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lunedì 19 settembre 2011

"Scusa ma ti voglio sposare", recensione



Lo so, vi avevo detto che non avrei mai letto un altro libro come “Amore 14”. Lo avevo giurato, lo avevo assicurato a me stesso e, credetemi, mi sono odiato per questo. Esatto, avete capito bene: mi sono odiato! La mia immagine riflessa nello specchio, questa mattina, mi ha guardato con tanto odio che al confronto i simpatici siparietti al sapor di “sei una capra!” di Sgarbi sono un inno alla dolcezza però… Però, ecco, dopo aver letto i vostri gustosi commenti ho capito che avrei dovuto darvi un’altra possibilità di divertimento. E un po’ di sano divertimento, adesso che le cose in Itaglia vanno sempre più a putt illuminate esponenti politiche di sesso femminile, credo sia giusto offrirvi un’altra recensione che sembra semi ma, invece, è proprio seria. Ecco dunque a voi la recensione di "Scusa ma ti voglio sposare", uno dei libri più amati e odiati allo stesso tempo dal grande pubblico.  


Per chi di voi si chiedesse perché mai proprio questo e non “Scusa ma ti chiamo amore”, ovvero il pre-abominio, risponderò che questo è il titolo che a parere di chi scrive meglio si presta a essere visto come un assoluto concentrato delle caratteristiche che tanto piace ai fan di F.M. vale a dire miele, zucchero, latte e un po’ di farina per dare a chi legge l’illusione di geniali perle di saggezza sull’Ammmmore. Amore senza confini, (d’età) amore saggio, puro e zuccheroso che farebbe la gioia di ogni dentista che si rispetti.


Trama:

 

Il libro racconta il seguito dello storieggiare tra Niki-so-bella-bona-e-c’ho-la-paresi-da-sorriso e Alex-so-figo-ricco-e-c’ho-la-girl-appena-diciottenne. Alle corte! Niki e Alex si sono ritirati a vivere in un magnifico faro ancorato su suna brulla isoletta nutrendosi di sole, mare e ammore. Come tante coppie anche loro fanno a gare a dimostrare chi dei due è più intelligente, come quando li vediamo impegnati amorosamente a dare un nome alle rocce dell’isola. Ed eccoli, moderni Romeo e Giulietta, che danno i nomi agli scogli: “scoglio gatto", "scoglio elegante", "scoglio sesso", (sì, sì: ho detto sesso!) ecc, ecc. Ma anche i quarantenni rampanti dopo un po’ si rompono le scatole su un' isola deserta ed eccoli tornare entrambi a Roma ma, sorpresa!, Alex compra un appartamento per due ed è kosì karino-ino-ino da arredare una stanza esattamente come quella della dolce fanciulla, vale a dire con tanto di cuscini di pizzo, poster bimbominkiosi alle pareti, tende rosa e cose così.

 
E dato che l’uomo di 40 anni, si sa, è un po’ rinco rispetto a una ventenne ecco Alex preparare i soliti souvenir delle fughe sopra la televisione del salotto, tazzine da caffè e tutta quella paccottiglia made in China che tutti noi compriamo ogni qual volta ci rechiamo in vacanza. Il lato rompicoglioni da quarantenne e ventenne-che-sembra-quarantenne della coppia è evidente da frasette del tipo:


“Senti, non bere troppo caffè, che poi la sera non dormi.”


E dagli spassosi teatrini che vedono entrambi lavarsi i denti facendosi le feste a vicenda:


“...lavarsi i denti ridendo, facendo la schiuma, cercando di parlare senza farsi capire, bofonchiando contro lo spazzolino.”


