Eccovi una nuova recensione fantasy ma questa volta si tratta di un libro, anzi, di una serie di libri che oggi definiremmo classici, se non fosse per il fatto che questi romanzi sono tra i migliori del loro genere. Ursula K Le Guin è una delle indiscusse regine del Fantasy a livello mondiale e le sue opere hanno letteralmente fatto incetta tra i premi più prestigiosi sia in ambito Fantasy che della Fantascienza. Nata in California, a Berkeley nel 1929, l'importanza letteraria di questa Autrice è pari se non migliore, di quella di mostri sacri quali Tolkien, Ende e Lord Dunsany. Il Libro di cui vi parlerò oggi, “La leggenda di Hearthsea” è una raccolta di brevi romanzi fantasy che compongono la Saga di Earthsea. Protagonista è il mago Ged (chiamato anche “Sparviero”) la cui esistenza è costellata da eventi più o meno tipici, ormai, del panorama fantasy mondiale, ma descritti in modo tale che sembrano usciti da un resoconto medievale.
Trama:
Il Mago di Earthsea: è il primo libro della saga di Earthsea e narra la storia di un ragazzo semplice la cui crescita “magica” è in realtà un espediente letterario per mostrarne quella emotiva e quindi umana. Solitario, non eccessivamente ciarliero, Ged è un pastore dell'isola di Gont, una terra periferica facente parte del vasto arcipelago di Earthsea. Possiede il dono della magia e riceve dalla zia, strega del villaggio, i rudimenti della Conoscenza. Egli riceve il nome adulto dal mago Ogion, noto come “Il Taciturno”, ma ben presto il desiderio di imparare cose nuove convince il ragazzo a partire per la scuola di magia di Roke, l'Isola dei Saggi. Là comincia per lui una nuova vita, con un "nome d'uso" anch'esso nuovo, Sparviero, insieme a studenti più o meno coetanei, tra amicizie e rivalità. La sua inesperienza, la voglia di imparare troppo in fretta e una certa irresponsabilità causeranno la morte del Gran Mago di Roke e la comparsa di una pericolosa Ombra. Braccato da questa, il giovane fugge vagando per terre sconosciute fino a quando torna da Ogion che gli consiglierà di affrontare il suo nemico invece di scappare.
Le Tombe di Atuan: Sebbene il protagonista della saga sia Ged questo romanzo narra, con un gusto che potremmo definire “mediterraneo” quanto ad ambientazione) il percorso di formazione di una giovane destinata a diventare La Divorata, somma sacerdotessa destinata alla venerazione di Antiche Potenze Senza Nome. Storia ambientata tra cripte e templi di roccia, tenebre e una vita quasi ascetica, fino a quando Artha, la sacerdotessa che muore e rinasce in eterno grazie alla reincarnazione, incontrerà una straniero, un nemico del popolo di Kargard, un mago. Si tratta di Zed che, intanto, è diventato Signore dei Draghi ed è alla ricerca di un talismano di grande importanza: l'Anello di Erreth Akbe. Artha dovrebbe ucciderlo, ma quell’incontro è per lei un traumatico ritorno alla vita vera, quella cui secondo la tradizione dovrebbe rinunciare per vivere per sempre tra le tombe e la venerazione di antichi e terribili dèi. Finisce per legarsi a lui che la porterà a conoscere una nuova vita e la libertà.
La spiaggia più lontana: Lebannen, principe di un'antica stirpe, viaggia verso l'isola di Roke con una richiesta d'aiuto. Earthsea è infatti percorsa da una sottile e indefinibile minaccia: streghe, maghi e persino i draghi perdono l'uso delle parole magiche, ovvero la conoscenza dell'Antica Lingua con cui Segoy, il creatore mitologico di Earthsea, ha tratto le isole dal mare in tempi arcaici. È come se nel mondo vi fosse uno squarcio da cui refluisce via tutta la magia: serve allora scoprirne le cause e capire come possa essere risanato. Ged, che intanto è diventato arcimago, partirà con lui alla ricerca della soluzione per scongiurare la perdita della magia e il confondersi delle genti.
L'Isola del Drago: Ged e Tenar (che ormai vive una vita perfettamente normale, dopo i suoi trascorsi come sacerdotessa Artha) sono ormai abituati a una vita fatta di cose semplici, e senza fronzoli. Lei sposata a un contadino, lui mago ammirato e rispettato per le sue prodezze e la sua saggezza. Re Lebannen siede ora sul trono di Havnor, mentre Tenar che è diventata vedova, accoglie nella propria casa una bambina che chiama Tehanu (che significa “incendio” perché sfigurata col fuoco da parte della sua ex famiglia di zingari dalla quale è stata abbandonata). Morto il vecchio mago Ogion, quando Ged torna a cavallo di Kalessin, il più antico dei draghi, è svuotato di ogni potere magico; Tenar e la piccola saranno le uniche cose che gli consentiranno di tornare a vivere. Dovranno vedersela con un manipolo di gaglioffi capitanati dal vero padre della bimba e perfino col re Albi.
