudo come afferma sia il nuovissimo "Nexius"? Insomma, la Seconda Generazione sembrerebbe davvero tutta nuova e anche innovativa. Non mi stupirei se Valentini stesse sperimentando nuove forme narrative e ne scartasse parecchie. Ricordiamoci che non è uno scrittore fatto a tavolino, ma uno indipendente. Come tale la creatività è migliore dei vari nomi che leggiamo presso la Mondadori, l'Einaudi o la Piemme e varie altre case editrici importanti perchè i suoi non sono libri commerciali e più liberi da limiti editoriali (non è un bestsellerista) però la fatica è più seria e l'innovazione migliore proprio per questo: almeno fino a quando non approderà a una Casa Editrice grande e notissima, nessuno gli chiederà mai di replicare il successo di un libro e quindi lui potrà dare sfogo alla propria vena artistica al meglio e questo è un pregio secondo il mio modo di vedere. almeno secondo me. Poi, staremo a vedere...
Margherita
Se "Nexius" sarà, come dici, Margherita, un Heroic Fantasy nudo e crudo mi aspetto meraviglie, e dico sul serio. Un romanzo anni luce avanti rispetto al Med Fantasy che impazza oggi, con tutte quelle sciocchezze pucciose alla "Unika"...
RispondiEliminaRosa
Però, Simona, così ci fai sentire il profumo ma non ci servi il piatto...
RispondiEliminaLucia
Beh, quel che dice Margherita è realmente intrigante ma... dovremmo saperne qualcosa da Val o Anto o Ivan ma tacciono!!!!!
RispondiEliminaMonica
Secondo me queste sono solo illazioni. Dobbiamo attendere novità e a questo punto credo sia meglio aspettare che Val parli dei romanzi o della pubblicazione di "Primus" quando questo sarà selezionato.
RispondiEliminaMara
Per Simona:
RispondiEliminaconfermo quanto dici: Val ha fatto un salto da noi, dopo regolare richiesta ufficiale fatta da un professore, presso il nostro Istituto che possiede alcuni dei suoi titoli, e ci ha firmato le copie :-) A me come alle mie amiche, ci è sembrato una persona gentile e disponibile anche se ovviamente eravamo un po' in soggezione sapendo che... era proprio lui. Però un po' sfuggente lo è, anche timido, credo. Un tipo alla Allevi, ma in senso buono, "artistico". Detto questo, non voglio generare discussioni su cose del genere. E non dirò qual è la mia scuola :-)
Samantha
Beh diciamo la verità... è carino parlare di queste cose ma sono destinate a essere misteriose almeno fino a quando Val non deciderà di conseguenza e quindi sono illazioni ok, ma piacevoli
RispondiEliminaSerena
E' vero, Serena. Anche io amo parlare e "chiacchierare" su questi argomenti, specie se riguardano i nuovi libri di Val. :-)
RispondiEliminaAzzurra
X Lucia
RispondiEliminaa dire la verità i piatti li servo e quindi capisci bene che x vari motivi il detto "bocca mia stai zitta" é valido
Simona
Per Samantha:
RispondiEliminaVal sarebbe come Allevi? Vuoi dire timido?
Barbara
Proprio vero che la realtà é sempre diversa dalla fantasia! Non pensavo fosse timido ma arcigno. Come serietà voglio dire
RispondiEliminaFranca
Se é timido che vuol dire, che la competenza sia di altri? Essere timidi può anche significare essere poco attratti dalla socialità ed esserlo invece alla riflessività.
RispondiEliminaLina
Credo la discussione sia andata OT
RispondiEliminaMauro
Le acque sono silenziose, commander Margherita...
RispondiEliminaJessica
Non sono un' esperta di materie letterarie ma di scienze economiche e quindi la mia testolina non ha la capacità fantastica necessaria a cercare di capire quello.di uno che con le parole e la stessa fantasia ci lavora pertanto risolvo la faccenda con la logica chiedendo un parere ai piani alti
RispondiEliminaAngela
Scusa Rosa, per Med Fantasy intendi il Fantasy Italiano?