Lo studio però è importante (prima lezioncina morale di Moccia) e quindi Niki si iscrive a Lettere; qui il Sommo ne approfitta per sfondare le gonadi al povero lettore usando la sua solita becera moraletta per descrivere vere e proprie invenzioni Fantasy. Per esempio quando, in una delle tante manifestazioni studentesche, Niki non vede l’ora di immagazzinare qualcosa nei due o tre neuroni che ha al posto di un vero cervello e si secca delle manifestazioni che non le consentono di dedicarsi all’amore della sua vita: il fancazzism lo studio:

 

“Anche oggi! Che palle. C’era una lezione fichissima di Letterature comparate. Quando c’è qualcosa di interessante…”



Dall'espressione non sembra, ma è una ragazza che studia

Letteratura comparata. Mmmm. Io non ce la vedo la Niki/Quattrociocche a seguire cotanta materia, voi si? Che occhio! Beh, proseguiamo. Il Sommo non perde neanche occasione per farci capire quali siano le sue idee politiche (seconda lezioncina morale!) ed eccolo illustrare l’arcano mondo sommerso che muove le masse studentesche:


“E’ sempre così… Qualcosa muove gli studenti, o comunque gruppi importanti della nostra società, per far sembrare fragile l’intero sistema [...] Sai se chiedi a quei ragazzi dell’Onda il perché delle loro manifestazioni quanti ti sanno dire qualcosa di sensato?”


Ci sono anche gli scontri tra gruppi di studenti, tanto per chi non avesse capito bene, che vedono tale Renato Materia, studente-artista, considerato da più “uno schiavo del sistema” e lo fischiano urlando:


“Buffone, bugiardo, falso artista di Sinistra!”


E poi non manca la catarsi letteraria, cioè la terza lezioncina morale del Maestro. E che poi è il solo, unico motivo per comprare questo libro è quella perla di altissima ed eruditissima rivelazione sul sistema universitario tricolore che induce gli artisti, quelli veri, e i geni, quelli autentici, che invece di studiare come sarebbe logico in un mondo normale vogliono fare i Cento Celle de noaltri:


“Uno spogliarellista pazzesco con un fisico da urlo, i capelli lunghissimi neri, scuro di pelle e bello da morire [...] due lauree, in astrofisica e in ingegneria aerospaziale, ha scritto vari testi anche su riviste straniere e solo per mantenersi fa lo spogliarellista.”
“Perché in Italia non ci sono borse di studio nelle sue discipline. Ma vi rendete conto?”


Gruppo di geni ignorati dalle università secondo Moccia


Certo sappiamo tutti che il sistema italiano, grazie alla SECOLARE lungimiranza di TUTTE le forze politiche siano esse destroidi, sinistroidi, ameboidi, fascistoidi ecc, è meravigliosamente organizzato in modo da rendere difficile la vita ai veri cervelli tanto che tantissimi scappano all’estero. Ma dire che uno davvero bravo debba fare lo spogliarellista mi sembra un tantino esagerato. Anche perché, lode e rispetto agli/alle spogliarelliste, ma non mi pare che un locale da lap dance sia in realtà popolato da tante Marie Curie in mutandine di pizzo e reggiseno o Einstein tutti muscolacci e finto-chic-sudore-sbrilluccicoso.



Sembra una lap dancer e invece no: è un genio della Fisica!


Sono molto simpatici i tentativi fatti da Moccia per far credere al povero lettore di essere uno scrittore Super-Ultra-Stra-Mega-Ggiovine. Questo si nota dalle sue aulicissime iperbole vecchie di un decennio fa che usa per far dialogare i ggiovani:


“...è vero, amo il surf, mi piacciono le onde perché, come diceva Eugene O’Neill, solo sul mare si è davvero liberi“..."

 

“Puntiamo i fari delle macchine verso il mare ed è una ficata.”


“che sballo!”


Senza contare la deliziosa e assoluta NON-capacità del Sommo di essere  coerente con se stesso!Mi riferisco al suo identificare tutto ciò che si presenta in modo più o meno finto ai margini del sistema come autentico luogo/individuo “artistico”. Cosa che a me, specie dall'epoca del '68, è sembrato sempre in odor rosso più che destroide. Mah! Misteri dell'arte mocciana. Comunque il Sommo ripete spesso questo mantra. Lo abbiamo già visto nella patetica figura di Rusty James dei poveri, il fratello scemo-ma-artista-della-cretinetta-Caro, eroina di "Amore 14", e lo rivediamo qui con il CentoCelle Student-Boy e anche con un tale che fa il surfista a Miami Civitavecchia! A proposito di questo tizio che Moccia descrive, lontano lontano lontano dagli stereotipi, con ciuffo ribelle, solita moto sotto il culo (in questo caso una rombante Harley-Davidson) e fascinoso giramondo che racconta le sue emozioni a una platea di studentesse eccitate. Ed ecco che, ma non me lo sarei mai aspettato, questo tizio s’innamora di Niki e per farle mollare il vecchio bacucco la invita al ristorante etnico.