L'Isola del Drago: Ged e Tenar (che ormai vive una vita perfettamente normale, dopo i suoi trascorsi come sacerdotessa Artha) sono ormai abituati a una vita fatta di cose semplici, e senza fronzoli. Lei sposata a un contadino, lui mago ammirato e rispettato per le sue prodezze e la sua saggezza. Re Lebannen siede ora sul trono di Havnor, mentre Tenar che è diventata vedova, accoglie nella propria casa una bambina che chiama Tehanu (che significa “incendio” perché sfigurata col fuoco da parte della sua ex famiglia di zingari dalla quale è stata abbandonata). Morto il vecchio mago Ogion, quando Ged torna a cavallo di Kalessin, il più antico dei draghi, è svuotato di ogni potere magico; Tenar e la piccola saranno le uniche cose che gli consentiranno di tornare a vivere. Dovranno vedersela con un manipolo di gaglioffi capitanati dal vero padre della bimba e perfino col re Albi.
I Venti di Earthsea: finisce con questo romanzo la saga di Ged ambientata nell’arcipelago delle isole di Earthsea e scritto nel 2001. Ged, Tenar e altri personaggi della Saga sono vecchi e Tehanu è diventata una giovane ragazza. Un incantatore, Alder, chiede al venerando Ged consiglio a causa di frequenti incubi che vive nei propri sogni dove vede la moglie, ormai morta, che gli chiede di essere liberata dal mondo dell'aldilà. Intanto, la principessa Sesserakh è inviata dal padre in sposa a Lebannen, re dell'Occidente, come pegno di pace tra i regni orientale e occidentale. Dovrà affrontare un viaggio pericoloso verso uno sposo di cui non conosce neanche la lingua e che regna su un popolo di cui crede abbia abitudine repellenti.
Recensione:
Ho “conosciuto” Ursula Le Guin grazie a uno dei suoi romanzi di Fantascienza, “La Falce dei Cieli”, pubblicata da noi sempre dall’Editrice Nord. Un bel romanzo, scritto con uno stile fluido e leggibile, dai risvolti seducenti. Proprio questa, oltre a una spiccata capacità di dar vita a una Narrativa di Genere di qualità, è la caratteristica di questa scrittrice: quella cioè di creare mondi fantastici abitati da draghi, ombre, spiriti e alieni molto affidabili e verosimili. Il "Mago di Earthsea" fu pubblicato negli Stati Uniti nel 1969, ovvero l'anno dello storico allunaggio dell’Apollo 11, i movimenti hippy e, per quanto riguarda la narrativa fantastica, lo strapotere di Tolkien (all’epoca ancora vivo) che grazie a “Il Signore degli Anelli” e “Lo Hobbit” aveva in pratica azzerato ogni tentativo di scrivere un Fantasy migliore del suo. Cosa che, è bene dirlo, non è che sia molto cambiata oggi visto che tanti libri fantasy devono praticamente ogni cosa a un manipolo di Autori come Tolkien, Howard, Bradley e, appunto, alla Le Guin. Allora come oggi, il Fantasy non era immune dalle critiche: si pemsava fosse destinato a un pubblico giovane, adolescente, e che ben difficilmente avebbe scalato il successo di una narrativa assai più seria, quella fantascientifica che grazie a prolifici e bravissimi Autori era stata elevata al rango di narrativa di qualità. Ma "Il Signore degli Anelli", per quanto opera immensa, era comunque scritta da un uomo molto conservatore e decisamente allineato alla visione cattolica delle cose. Inoltre i suoi protagonisti lasciavano poca importanza al ruolo femminile, praticamente un campo fertile per un’autrice all’epoca ancora solo fantascientifica, la cui penna era davvero efficace. Pare che l’inizio dell’attività fantasy della Le Guin fosse coinciso con questa strofa, “La creazione di Éa":
Solo nel silenzio la parola,
solo nella tenebra la luce,
solo nella morte la vita;
fulgido il volo del falco nel cielo deserto.
Sebbene anche i mondi di questa Autrice vantino un equilibrio tra Potere e Magia e tra questa e il mondo delle cose, si differenziano da quelli tolkeniani per una maggiore consapevolezza del ruolo femminile, una decisa svolta a livello religioso e profonde conoscenze storiche (i maghi di Earthsea sono modellati sull’esempio dei druidi) con ambientazioni che ricordano moltissimo il Mediterraneo a partire dalla vegetazione, dagli stili di vita per finire alla caratterizzazione degli abitanti. Eppure, al centro della Saga di Earthsea non c’è solo un manipolo di giovani pastori ma personaggi sia maschili e femminili dediti alla ricerca di se stessi e consapevoli di quanto sia importante la crescita spirituale e umana. Il nemico è in pratica esterno, ma il suo tempio è il cuore umano. Lo stile sembra una potente evoluzione di quello di Lord Dunsany (tanto ammirato da H.P. Lovecraft) ma velocizzato quanto basta per essere al passo coi tempi. Nonostante la presenza di draghi, magie e incantesimi l'arcipelago di Earthsea non è poi molto “magico”: è soprattutto etimologico, quasi filosofico. I maghi sono gli unici, insieme ai draghi, a conoscere l'Antica Lingua della Creazione e la magia ha un ruolo importante ma non quanto il lato morale delle cose, delle persone, perfino di esseri mostruosi come gli stessi Draghi. Gli ultimi due libri della saga sembrano un po’ tirati per i capelli rispetto ai primi tre, ma nondimeno lo stile è sempre asciutto e rapido come una lama, semplice, profondo, affatto portato a certe sdolcinatezze senza senso tipiche del Fantasy all’italiana, ma anche lontano dalle contaminazioni splatterose e pruriginose di quello anglosassone come quelle de “La Spada della Verità”. La Saga di Earthsea non contempla eroi bellissimi e senza paura, eroine splendide che finiscono a letto con l’eroe del momento, esili