Questa
è una recensione particolare. Ciò che leggerete oggi è il racconto di una
scrittrice esordiente, Daniela Piccoli, che ha scritto una ventina di brevi
racconti di fantascienza in parte pubblicati su diverse raccolte sia on line
che cartacee. Che io sappia, il racconto di cui adesso farò la recensione non è
disponibile su un sito né in forma cartacea. Per questo ho deciso di postarlo
qui in forma integrale per farvelo leggere col beneplacito dell’Autrice. Perché
ho scelto proprio questo e non uno dei racconti già pubblicati? La risposta è
semplice: si tratta della storia che più mi è piaciuta e che, rispetto ad altre
sue, mi sembra più in linea col mio modo di scrivere attuale. L’immagine che
vedete in prima è un disegno realizzato dall’Autrice apposta per il racconto.
Le altre immagini, invece, si riferiscono ad altri suoi disegni. Passando al
comparto tecnico essenzialmente si tratta di un dialogo. Un discorso a due
voci, cioè con due soli personaggi, molto diretto, senza fronzoli, e quindi di
veloce fruizione. Per quanto mi concerne si tratta anche di un dialogo
verosimile. Con questo termine io identifico non un dialogo brillante ma che,
proprio per questo, difficile da ascoltare nella vita reale ma neanche uno
scarno, ripetitivo e, per usare una sola parola, noioso. Leggetelo e poi non
mancate di scrivere le vostre sensazioni. Alla fine del racconto troverete
l’elenco completo, inviatomi dall’Autrice stessa, relativo a tutti i suoi
racconti. Alcuni di essi sono completi di link o, comunque, dei dati relativi
alle pubblicazioni (quando e se pubblicati). Spero che questo racconto vi
piaccia come è piaciuto a me.
Marylin Monroe, la ginoide protagonista del racconto L'Androide 518L |
Il
racconto:
“OCCHI
SENZA PIU’ LACRIME”
L’investigatore
entrò nella stanza. In un angolo seduta compostamente stava una donna. Il
vestito, elegante e costoso, era ancora sporco di sangue, lo sguardo perso in
chissà quali pensieri.
L’uomo
si mise di fronte all’omicida con una cartella in mano, poi dopo averla aperta,
sparpagliò una serie di foto sul tavolo.
-
Allora, signora Marcelli, lo riconosce? Guardi bene le foto della vittima. - Le
vedo. Lo riconosco. - Sa quindi come si chiamava? Chi era? - Si chiamava
Antonio Volpi. - Signora lei è stata trovata con un coltello in mano, nella
villa di questo signore, mentre infieriva sul suo corpo dopo averlo colpito con
quattordici coltellate. - Si erano quattordici. Una per ogni anno. - Una per
ogni anno cosa? - Una per ogni anno. - Non capisco. - Non importa. Lei non può
capire. - L'ha ucciso lei, quindi. Confessa. - Si l'ho ammazzato io. - Perché?
Perché dice che io non posso capire? - Lei è troppo giovane. Quanti anni ha?
Ventisette, ventotto? - Ne ho trentadue. Ma può parlare, può spiegarmi. Forse
posso capire. - Non credo. Ha figli? - No, ma spero di averne. - Glielo auguro.
È una bella cosa avere dei figli. - E lei ne ha mai avuto qualcuno Anna? Posso
chiamarla Anna? - Può chiamarmi come vuole. - Lei ha appena confessato un
omicidio, vuole un avvocato? - No. Non mi interessa. Ormai non ha più importanza.
Nulla ha più importanza.
-
Torniamo ai figli. Quanti figli ha avuto, Anna? - Una. Sul volto della donna
per la prima volta aleggiò un accenno di sorriso, come se stesse ricordando
qualcosa di bello.
-
Una bambina, quindi. E ha anche un marito? – Il detective Polvani era
perplesso. Secondo i dati in suo possesso la donna non aveva figli.
-
Non più. È morto.
Un’agente
bussò nella saletta. Chiamò l’investigatore da parte, gli disse alcune cose
sottovoce all’orecchio e poi andò via. Polvani si rimise seduto con un sospiro.
Adesso capiva. Altroché, se capiva!
-
Signora mi dicono che i suoi documenti sono falsi. Lei non si chiama Anna
Marcelli, il suo vero nome è Lara Leonelli e il vero nome della vittima è
invece Mario Corsetti.
-
È vero.
-
Perché ha cambiato nome?
-
Dovevo farlo, altrimenti lui mi avrebbe riconosciuta.
-
Già, ha cambiato nome, ha cambiato il colore dei capelli, ha usato lenti
colorate. Tutto per avvicinarlo, vero?
-
Sì, non mi avrebbe permesso di andare nella sua villa e di restare da sola con
lui. Avrebbe capito subito le mie intenzioni.
-
Invece lo ha abbordato. Ha premeditato tutto Lara?
-
Si
- Quando?
- Quando l’ho trovato.
- Lei è riuscita dove noi non siamo arrivati.