Ricordate quando vi dicevo che Moccia non ha la più pallida idea del mondo né dei giovani né di quello in generale? Ecco, appunto. Tanto è vero che un comunissimo ristorante etnico è dal Sommo descritto come una trasgrescio assoluta perché mangiare le robe africane cambia Niki da così a così e la farà crescere. C’è poi anche una scena che mi fa molto pensare. Ma molto e dico davvero. Pensare cioè su quanta neve sia necessaria per scrivere una boiata finto-radical-chic come quella che vede il fascinosissimo pirla di cui sopra riferire a Niki le sue erudite idealità come quelle che seguono:


“Quando stavo al liceo, e magari avevo litigato con mio padre per l’ennesima volta, prendevo il motorino e mi fermavo qui con il mio libro e una birra magari… al sole… sulla tomba di Keats”…



Una poetessa che si reca alla tomba di Keats


E per non dimenticare quanto il finto sporco ma autentico genio serfista de Civitavecchiaaaaaaaa sia anche sensibile e dunque affascinantissimo per il cuore della pulzella eccolo sciorinare una stronzata colossale sull’amore verso le bestiole e gli altri esseri umani:


“…compare una donna dal passo lento con un vestito lungo e i capelli sciolti bianchi che selvaggi le scendono giù coprendole il viso. Protegge con una mano la debole fiamma di una candela, mentre ai suoi piedi uno stuolo di gatti affamati la segue…” “…tradita dal marito ha perso la ragione, è impazzita, ama l’amore più di ogni altra cosa e così è diventata colei che si occupa di Keats [...] ha rinunciato alle cose pratiche, alla moda, alle sue inutili proprietà, per ritrovare qui il sentimento, essere devota alla poesia e all’amore…”


E Alex? Già, Alex. Il povero idiota, accortosi che Niki fa la smorfiosa con il serfista (SERFISTA non SURFISTA. E’ di Civitavecchia, ricordate?) medita vendetta e gelosia. No, tranquilli, mica imbraccia una Beretta e fa fuori il ganzo. No, Moccia è trooooppo politicamente corretto, non si fa. E allora che fa? Chiede a lei di sposarlo, no? Ed ecco, adesso mi sto annoiando sul serio, che Moccia proprio non ce la fa a far capire quanto lui conosce della vita, quella vera, fatta di sudore e lavoro e non quella del figlio-di-papà-che-non-sa-fare-un-cazzo-ma-dice-di-essere-bello-e-intelligente.


Ad ogni modo la proposta di matrimonio la fa sull’elicottero, nel cielo di New York, sospesi davanti alla cima dell’Empire State Building che, chissà perché, appena l’ho letto ho sperato che fosse vero e che in quell’attimo il caso dell’11 settembre coinvolgesse solo quel coglione di Alex... Dopo le ovvie" miao miao miao miao" (trad: quanto ti lovvo! Oh, come sei pazzerello e coraggioso. Ti lovvo davvero tanto. Ma tanto. Ma tanto. Ma tan… Bang!) Ecco Alex che, non sia mai detto, anche lui è colto, bello, intelligente ecc, ecc, ecc ed eccolo portare la sua Niki alla ricerca della vera New York, non quella patinata. E dove la porta? A fare shopping da Macy’s, ovviamente. Cioè alla meta dove TUTTI gli italiani vanno quando si trovano a New York impegnati nello shopping selvaggio. Ma si sa, Moccia è originale… Una delle cose che, se vista con il giusto spirito, quello a metà tra il goliardico e il serio altrimenti scatta l’istinto omicida contro Il Sommo, sono i dialoghi. Sono così deliziosamente irreali, assurdi, quasi li avesse scritti una foca in stato di grave astinenza da Magic Viagrae. Eccovi un raffinato dialogo tra Niki e Alex su quale menù servire per il loro lovvo-matrimonio:


“Io farei tutto mare… Ma se qualcuno è allergico?”
“Al pesce? Non lo invitiamo!”
“Ma dai, non è carino!”
“E i fritti?”
“Ci devono essere!”
“E un po’ di prosciutto crudo?”
“Ci deve essere!”
"E un po’ di parmigiano?”
“Ci deve essere!”