fanciulle predestinate in grado di dominare draghi e altri mostri, combattimenti cruent o esilaranti, descrizioni fini a se stesse, eppure appassionano anche lettori non molto avvezzi al genere. Per un certo aspetto, direi che i mondi fantastici della Le Guin sono quasi un aspetto femminile di quelli maschili di Tolkien. Perchè quando questi descrive i suoi mondi e i suoi personaggi, lo fa con un'accuratezza storica, folkloristica e umana di grande carisma; lo stesso fa la Le Guin, ma se ne differenzia per una visione più attenta alle sensibilità umane, anche femminili, che è semplice ma allo stesso tempo energica. Parliamo di uno stile che non sempre rispetta il principio dello Show don't tell che va di moda oggi, ma che riesce a far tremare davvero il lettore, cosa che è poi tipica dei veri maestri dell'arte scritta. Ged è un uomo non molto alto, di aspetto normale, che attraversa le tipiche fasi che dall’adoloscenza lo faranno diventare uomo prima che mago. E così Tenar, fanciulla attraente ma in fin dei conti non bellissima, quindi senza occhioni viola e capelli blu Licia Troisi style, sceglierà di diventare la moglie di un contadino, madre, vedova e poi di nuovo madre, anche se adottiva. Gli stessi draghi, esseri senzienti, minacciosi ma in fondo “umani” se guardiamo con attenzione alle loro emozioni, sono ben descritti e quindi verosimili, sebbene rispondano a una visione tipica del mondo medievale. Nella pratica, la Saga di Earthsea non sfoggia “effetti speciali” ma non annoia mai. Oggi come ieri, lo stile unico e inimitabile di questi e altri romanzi del genere sembra essere un monito alle giovani generazioni di scrittori ponendo questo interrogativo: si può scrivere un Fantasy di qualità, senza eroi scintillanti e poco credibili, senza elfi fin troppo umani e umane fin troppo elfe, ma caratterizzati da ambientazioni attente e curate al dettaglio? Certamente, ma è necessario disporre di competenza, pazienza e talento; le sole “medicine” che possano essere l’efficace antidoto all'arrogante dilettantismo travestito da arte di oggi.
Massimo Valentini
Sono assolutamente d'accordo, è una saga stupenda. Grande Val!
RispondiEliminaIvan
Bellissima recensione Val!!
RispondiEliminaSonia
Ho letto La donna del falco della Le Guin!!!
RispondiEliminaQuesti mi mancano li leggero`
Marica
Tra l’altro esistono due trasposizioni cinematografiche della saga di Earthsea, un film per la tv di produzione canadese con attori di un certo calibro (Danny Glover e Isabella Rossellini tra gli altri) e anche, per gli amanti degli anime giapponesi, un film animato di Goro Miyazaki (regista figlio del mitico Hayao Miyazaki) dal titolo “I racconti di Terramare”; sembra però che entrambe le pellicole siano state criticate dalla Le Guin (cosa su cui concordo).
RispondiEliminaIvan
Prima di tutto complimwnti per la nuova costola di Gabbiani, quella nota come Gabbiani dei Misteri. titolo e argomento sono intrignati!
RispondiEliminaSeconda cosa: mi ero accorta dei refusi della versione iniziale ma ho evitato di dire la mia proprio perchè immaginavo fosse sorta qualche noia tecnica. La versione che leggo adesso è la "solita" valentiniana di qualità :-) Molto bello come libro, lo avevo adocchiato in libreria ma non conoscendo l'autrice non sapevo... Lo comprerò!!!
Marzia
Auguri vivissimi ai "G_abbiani dei Misteri!!!!! Bella questa rece, come al solito. Avevo notato la versione iniziale ma ho pensato fosse solo una bozza. Misteri della Rete!!!!!!!!! Bella anche l'iniziativa della poesia. Quel che mi piace del tuo modo di fare è che non strombazzi ai quattro venti le mille piccole modifiche ma invece lasci che le scoprano i lettori. Si vede che a te il marketing deve far schifo!!!! :-) Mitico!!!!!
RispondiEliminaLaura
Lo stile era il tuo, ma gli errori no: denotavano praticamente nessuna disamina del testo. La cosa che ho pensato è che fosse una bozza scritta velocemente ma non guardata da nessuno. Ti fa onore il messaggio di "servizio": denota attenzione e rispetto verso il proprio lavoro e i lettori. Così si fa: al mondo c'è tanta gente che fa strafalcioni e poi si incazza anche, dicendo che sono gli altri a rompere loro le scatole.
RispondiEliminaE. Stefanin
Bellissimi libri scritti da una bravissima scrittrice. Apprezzo le bottarelle alle varie porcherie della Troisi... la gente dovrebbe leggere libri più seri di quelli scritti oggi
RispondiEliminaMarica
Ok manderò una mia poesia!!!!! Bello questo libro. Se lo dici tu dev'essere mooooolto suggestivo.
RispondiEliminaSilvietta
"Gabbiani dei Misteri" sembra un nome azzeccato! Complimenti. Grazie per aver riscritto il post: sinonimo di grande attenzione e responsabilità
RispondiEliminaMarcello
Può anche levare quelle scuse iniziali: avevo capito benissimo che un uomo con la sua attenzione ai dettagli non poteva aver fatto certi errori e poi, come si dice, "errare è umano". Mi piace moltissimo il fatto che non abbia risposto alle osservazioni con arroganza... Bravissimo
RispondiEliminaRiccardo
Se esiste un vero motivo per il quale seguo lei e i suoi bellissimi post è la sua assoluta umiltà e competenza. Sapevo benissimo che quegli strafalcioni non erano dovuti a una sua manchevolezza e del resto la qualità del suo blog è notevolmente migliorata col trascorrere del tempo. "Gabbiani delle Stelle" è sempre stato lontanissimo dall'arroganza dei soliti scrittorucoli da strapazzo mai avvezzi alle critiche: sono contento della sua gentilezza.