RispondiEliminaMargherita
X Serena
RispondiEliminaNon voglio certo polemizzare ne' con te ne' con altri ma solo far notare che fare illazioni é come parlare del tempo tra una birra e un panino
Paolo
X Laura
RispondiEliminaConcordo
Sandra
X Samantha
RispondiEliminaChe scuola? Curiosa
Maria
Penso che Mara dica la sola cosa che potrebbe far capire le intenzioni di Val... A questo punto possiamo parlare di altro
RispondiEliminaBianca
Per Margherita:
RispondiEliminaMed Fantasy che io sappia dovrebbe indicare appunto il fantasy nostrano, ma non sono certo un'esperta. Solo, avevo letto che questa era l'etichetta dei libri italiani del genere...
Rosa
Intervengo brevemente per "rassicurarvi" sulle mie intenzioni letterarie. "Primus" è al vaglio di una nuova Casa Editrice di cui aspetto i primi risultati al più presto ma, probabilmente, a gennaio. Quanto a "Nexius" e "Sensum" procedono secondo la mia evoluzione stilistica, cosa del resto normale per chiunque svolga un'attività creativa che va incontro a modifiche dettate da una diversa, e spero migliore, consapevolezza di nuove tecniche narrative. I libri della cosiddetta nuova generazione obbediscono infatti a una ricerca estetica che non disconosce certo quella precedente ma anzi la esalta ("ISDN") o la migliora (lo stesso "ISDN" e "Primus"). "Sensum" e "Nexius", invece, essendo arrivati più recentemente, sono la palestra ideale per sperimentare nuove forme narrative che spero potranno piacervi quando saranno pubblicati. Grazie del vostro affetto e delle vostre piacevoli osservazioni
RispondiEliminaCome diceva un vecchio cartone con Duffy Duck "pochi, maledetti e subito!"
RispondiEliminaEhi Val, grazie della info. Beh, da un lato tiro un sospirone di sollievo :-) dall'altro sono curiosa, ovviamente, he he. Okkey però, me ne starò buona buona. Spero che "Primus" e gli altri vengano pubblicati presto e che si possa leggerli!!!!
Stella
Ciaooooooooo Val!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaD'accordo, sono felicissima di questa cosa. Speriamo che la nuova casa editrice ti pubblichi presto!
Sandra
Informazione intrigante... ci penserò sopra e magari avanzerò qualche ideuccia. Mi piacciono certe speculazioni letterarie, mi divertono
RispondiEliminaMargherita
Belle notizie. Grazie Val
RispondiEliminaEleonora
Quindi "I segugi di Newton" sarebbe una evoluzione della prima generazione come in parte anche "Primus". Evoluzione... mumble mumble...
RispondiEliminaSofia
Auguri a "Primus" e agli altri libri di bellissime e veloci!!!! pubblicazioni!
RispondiEliminaElisa
Ehi Val, grazie!!
RispondiEliminaSon contenta che le cose procedono bene. Mi associo ai commenti delle altre fan.
Federica
Bene. Auguri anche da parte mia per i nuovi libri. Non so come si dica per voi scrittori (in bocca al lupo?) comunque sia, spero che i nuovi lavori abbiano ampia distribuzione e soddisfacente pubblicazione.
RispondiEliminaSamuele
Ciao Val!! Sempre un piacere quando commenti. un saluto da una fan stramegaultraiperinnamorata delle tue bellissime storie
RispondiEliminaSara
Ottime notizie
RispondiEliminaRiccardo
Notiziona uau! Bè, Val guarda che anche noi, cioè la sottoscritta più cognata, attendiamo con ansia di leggere le tue nuove opere
RispondiEliminaCristina
Immaginavo che il tuo approccio fosse graduale, infatti. Detto questo i miei migliori auguri per i nuovi romanzi
RispondiEliminaIvane
I miei complimenti x il tuo lavoro!
RispondiEliminaMariella
Adoro i tuoi libri da sempre. Spero di leggere questo le tue opere più nuove
RispondiEliminaFrancesca
Ehi, sono anch' io una fan stramegaultraipersuper ecc ecc innamorata delle tue mitiche storie. :-)
RispondiEliminaOrnella
Auguri anche da parte mia!
RispondiEliminaLara
Speriamo bene per i nuovi libri. Ehi, Val, solo per me dovresti offrirmi un caffè e chiedo poco hi hi. Tra me e il mio ragazzo abbiamo acquistato per noi e per le nostre amiche otto libri tuoi, tra gli ultimi tre...
RispondiEliminaRosa
Val, GRAZIE A TE DI FARCI SOGNARE!
RispondiEliminaErica