La voglia è quella di chiedergli di cambiare disco o controllare la puntina. Anche la famiglia di Alex, ovviamente ricchissima, riflette la fantasya del Sommo che la presenta come una cricca di intellettuali Chic and Easy di Prima Qualità (mod. Io-So’ Homo De Erudizione Che credi?) E infatti la loro stramegavilla sfoggia arazzi, quadri a olio con scene di campagna e ritratti di avi illustri e parlano sciacquandosi la bocca con famosissime riviste super-letterarie come Vanity Fair. Ecco la frase più usata dai dialoghi di cotanto genitori:


“L’ho letto su Vanity Fair...”

La Treccani di Moccia

Che vuol dire: lui (Moccia) l'ha letto su Vanity Fair. Ma come in tutte le lovvo-story mocciane ecco che il truzzo SERfista de Civitavecchia non ci sta e riconquista Niki che intanto ha vagamente capito che a sposare uno mooolto più vecchio di lei, anche se ricchissimo, significherà prima o poi pulirgli il pannolone. E che fa Alex? Dopo averle di nuovo dichiarato il suo amore in Disco per “far suonare il suo cuore…” no comment, cerca di ringiovanirsi un po’ accattandosi anche lui l’Harley che servirà poi da carrozza matrimoniale figa-e-trasgrescio. Con questa scena finisce questa immonda por questa deliziosa opera letteraria che vede i due piccioncini sfrecciare sulla motorazza (Moccia dev’essere ossessionato dalle moto, dacchè ne parla in TUTTI i suoi libri) vestiti di bianco. Lei come una pseudo-virgo-ma-sexy-doll e lui come un simpaticone-gelataio-di-bianco-vestito.


Recensione:

Francamente credo sia un mistero sapere come la mente di Moccia possa generare tali assolute nefandezze. Dialoghi da scuola elementare, concetti distorti e un senso del ritmo sconosciuto fanno di questo libro l’apoteosi del trash. E la cosa brutta è che “Amore 14” "Scusa ma ti voglio sposare" non è una storia ironica, una versione romanzata alla scary movie, insomma, ma vuole seriamente essere uno spaccato del mondo dei teenagers moderni. Sapete che vi dico? Penso che Moccia non abbia mai letto i libri di Terry Pratchett, tanto per citare solo uno dei tantissimi autori la cui narrativa è dedicata a un pubblico di giovanissimi. Adesso voi direte che quelli son Fantasy per ragazzi mentre questo non lo è. Eppure...


Eppure un libro come "Amore 14" “Scusa ma ti voglio sposare” e altre pubblicazioni come questa sono in realtà tentativi di una civiltà aliena per controllare il mondo partendo dalle menti più fragili, quelle dei giovanissimi. Alieni scemotti, però, digiuni di vita terrestre, col cervello in panne e con manie di grandezza!

Che dite? Questo è lo stesso verdetto dato ad “Amore 14”? Esatto, ma perché, voi pensate davvero che i libri del Sommo sono uno diverso dall’altro? No? Ah, ecco. Alla prossima e… volemose bene!


Massimo Valentini








94 commenti:

  1. Non ci posso credere, davvero! Uno sballo di recensione! Grande!!!!!

    Sonia

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  2. Ah ah ah ah ah grandissimo Val!!! Sei tutti noi!

    Marica

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  3. Incredibile quest'uomo. Sforna una tale quantita' di str.... Che in un certo senso e' da ammirare... E il fatto e' che lo pubblicano... I film poi io non li ho nai visti ma... Devono essere terribilmente trash


    Franco

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  4. Recensione da urlo... Libro da brividi... E da ridere. E la frase falso artista di sinistra? Muhahah ah ah ah

    Marcello

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  5. Ancora rido! Certo che con sti pseudoromanzi si va sul sicuro!!!! Ma davvero piacciono?

    Maria Pia

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  6. Ah ah ah

    Adoro queste sue recensioni!!!!

    Eleonora

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  7. Grandissimo Val!!!!! Grande, grande, grande recensione!

    Lea

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  8. Goduriosissima rece!!!! Come la lovvo!!!!