RispondiEliminaSamuele
Non pensiamoci più: la cosa avrebbe fatto un po' specie se avesse risposto con sufficenza. Essendo un blog questo è un luogo pubblico: come tale chi legge può esprimere le proprie opinioni. Significativo, e qui ci accodiamo agli altri fan, il suo essere disponibile a rispondere dei suoi errori, oltretutto, non dipendenti da una sua mancanza ma da quella del server... Avrebbe potuto rispondere piccato come fanno tanti, ma i mediocri non sono mai simpatici a meno di non conoscerli solo superficialmente, anche se essi compongono la maggioranza della moderna società. Chi sa è anche severo ma saggio: chi non sa strepita e frigna per nulla anche quando è in palese torto. Bellissima recensione, comunque, e ottima l'idea del blog dei misteri :-) Carina l'iniziativa della poesia: dovremmo scriverle piccoline, però, perchè lo spazio è esiguo. Un saluto dal fan club
RispondiEliminaMargherita, Jessica, Monia, Chiara, Sara, Federica, Martha, Lina, Elena, Vanessa, Sonia, Vincenza, Lorenzo, Maria Pia, Grazia, Sandra, Eleonora, Diana, Erica, Cristina, Anna, Vicky, Eliana, Stefania, Roberta, Rosa
Bellissime le opere della Le Guin, le migliori. E poi, visto che i romanzi non sono mattoni come quelli di Tolkien, anche più piacevoli!
RispondiEliminaViviana
Adoro la sua disponibilità verso noi fan!!!!!!!
RispondiEliminaLara
Ottima l'idea del blog gemello! Grande Val!
RispondiEliminaLara
La gente crede spesso che solo Tolkien sia un mostro sacro del Fantasy!!!! Oppure legge i pessimi romanzi della Troisi o di Paolini e pensa che il genere sia solo quello... Ci vorrebbero più libri così. Diciamo che l'Editrice Nord sforna bei titoli!! Bella rece, Val!
RispondiEliminaStella
Ma dai, Val: leva quella frase iniziale... quali scuse? Sei mitico! :-)
RispondiEliminaMonica
Questa è una Saga coi fiocchi! E poi la gente parla solo di Mondi Emersi!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaMarcella
"Gabbiani dei Misteri"? Da gennaio sarà il mio secondo blog preferito!
RispondiEliminaBellissima recensione di un libro scritto da una bravissima artista.
Ornella
Saga splendida come splendida è la recensione.
RispondiEliminaLinda
Al di là dell'autorevolezza del padrone di casa, sempre di qualità, ho letto più volte questa recensione trovandovi spunti che condivido come sempre mi capita quando scrive i suoi nuovi post. E' vero che il fantasy all'italiana è un po' il parente povero di quello anglosassone, ma è anche vero che quello anglosassone di oggi è il parente povere di quello... anglosassone di ieri! Tentativi di farne nuove "versioni" aggiungendo elementi splatter o porno soft come accade oggi sono puerili, secondo me, perchè non accompagnati dalla tecnica che li renderebbe capolavori. L'arte non è cosa da tutti, lo dice sempre anche lei. concordo
RispondiEliminaAzzurra
Non conoscevo quest'autrice (non fustigatemi!!!!!!!!!!!!!!!!!) ma questa recesnione mi piaciue proprio ;-) Credo lo comprerò!
RispondiEliminaRita
Bellissimi romanzi. Letti tutti tranne "I Venti di Earthsea". Ma visto che i miei precedenti libri sono sbrindellati comprerò questa bella antologia.
RispondiEliminaFranco
Ecco cosa significa essere una persona affidabile! Mi piace, Val!
RispondiEliminaSerena
Mostrare e non raccontare è un mantra che oggi va molto di moda ma, curiosamente, non negli scribacchini fantasy italioti e non so perchè: dovrebbero essere loro gli addetti ai lavori! Il pressappochismo italico è ormai un marchio di fabbrica e me ne dispiace, perchè, solo per citarne uno, Salgari non era forse un Autore Fantasy? Vero è che i Maestri veri come la Le Guin sono rari, oggi (lei è ancora viva!) ma è una tristezza sapere che tantissimi lettori odeirni identificano il fantasy come un genere per ragazzini o per lobotomizzati quando esistono romanzi così belli.
RispondiEliminaLoredana
Concordo con te, Barbara e anzi, mi hai tolto le parole di bocca! Aggiungerò che la causa di questo appiattimento stilistico è la scarsa conoscenza dell'argomento dei stessi operatori del mondo editoriale. Ricordi il "madalonismo" che sempre Val aveva descitto qualche post fa? Tutti quei professoroni italiani che facevano recensioni al volo di un libro che NON esiste? Fuffa e niente arrosto italica!
RispondiEliminaLea
Per Loredana:
RispondiEliminama il "mostrare" è necessario per scrivere un buon libro. Lo stile letterario si evolve col tempo e non sta scritto da nessuna parte che oggi certi Grandi maestri sarebbero pubblicati (da editori seri e non ballerini, ovvio!!!!) Vedi lo stesso Lovecraft: i suoi racconti non mostrano, raccontano. Credi sarebbero pubblicati oggi? Non penso! Il mostrare è importante, oggi, per la qualità. Il fatto è che da noi non è usato e anzi si pubblicano libri scadenti che sono anche descritti come capolavori!