- Le mie motivazioni erano molto più forti delle vostre. E non avevo le mani legate dal fatto che fosse un uomo ricco con tante conoscenze altolocate. Ho passato ogni minuto della mia vita a cercarlo, dopo che voi l’avete rilasciato perché non avevate prove.
- Già. Ma lei è sicura che sia stato lui?
- Oh, lo ha confessato. Mi ha spiegato tutto. Non voleva dirlo, ma io ho usato la stessa tecnica che ha usato con mia figlia. Dopo averlo drogato e legato, ho atteso che si svegliasse e poi ho acceso una sigaretta e ho minacciato di spegnergliela sul corpo, se non avesse parlato. Era un vero codardo. Dopo le prime due bruciature ha confessato tutto. - Sul volto di pietra della donna, passò un sorriso di soddisfazione. – Io mi sono fermata. Mia figlia non ha avuto questa fortuna, prima di violentarla, lui l’ha seviziata con quindici bruciature. Tre su un seno, quattro sul braccio destro, una nella…
- Basta. Non dica altro. Non si torturi oltre.
- Non posso. Io quelle bruciature le sento ogni giorno sulla mia pelle, una per una, ogni volta che mi sveglio e che ricordo chi sono e che avevo una figlia. Aveva solo 14 anni, era ancora una bambina. Aveva la vita davanti e quell’uomo me l’ha uccisa, in quel modo, per fare i suoi comodi. E continuava ad andare in giro libero, libero di fare ad altre ragazzine quel che ha fatto alla mia. Ha confessato non solo l’omicidio di mia figlia, ma anche quello di quell’altra ragazzina che era scomparsa un anno fa.
- Sara Bernardi, quella ritrovata in quel casolare abbandonato? – chiese Polvani,
- Si, Sara, si chiamava Sara. E ne ha nominata un’altra, una che non avete mai trovato. Chiara, ma non ricordo il cognome. Ha detto di averla seppellita in una bosco a nord della città. Ha riferito che vicino c’è un casolare in rovina, e una grande quercia.
L’investigatore si appuntò tutto, anche se tutto l’interrogatorio veniva registrato.
- E poi, dopo la confessione dei tre omicidi, cosa ha fatto?
- Gli ho fatto credere che lo avrei lasciato libero, che avevo registrato tutto, che avrei chiamato la polizia e che stavolta con la confessione che aveva fatto, non avrebbe avuto scampo. E come avevo immaginato, lui mi ha guardato con uno sguardo spavaldo. Non l’ha detto ma, una confessione estorta con la tortura, con gli avvocati che si poteva permettere lui… L’avrebbero rilasciato nel giro di due ore, e sarebbe potuto sparire di nuovo con una nuova identità. Così l’ho colpito, quando meno se l’aspettava. Ho affondato il coltello nella sua carne, e ho atteso ogni volta per ogni coltellata un po’ di tempo, in modo che si rendesse conto, che soffrisse. Per quattordici volte ho affondato la lama nel suo corpo, facendo uscire il suo sangue lentamente. E sa una cosa?
- Cosa Lara? – chiese l’investigatore guardando in quegli occhi ormai senza più lacrime.
- Non credo che abbia sentito il dolore che ancora sento e sentirò io per tutto il resto della mia vita.
Un altro dei disegni di Daniela Piccoli |
Elenco
delle opere dell’Autrice
L’amante perfetto – Libro di
Out “13 screziature d’amore”
Uno strano caso (la pietra
dai riflessi viola) – Space Prophecies Antologia vol. 2 (Yavin 4)
Il pianeta incontaminato – I
bonsai di Carmilla
La cuffia R-8 - 256 K
di Bravi Autori
L’androide 518L – NASF 7
L’ascensore del futuro - NON
SPINGETE QUEL BOTTONE di Bravi Autori
La spia dei Menkari – NASF 8
Il pianeta VVolant
-http://www.braviautori.com/il-pianeta-vvolant.html
Il regno di Fumoscuro –
http://www.braviautori.com/il-regno-di-fumoscuro.html
La notte di Halloween –
http://www.braviautori.com/la-notte-di-halloween.html
La notte più lunga -
http://www.braviautori.com/la-notte-piu-lunga.html
Sperando – http://www.braviautori.com/sperando.html
Strane coincidenze –
http://www.braviautori.com/strane-coincidenze.html
Una rapina in banca -
http://www.braviautori.com/una-rapina-in-banca.html
Una giornata particolare –
http://www.braviautori.com/una-giornata-particolare.html
Occhi senza più lacrime –
http://www.braviautori.com/occhi-senza-piu-lacrime.html
Un incontro clandestino -
http://www.braviautori.com/un-incontro-clandestino.html
L’elaboratore di vita
autonoma - http://www.braviautori.com/l-elaboratore-di-vita-autonoma.html
Gioco di sangue - inedito
La brain-wavecam - inedito
Svaniti nel tempo – inedito
L’amore di una donna – sarà
edito su “77 le gambe delle donne” Bravi autori
La sezione 13 della
biblioteca comunale – inedito (sta partecipando a un concorso)
Massimo Valentini