    Francesca

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  9. Sono in ufficio e non posso ridere uffa!

    Vincenza

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  10. Ah ah ah ma che aria impegnata la quattromiccie! Lei si che e' una che studia....

    Lorenzo

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  11. Mado' quella dello spogliarellista con due lauree fa morire. Ma dico io come si fa????

    Cioe' mio fratello di sei anni scriverebbe meglio!

    Maria

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  12. Terrivilmente idiota il libro. Terribilmente bella la recensione. Un raggio di sole in questa giornata di bip!

    Elena

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  13. Dio come invidio chi la conosce. Il vero sballo di questi libri per bimbominkia sono le sue recensioni!!!

    Angela

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  14. Bella recensione

    E. Stefanin

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  15. Gia' la copertina e' quella che e' ma mai odiosa quanto la locandina del film

    Roberta

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  16. E pubblicano questa roba!

    Mauro

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  17. Ahah ah ahahahahahahah!!!!!! La adoro Val!

    Cristina

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  18. Fosse x me questi libretti andrebbero al macero.

    Anna

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  19. Quindi quando l'anno scorso una mia amica si e' sposato e il mio ragazzo non mi ha mandato alla sua festicciola perche' c'era un ballerino ho mancato un incontro di alto livello con un genio della matematica. Pero'... Ahahahaahaha

    Vanessa

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  20. Mi piacerebbe davvero sapere perche' esistono certi libri. Bah!

    Diana

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  21. Val, il mito di tutti noi!

    Ivane

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  22. Quindi i bikers yankees sarebbero x Moccia tutti poeti... Muhah ah ahahah

    Grazia

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  23. Ha ragione, Moccia e' fuori dal mondo. Alex/Bova e' il solito personaggio bello e di successo e Niki ( o Nike?) Quattrociocche la solita principessina? Ma x favore...

    Carmen

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  24. Ah ah ah il SERfista di Civitavecchia, ahahahahahaha

    Viky

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  25. Su questi libri meglio ridere x non piangere. E i film? Ma come si fa? Non lo capiro' mai...

    Marzia

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  26. Quando vedo un libro di questi o di quei buffoni dei reality penso a tutte quelle braccia rubate ai campi di pomodori...

    Marcella

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  27. E pensare che dialoghi come quello dell'esempio tra Niki e Alex sono reali. Ma che fanno gli editor di questi romanzi, giocano a poker?

    Federica

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  28. Val sei grande, grande, grande come te sei grande soltanto tu!!!
    Mitica recensione!!!!

    Laura

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  29. Lo spogliarellista con due lauree? Ma davvero questo signore si aspetta che uno ci creda? Moccia dovrebbe fare politica... A livello di assurdita' siamo ok... per favore...

    Chiara

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  30. Credo che Moccia sia un uomo molto intelligente. Dico sul serio non sono ironica. Perche' uno scemo non potrebbe scrivere questi libri e avere un successo del genere. A conti fatti neanche uno scrittore davvero bravo, ma Moccia vi riesce. E quel che davvero non capisco i suoi libri sono spesso osannati. Cose dell'altro mondo.

    Margherita (Rende)

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  31. Va bene i libri di quest'uomo (no, non posso definirlo scrittore) sono dedicati ai giovanissimi, va bene a sedici anni sei ancora capace di credere alle favole, va bene tanto dopo Twilight e i romanzi di Melissa P non mi stupisco piu' di nulla tranne di una cosa: la stupidita' umana.

    Jessica

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  32. Se venti anni fa mi avessero detto che un giorno questi scifidissimi prodotti editoriali sarebbero stati pubblicati non ci avrei mai creduto.

    Viviana

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  33. Da non credere...

    Gabriella

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  34. Questo libro non vale le pagine sulle quali e' pubblicato...

    Eliana

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  35. La rece e' divertentissima. Complimenti

    Silvietta

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  36. E conosco qualcuna che dice che sti libri sarebbero belli...

    Martha

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  37. Seee laurea in Astrofisica e pure un'altra in Ingegneria Aerospaziale! Uno cosi sarebbe scappato alla Nasa altro che fare lo spogliarellista. Ma come si fa a scrivere ca@@te del genere, dico io?