Ivane
Attenzione, però!
RispondiEliminaI Grandi sono tali perchè erano innovativi come stile o come ambientazioni o perchè hanno scritto nuove regole. Oggi, invece, leggiamo solo pappette insipide. Bazzico qualche forum di fan e fanfiction italiane e sorrido quando leggo che che Tolkien sa di già visto!!!! Eccerto!!!!!! Gli idoli di tanti hanno scopiazzato proprio lui ma chissà perchè le copie non sono mai come i precursori e il romanzo di Tolkien sarà sempre più innovativo di qualsiasi altro scritto copiando quelle ambientazioni
Barbara
Vorrei far notare che lo stesso Lovecraft era sistematicamente rifiutato dagli editori di Weird Tales e schiumava di rabbia contro gli scribacchini che... COPIAVANO i Maestri o scrivevano trame idiote. La storia è sempre la stessa solo che oggi il marketing è più efficace di allora
RispondiEliminaMauro
Bellissima recensione, Val!!!!
RispondiEliminaSimona
Se è per questo anche i libri come "Twilight" sono brutte copie di ben altri libri!
RispondiEliminaKatia
X Barbara:
RispondiEliminaconcordo
Gaia
Per Mauro
RispondiEliminaE' vero. E quando mai gli asini riconoscono le vere opere letterarie?
Azzurra
Lovecraft raccontava ma inventato un mondo tenebroso servito poi da modello a tantissimi scrittori dell'orrore. La cosa non è la stessa oggi dove anche in campo letterario, esattamente come in quello cinematografico, e stendiamo un velo pietoso sul 99% dei filmetti italiani/fiction del Bel Paese, sono pubblicate vere e proprie fiction di scarsa qualità. Praticamente crusca svuotata
RispondiEliminaSofia
X Mauro
RispondiEliminaE' vero che Lovecraft come dici "schiumava di rabbia" contro gli scribacchini ma è anche vero che il Maestro del Terrore non è mai stato pubblicato, da vivo, su niente di diverso delle riviste pulp, cioè scadenti, come Weird Tales e Astounding Stories. I vari direttori editoriali di quelle riviste non amavano il suo stile che giudicavano ampolloso e poco affrontabile dal lettore medio, e cioè dal ragazzino americano che magari era ignorante come una capra! Non so come sarebbero andate le cose se invece Lovecraft fosse stato pubblicato da un editore "vero"...
Marcello
Beh anche Poe era rifiutato spesso e volentieri dai direttori delle riviste letterarie sulle quali alcuni dei suoi racconti erano pubblicati. E se fossi al posto loro, lo confesso, anch'io non lo pubblicherei sempre: molti dei suoi racconti sono astrusi e abbastanza enigmatici mentre il suo solo romanzo A. Gordon Pym, è scadente! Come dire che neanche i Grandi sono immuni da qualità altalenante. Questo non vuol dire che Poe fosse scadente, ci mancherebbe, ma solo che spesso i veri maestri non sono riconosciuti in vita e lo sono solo dopo. Semmai la situazione moderna vede un dilagare di "scribacchini" sia da noi che altrove con la sola differenza che da noi son tutti buoni a leccarsi a vicenda e a farsi leccare, NON accettano critiche e molti editori pubblicano schifezze consapevoli di farlo. Altrove sconcezze si pubblicano lo stesso (sennò perchè la produzione di Melissa P sarebbe tradotta all'estero?) solo che esistono critici seri che non esitano a sparare a zero sui diversi Autori e sui diversi libri. E in Italia? Ah, beh, in Italia siam tutti buoni e bravi! NEssuno è un asino. Peccato che anche molti critici italioti non è che proprio possiedano chissà che talento
RispondiEliminaMara
"in Italia siam tutti buoni e bravi"
RispondiEliminaHai ragione Mara. E infatti quando ho visto Baricco da Fazio(so) ho cambiato programma!
Sonia
Questa mattina ho acquistato questo libro. Un bel libro, quasi 800 pagine, ma sono diversi romanzi e quindi va bene. Non amo i romanzi fiume!!!! Domani sarò comoda comoda a leggerlo!
RispondiEliminaAh, Val: come faremmo senza di te? :-)
Isabella
Per me i libri sono sacri!!! Comprerò "La leggenda di Earthsea" anche se non ho mai letto Fantasy fino ad ora. Ma se dici che è buono ok! :-)
RispondiEliminaAngela
Comprato proprio oggi!!!!!!!!
RispondiEliminaAdesso,pizza alla mano con my sister, me lo sfoglio e poi lo leggo! Grazie Val!
Mariella
Tranquillo, Val :-) però grazie per la tua deliziosa capacità di essere competente e semplice con noi. E' una cosa che mi piace molto. Comunque anche questa nuova recensione è magnifica ed efficace...
RispondiEliminaBianca
X Katia:
RispondiEliminaX Esempio Vampire Kisses da molti é considerato una copia
Di Twilight quando invece è stato scritto prima!
Sandra
Sonia ti quoto!!!!! I libri formato puffo di Baricco sono tra i più insulsi che abbia mai letto...
RispondiEliminaFrancesca
I libri di qualità esistono ancora oggi solo che sono forse più rari di un tempo.