    Bianca

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  38. Questo libro e' un assurdo! Odioso, scritto in modo abominevole, fanfarone, idiota. Credetemi, lo so. Quando e' uscito l'ho comprato, non so neanch'io perche' e praticamente ho vomitato dal diabete. Mai, mai, mai comprero' altre sciocchezze del genere

    Simona

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  39. quanto detesto questo romanzo. Non l'ho mai letto ne' voglio leggerlo, sia chiaro, perche' sarebbe simile a una botta in testa. Quello che dico io e' che beffa si aggiunge a beffa e parlo del film, anzi, dei film che hanno seguito questi libracci. E poi, ma davvero, ma perche' Bova si e' prestato? Non credo per i soldi... con la Quattrociocche che si vanta come se fosse Grace Kelly. Ha davvero ragione Checco Zalone quando gigioneggia sui suoi film e in tv, scherzando, si fa chiamare maestro.

    Giada

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  40. Quel che non capisco e' la gente che compra questi libri...

    Linda

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  41. Libro da non credere... Una favoletta per deficienti sarebbe stata piu' sensata

    Azzurra

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  42. Meglio leggere la lista della spesa che «Scusa ma ti voglio sposare»...

    Elisa

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  43. La mia sorellina che va alle medie lo avrebbe scritto meglio. E Bova ha pure prestato il suo bel volto al film...

    Sara

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  44. Simona, come non capirti?

    Monia

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  45. Ma perche' questo sarebbe un libro? Signori, non lo sapevo. Pensavo fosse uno scherzo...

    Marcello

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  46. Ma poi i titoli, i titoli!!! Sono cosi' idioti, non ci credo, dai!

    Lara

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  47. Piu' che un romanzo di narrativa dedicata ai giovanissimi sembra fantascienza scadente. Il cretino con due lauree che fa lo spogliarellista, la tomba di Keats, le cazzatelle sull'amore, l'esaltazione di una storia che vede uno di 40 anni con una diciottenne, educativa al massimo, e le puttanate politiche da quattro soldi, i dialogji scemi e le patetiche frasette per lobotomizzati... Che dire? Niente. Proprio niente

    Eleonora

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  48. Bianca, sul pirlarellista...

    Chi ti dice che non sia possibile? Non leggi le barzellette sugli ingegneri? He he he

    Mara

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  49. Keats? Ma il signor Moccia ha la piu' pallida idea di cosa abbia scritto quel grandissimo e vero artista di Keats?

    Margherita

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  50. X Giada

    E x cosa vuoi che si sia prestato Bova se non per i soldi? Il valore artistico del film? Neanche Kubrick avrebbe saputo ricavare un capolavoro da questo schifo di libro! E qui parliamo di Moccia mica di Visconti! Ma io a Bova certo non dico nulla. Fior di attori si sono prestati a film di m... Lance Ericksen, De Niro, Richard Harris... Per i soldi certo. Non e' illegale. Al limite moralmente riprovevole. Per la Quattrociocche? E chi e'?

    Cristina

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  51. Ah ah ah Cristina, Bianca, Margherita.... Grandi!!!

    Marcello

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  52. "pirlarellista..." Mara, sei grande!!!!!

    Loredana

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  53. Beh, si dice che il nuovo di Moccia dimostri la sua capacita' di scrivere anche storie per adulti. Ovviamente in rete non esiste una rece ufficiale che illustri pregi e difetti del libro. Ovviamente. Il che fa pensare che e' meglio evitare di leggerlo

    Marco

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  54. Libro? Questo un libro? La mia migliore amica ne va matta. La mia migliore amica e' matta! He he he

    Marcella

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  55. Divertente quanto basta questa recensione, divertente e feroce, pero'. Superfluo dire che ha perfettamente ragione...

    Riccardo

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  56. Ma il signor Moccia ha la piu' pallida idea di quel che ha scritto Keats? Be', prof, la risposta e' unica e inequivocabile: no!

    Sandra

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  57. Ma come si definiscono i lettori di ste' cose? Mocciosi? Hah ah ah ah

    Fabio

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  58. Salve a tutti. E' da un po' che vi seguo. Mi piacciono tanto le sue recensioni sia quelle "serie" sia quelle "divertenti" come questa. Ho letto "Alfa e Omega" e ora ho ordinato su IBS il suo ultimo libro. Complimenti.