RispondiEliminaIsabella
Dubito che per vanno le cose assisteremo a un incremento di ottimi romanzi. La situazione italiana fa schifo, lo sappiamo bene, ma quella estera non è sempre rose e fiori e del resto gli editori a pagamento esistono anche altrove.
RispondiEliminaMariella
Ho letto i primi due romanzi proprio ieri... splendidi. Leggerò presto anche gli altri.
RispondiEliminaElena
E' vero, Mara, ma un Pe è cosa diversa da un Volo o una Mayer, ti pare? eppure Meyer e Volo sono osannati Poe è da tutti riconosciuto, ora, un genio ma in vita no. Tristezza che i libri mediocri vadano avanti e quelli scritti da veri geni poco capiti da una manica di deficenti che dovrebbero fare il proprio lavoro con passione...
RispondiEliminaMirella
Perdonate, volevo dire "Meyer" e non "Mayer"...!!!!
RispondiEliminaMara
Per Sandra:
RispondiEliminanon tutte le persone che apprezzano libri come "Twilight" sono bimbeminkia ;-) Ad esempio io riconosco che sono libri raffazzonati ma ne ho comprati un paio e li considero gradevoli. Poi non dico che si tratti di capolavori, ovvio. Un po' come vedere filmetti divertenti ma senza nulla di chè, in fondo. Libri da spiaggia, come direbbe Val.
Sara
Ma a voi risulta che la creatrice di Harry Potter abbia fatto man bassa di trame e idee alrtrui per inventare il celebre maghetto con gli occhiali? L'ho letto in rete qualche tempo fa...
RispondiEliminaAngela
X Angela:
RispondiEliminache Harry non sia proprio 100% made in U.K. lo si sapeva già da tempo ma resta il fatto che, a parte il primo romanzo, scritto in modo davvero imbarazzante, gli altri libri della saga sembrano divertenti, anche se il protagonista è a mio parere antipatico e Hermione tanto sveglia non mi pare...
Serena
Per Angela:
RispondiEliminachiediamo agli esperti, ovvero Val e Ivan...
Sofia
Arieccomi, scusate la frequenza dei miei commenti... ma ci tenevo a complimentarmi con Anto per la poesia che vedo lì sulla destra: parole stupende, struttura del testo piena di armonia, complimenti davvero.
RispondiEliminaX Sofia: come “esperto” (figurati, troppo buona! =)) penso che di certo la Rowling ha inventato pochissimo... non la bacchetta magica né tantomeno la scopa volante, tanto per cominciare... mantelli invisibili? Andiamo, sono un clichè del Fantasy! Maghi che diventano animali? Mi ricordo La spada nella Roccia della Disney... le scuole di maghi, poi... come si legge in questo post, Ged ne frequenta una sull’isola di Roke, e il romanzo è del 1969. La famosa frase “Tu sai chi” per evitare di nominare il cattivo... non lo scriveva già Lovecraft? “Colui che è meglio non nominare”... Ma a parte questo, a me Harry Potter non dispiace; ho letto i primi 4 libri, dei restanti ho visto i film. È una cosa che non meriterebbe neanche il 10% del successo che ha (è tutta pubblicità, lo sappiamo bene) ma in fondo è una bella saga, e i personaggi li giudico discreti, anche Harry ed Hermione. Non dimentichiamo che, soprattutto inizialmente, era una saga destinata ai bambini, e personalmente riconosco alla Rowling un grande sforzo nell’insegnare valori positivi in questo schifo di mondo. La trama è decente, niente di speciale, diciamo “da manuale”. Non fraintendetemi però: Harry Potter non è neanche da paragonare a Tolkien o alla Le Guin... d’altra parte però è oro in confronto a Troisi Strazzulla & Co.
Ivan
Libro comprato, Val!!!!
RispondiEliminaAngela
X Ivane:
RispondiEliminaIl "mostrare invece del raccontare" deriva da una visione cinematografica di una storia. Certamente e' un passo avanti al quale pare essersi convertito anche Val, dal momento che non mi pare sia molto usata, come tecnica, dai suoi libri di oggi ma che evidentemente usa per quelli al momento inediti. Ciò detto a me piacciono tantissimo le sue storie che anche se raccontate o mostrate evidenziano una splendida capacità di evocare sensazioni. Anche Faletti mostra ma chi ha letto il pessimo "Io sono dio" sa di cosa parlo... va bene le regole ma il talento e' sempre prioritario. Quanto al fatto che oggi molti Maestri non sarebbero pubblicati concordo ma devo anche osservare che oggi sono pubblicati libri scritti coi piedi e quindi preferirei leggere un libro di sessanta anni fa e non la cazzatella di tanti autori di oggi...
Isabella
Per Marcello:
RispondiEliminaSarei curioso di sapere cosa avrebbero pensato quegli stessi editori dei libri di Moccia...
Jessica
Per Ivan...
RispondiEliminaBeh e parlo a titolo privato, ti considero un 'esperto' perché scrivi, hai pubblicato e conosci Val (e forse altri scrittori anche più noti). Concordo col tuo pensiero ed e' vero che la Rowling ha scritto il primo libro come storia per bambini quindi lo stile quello era. Concordo anche sul fatto che alla fine la saga del maghetto non e' cattiva, basti vedere quali porcherie si pubblicano in giro. Resta però il fatto, ed e' un gusto mio, che il personaggio di Harry sembra un dannato figlio di papà perché tutto gira intorno a lui. E' figlio di una famiglia benestante, lo aiutano tutti, risulta sempre il piu' buono, saggio, simpatico anche quando fa cazzate megagalattiche, per lui le regole della scuola di magia non si seguono, si interpretano, cacciato a pedate e' perfino perdonato dal capoccione-preside :-) ed Hermione? Troppo perfettina, direi. Lo stile e' fluido, verissimo, e la Rowling scrive mooooooolto meglio della mormona pro vampirelli luccicanti, però non ho letto tutti i libri (le saghe infinite mi annoiano) e dei film ne ho visti un paio tra uno sbadiglio e l'altro. Certo tra Harry e quella ciofeca soft-porno dei Tudors non c'e' paragone...
Sofia
Tranquillo Ivan, non annoi se rispondi alle domande he he :-)
RispondiEliminaMartha
X Ivan
RispondiEliminaCurioso che dal 1969 ad oggi le sole novità in campo Fantasy debbano essere sesso e torture-porn, o storielline glitterate e scadenti degli autori di oggi...
Cristina
Ivan
RispondiEliminaPer quanto mi riguarda la Troisi alla fine e' anche leggibile. Certo Nihal e' una scema che si crede una dea e la faccenda della mezz'elfa bona e guerriera e' imbarazzante ma come dici anche tu non e' la Strazzulla e neanche la Allibis a ben guardare. Però e' triste che dobbiamo accontentarci dei libri meno scadenti, ti pare?
Diana
Concordo con te. Ciò che discuto, non con te ma in generale, e' l'eccessiva bimbominkiaggine verso prodotti scadenti di oggi. Può andare bene una storiella che veda vampiri adolescenti per un pubblico di adolescenti ma quando vedo donne di 'enta e più anni che si stracciano le vesti per Edward non lo capisco...
RispondiEliminaSandra
X Mariella
RispondiEliminaGli eap esistono anche altrove come dici ma sempre 'altrove' esistono anche critici veri e non lecchini come da noi. Credo che il solo modo di leggere recensioni serie, positive o negative, sia, tranne qualche isola felice su carta o molto nota, proprio siti come "Gabbiani delle Stelle" e altri fatti da scrittori cone Val, o da editors seri, o da gente del settore che dicono pane al pane e vino al vino!
Mariella
X Ivane...
RispondiEliminaLo show don't tell e' una regola neanche tanto nuova ma il modo di fare arte cambia col tempo. Forse un giorno potrebbe essere sostituito da qualcosa di nuovo ;-)
Eleonora
Ragazzi concordo con voi :-)
RispondiEliminaSerena
Ho acquistato questo libro tempo fa e confermo questa recensione. Si tratta davvero di bei romanzi fantasy superiori a tanti più nuovi.
RispondiEliminaPaolo
X Sandra
RispondiEliminaE infatti io pure non contesto certo la saga di Twilight ma solo una certa parte del pubblico. Alla fine Edward e co potrebbero anche essere piacevoli da leggere ma capisco che fino ai venti anni, e sono buona, una possa sognare con i vampiri di Forks ma non capisco donne di quaranta e più anni che si comportano come adolescenti. Mia cugina ha tredici anni e non leggerebbe mai Moccia, per dire, ma ha tutti i libri della Meyer. Ma se ne avesse 24 di anni già la guarderei con altri occhi!!!
Giada
Isabella, leggo le tue parole sul "mostrare" ma rivolgo la domanda a Ivan x quanto riguarda sia i suoi che i nuovissimi romanzi di Val... si sa qualcosa su come li sta scrivendo?
RispondiEliminaStefania
Ma se uno volesse inviare un racconto a Val e chiedergli di recensirlo pur sapendo che non e' scritto benissimo? Cioè voglio dire: se io pubblico un libro e magari sono consapevole dei miei limiti, Val me lo leggerebbe secondo voi? Adesso non mi dite di scrivergli via mail perché non voglio, ho paura della risposta. Quindi mi rivolgo a voi, Anto, Ivan, gente così insomma. Cmq non e' x saperlo io ma solo curiosità
RispondiEliminaAlessandra
Libro molto bello. Ottima recensione come del resto fa sempre!
RispondiEliminaFabio
Ma no Alessandra, non penso che Val sia un Signor Professor Severius :-) okay le sue sono rece vere quindi magari non te la pubblicherebbe ma penso che almeno via privato ti risponderebbe. Semmai non so se faccia editing ne' quanto ne chieda. Ivan? Anto?
RispondiEliminaChiara
Cara Alessandra,
RispondiEliminaIo penso che Valentini leggerebbe il testo di cui parli. Se dovesse considerarlo scadente forse ti chiederebbe se volessi pubblicata o meno la recensione. Non so se si paga però ma da quanto vedo non mi pare...
Fabio
X Alessandra
RispondiEliminaPenso ti risponderebbe il fatto che sia bravo non significa che sia scortese :-)
Lea
Ma dai Alessandra! Scrivi a valentini.nde@libero.it e vedi... non penso ti mangia!
RispondiEliminaMaria Pia
X Alessandra:
RispondiEliminaGuarda come si fa :-)
VAL, per caso fai editing? I costi? E potresti leggere un manoscritto amatoriale fornendo una scheda di valutazione? Possibilmente a costi "popolari" dato che qui siam tutte studentesse? Sempre se trovi il tempo, ovvio!!!