    Monica

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  59. Eppure, se tanto mi da tanto, adesso recensirei quello nuovo del sommo distruttore letterario. La "triade dell'apocalisse" hi hi hi hi

    Elena

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  60. Libri di questo genere fanno riflettere. A parte il fatto che basta un minimo di cervello per notare come libri del genere non possono che essere prodotti studiati (studiati?) a tavolino come versioni evolute di rivistine alla Cioe', ma come si fa a scrivere cazzate come quella dello spogliarellista con due lauree? Non che la cosa sia impossibile, ma diciamo improbabile? Ma non e' solo questo. Cio' che a ma fa pensare e' chw questo e altri libretti sono i prodotti di una societa' che non sa piu' diatinguere la m....a dall'acciaio altrimenti come spiegarne il successo? Solo pubblicita'? No, demenza generale...

    Isabella

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  61. Il film recensisca il film... Chissa' che sballo ah ah ahahahaahahahahahah

    Margherita (Rende)

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  62. ma a nessuno ha mai sfiorato l'idea che la scena dove Alex fotografa di,nascosto la stanza di Niki sembra copiata pari pari dal un serial maniac-killer? Cioe' questo scemo va di nascosto a casa di lei e fotografa la sua stanza? Io mi preoccuperei...

    Samuele

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  63. Quando mi capita di vedere cotanta copertina alle librerie provo l'istinto di una piromane in erba...

    Gaia

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  64. Stramega questa rece fratello, per dirla alla Moccia. Ahahahahahaha

    Piu' la leggo piu' rido, davvero bella!!!!!!!

    Rita

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  65. Considero questo come umo dei titoli piu' brutti di sempre. Finto come un asino che vola, diseducativo perche' tanto il sommo imbtattacarte descrive situazione che definire assurde e' una carezza, scritto con gli alluci dei piedi, ipocrita perche' evidente che chi lo ha scritto non e' certo "ggiovine", presuntuoso perche' pretende di insegnare come sia facile essere benestanti e alternativi se hai soldi da buttare e anche uno schiaffo a questi aapiranti scrittori che non hanno scritto magari un capolavoro ma cmq sempre meglio di questi libretti.

    Barbara

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  66. Diciamo che ultimamente il Bel Paese dimostra di non essere poi cosi' bello anche x quanto riguarda la narrativa

    Paolo

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  67. pero' dobbiamo anche osservare che i libri di questo tipo, ma direi anche quelli di scrittori esteri, sono cmq letti da una larga fascia di pubblico. Questo e' indicativo, oltre che della scarsa richiesta di qualita' anche del livello dei fruitori, cioe' di chi richiede questi libri

    Mauro

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  68. Il gioco e' piu' complesso di cosi'. Il libro oggi non e' piu
    Visto come cio' che dovrebbe essere, cioe' comeil simbolo del sapere e del pensiero. Leggete i libri di Jerome K Jerome, quello del famosissimo Tre uomini in barca... La prefazione della versione inglese recitava "questo libro non eleverebbe una mucca". Certo il suo era un libro comico ma se qualcuno lo ha letto era anche il simbolo di un modo di essere. I titoli di livello piu' alto, e parlo solo della narrativa e non della divulgazione dell'epoca, erano ancora meglio. Insomma i libri facevano riflettere. Oggi invece e' finto, libri, editoria e relativi casi editoriali

    Laura

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  69. Schiaffo al talento, Barbara. Condivido. A volte penso che Val sia uno dei pochissimi che vale.

    Lisa

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  70. Moccia e' solo uno che cavalca l'onda. Guardatevi in giro le librerie sono popolate da libri che sonoiu' vioti di una scatola vuota

    Eliana

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  71. Un libro come questo non merita una visione, merita il macero.

    Federica

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  72. Esiste comunque una fascia della moderna societa' che compra e legge queste ciofeche e pensa che questi sono libri sensati da leggere. E il dubbio a dire la verita' esiste, dal momento che di gente effettivamente rozza e scema e' la norma. Pensate ai cinepanettoni... Non sono equivalenti? Eppure quanti li vedono? questo libro e questi film fanno oggettivamente schifo. Ma e' anche il pubblico che li acquista a essere oggettivamente mediocre

    Sonia

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  73. Se dovessi scegliere tra questo libro e Topolino non avrei alcun dubbio. Almeno Topolino fa ridere e non ha pretese. Questo invece fa schifo e pretende anche di essere serio...