Federica
Grazie Martha, ti voglio bene! =)
RispondiEliminaX Diana: ovviamente massimo rispetto per chi apprezza la Troisi o non apprezza HP, personalmente darei un punticino in più alla Rowling che a Kiss-me-Licia, ma sono sacrosanti gusti =)
X Sofia: Harry sì è vero finisce inevitabilmente per “gasarsi” come tutti gli eroi di oggi, però ha fatto anche la sua vitaccia umile con gli zietti cattivi... e per il fatto che non segue le regole, beh, lì è soggettivo ma per me è un gran pregio invece, hi hi hi...
X Cristina: purtroppo quel che dici è vero, anche sul “porno”... vedi un’autrice che si chiama Jacqueline Carey, che a differenza di ciò che sostengono gli editori non so cosa c’entri col Fantasy... anzi forse sì, dato che il Fantasy è diventato il genere delle pu*****te
Alessandra: chiaramente io non posso rispondere per Val. Però in generale posso dirti che dovresti specificare cosa avevi in mente, e non è per farmi gli affari tuoi ma solo perché purtroppo in genere cambia molto. Per esempio solo leggere e recensire un romanzo già pubblicato è una cosa, leggere un manoscritto inedito e valutarlo è un’altra, editare (o anche solo correggere i refusi) è un’altra cosa ancora e di solito è a pagamento. Spero di esserti stato utile.
Ivan
Per Ivan:
RispondiEliminaAnch'io preferisco il maghetto alle stupide eroine della Troisi, benchè. Harry sia anch'esso un fantino improbabile, zii cattivi o no :-)
Diana
Ciao! Innanzitutto volevo ringraziare Ivan per i complimenti (immeritati) in merito alla mia poesia (????). In realtà non la ritengo un granchè anzi è una mezza schifezza, ma mi fa piacere che "fingi" così bene. La verità che è stata inserita solo come format iniziale di uno spazio nuovo dedicato a chi vuole vedere pubblicata una sua poesia (breve) o un suo pensiero su "Gabbiani delle Stelle". Anzi vi prego di mandare tanto materiale in modo da levare subito subito la mia frasetta. Abbiate pietà e scrivete a portavoce.scrittore@libero.it :-).
RispondiEliminaIn merito alla possibilità che Massimo recensisca o comunque si occupi dell'editing di racconti e/o romanzi inediti presto prenderà lui stesso la parola direttamente su questo spazio.
Un saluto
Antonella
Ciao Anto!!! La poesia è bella tranqui!!!
RispondiEliminaSilvietta
ringrazio Anto e Ivan x i loro punti di vista. Io però un po' mi vergogno di inviare qualcosa di mio...
RispondiEliminaSonia
Ciao Anto. Molto carina la tua poesia... Ok faccio mia l'iniziativa
RispondiEliminaSandra
Mmmmmmm.......... Paiuraaaaaaa!
RispondiEliminaElisa
Qualcosa faro'.... Grazie Anto
RispondiEliminaSofia
Ad essere sincera un po' sono indecisa pure io se spedire o no qualcosa di mio... Voglio dire, un conto ' leggere recensioni negative o positive e decidere cosa leggere sulla base di queste, altro spedire una propria cosa sapendola non all'altezza!!!!!
RispondiEliminaLara
Mi associo alle fan che han paiura!!
RispondiEliminaStella
Direi che mi piacerebbe spedire poesie ma non scrivo... Però leggo tanto
RispondiEliminaPaolo
Andiamo ragazzi che significa questa paura? Okkey Val non scrive rece slecchettose ma cio' non vuol dire che gli piace distruggere... Se dovesse leggere roba valida lo direbbe... Io manderò, ma quando avrò finito il mio libro
RispondiEliminaSamantha
Scrivo poesie da una vita ma non penso valgano qualcosa. Però mi piacerebbe un parere di Val
RispondiEliminaMonica
libro letto e devo che come sempre le tue rece sono affidabili Val....
RispondiEliminaBei romanzi davvero.
Angela
Ivan, tu che sei del raào invieresti qualcosa a Val? Non lo dico x polemica ma per capire io. Considero Val molto, molto bravo e sono un tantino timida...
RispondiEliminaLaura
Se sapessi scrivere spedirei
RispondiEliminaOrnella
Ragazze\i perdonatemi ma l'invio di un pensiero o mini poesia non deve destare paura. Non è una selezione per giovani talenti nè una vetrina che serve a giudicare ciò che siamo capaci di fare o non fare. L'idea dello spazio denominato "Graffiti" è un semplice modo per sentirci parte di un tutto e sfogare come si fa sui muri uno stato d'animo. Da qui l'idea del nome della "rubrica". Del resto vi sembra una poesia quella mia? Direi proprio di no (anzi mi vergogno da morire!) ma l'idea è quella di provare a condividere la passione per l'Arte. Sempre che lo vogliate ci piacerebbe che lasciaste da parte paure e dubbi. Lasciamoci andare e sono certa che sarà un bel modo per "conoscersi". E soprattutto vi prego fate in fretta che non ce la faccio più a vedere ancora quello scempio sulla spalla del blog :-).
RispondiEliminaScusatemi per l'intromissione :-)
Antonella
Allora W i Graffiti! =)
RispondiEliminaLaura, Val ha già letto quasi tutte le cose che ho scritto... però sono timido anch'io in effetti, un po' di ansia c'è sempre quando si fa leggere qualcosa di proprio a qualcun altro.
E Antonella ti prego non dire così: a me la tua poesia piace molto!
Ivan
Anto, Ivan, sono d'accordo con voi!
RispondiEliminaSofia