    Franco

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  74. La verita' e' che oggi non conta piu' il talento ma solo la tua capacita' di venderti al grande pubblico. Discutere del perche' e per come Bova abbia recitato per storie come questa o delle scadenti prestazioni di Moccia ha senso solo se guardiamo in faccia la realta'. Il mercato e' dominato dal marketing e il marketing preferisce minestre riscaldate a cose piu' serie, ma piu' complesse. Vedi la Meyer... i suoi libri sono superficiali, favolette per gente con pochi neuroni, ma vende. Perche'? Perche' sono facili, dicono cio' che un certo tipo di pubblico vuole, facilita', sogni, principi azzurri affascinanti e diversi. Moccia fa lo stesso. I suoi libri? Per carita' fanno senso, ma sono abbastanza semplicistici, non semplici, da piacere a frotte di ragazzine da una parte e tardone acide dall'altra. Perche' allora una casa editrice non dovrebbe pubblicarlo? Leggete bene i post di Val quando parla di editors... Si chiama commercio e il commercio non premia il talento ma solo chi fa fare soldi

    Serena

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  75. Possiamo parlare di queste cose quanto vogliamo ma la cosa e' sempre la stessa... Moccia, Corona, Volo, Troisi, La Meyer e tantissimi altri nomi non sono scrittori per come li vorremmo noi ma gente che fa prodotti per le folle. E da quando le folle sono logiche, da quando vogliono la qualita'? Non e' colpa di questi autori, o forse anche, ma in gran parte e' della societa' che si e' fatta lobotomizzare da sciacalli mediatici che trovano piu' semplice dare sbobba in cambio di soldi

    Margherita (Cs)

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  76. Non e' una minoranza di persone esigenti che decide il mercato, sia chiaro! E' il mercato che decide, ma e' il sistema che sbologna porcate invece di roba seria. Avete presente Amici, Uomini e Donne, i cinepanettono, le schifosissime fisscccion sdolcinate da quattro soldi travestite da film? Ecco...

    Marco

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  77. Moccia e tanti altri fanno prodotti, non arte. Del resto l'arte appare noiosa ai piu', no? Ma a me appaiono noiosi i libri di Moccia.

    Lorenzo

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  78. Non leggero' mai questo libro!

    Viky

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  79. Azzurra che dire se non che condivido il tuo pensiero?

    Marcella

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  80. E poi dicono che gli italiani non leggono... Vuol dire che non sono cosi' idioti, allora!!!!!!!!

    Francesca

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  81. Beh la qualita' di un libro non si vede da quante copie vendute, quella e' la qualita' delle pubblicita'...

    Roberta

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  82. leggere libri come questo e' equivalente a un corso accelerato per scrivere e pensare come i bimbominkia...

    Sofia

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  83. A me fa semplicemente schifo l'idea di tante ragazzine vogliose di grandi "emozioni" che leggono libretti dove si inneggia a relazioni tra uomini di mezza eta' (non certo ragazzi) e ragazze diciottenni. Libri del genere non sono solo frivoli e scritti in modo superficiale ma allucinati...

    Laura

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  84. E ti pare poco, Sofia?

    Marco

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  85. Quello che mi fa incazzare e' il fatto che molta gente li chiamo libri quando invece sono prodottini da quattro soldi, vedi i cd dei fenomeni dei reality.

    Marcella

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  86. Sofia non comprare e usare la testa!!!
    Questo dobbiamo fare

    Vanessa

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  87. Andiamo, il pericolo e' solo per le menti piu' ingenue mica per i fruitori navigati, non credete?

    Federica

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  88. Mi piacerebbe un suo parere su come scrivere un romanzo secondo lei. Grazie

    Roberta

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  89. Leggo, rileggo, ri-ri leggo e... son felice. Questo post è taaaaanto bellissimo!!!!


    Isabella

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  90. Una rece su New Moon?

    Marzia

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  91. Se Moccia è uno scrittore io sono capitano Findus (e odio il cibo ittico...)

    Elisa

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