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sabato 26 novembre 2011

"Angelology", recensione




Ecco una nuova recensione sul tema “angelico”, ovvero la moda del momento in fatto di romanzi urban fantasy. Ringrazio Chiara del fan club per avermi inviato il testo al fine di farne una recensione e conoscere il mio parere. Penso che tale argomento sarà anche una gradita sorpresa per Ivan e per molti di voi che si sono mostrati curiosi nei riguardi di questo romanzo che per quanto riguarda l'Italia è stato pubblicato dall’Editrice Nord. Ma eccovi la storia:



Trama:

"Evangeline ha soltanto sette anni il giorno in cui il padre la affida alle suore del Convento di Saint Rose, vicino a New York, lasciandole come unico ricordo u ciondolo a forma di lira. Da allora il convento è stato la sua casa, il luogo dove è cresciuta, dove ha preso i voti, e dove ha fato una scoperta sconvolgente: una lettera del 1944, spedita dall’ereditiera Abigail Rockefeller alla Madre Superiora, in cui viene citata una misteriosa spedizione nella Gola del Diavolo, in Bulgaria, e il ritrovamento di un cadavere perfettamente conservato. Il cadavere di un Angelo. Per Evangeline, quella lettera è il primo tassello di una storia che affonda le sue radici nella notte dei tempi: la storia degli Angeli che hanno tradito Dio e del Male che è sceso sulla Terra con un battito d’ali; la storia dei Nefilim, e creature generate dall’unione tra gli Angeli ribelli e i mortali; la storia degli Angelologi, un gruppo di studiosi e religiosi che, da generazione, si tramandano il segreto dell’esistenza dei Nefilim e combattono contro di loro una guerra secolare. E, soprattutto, la storia di quattro strumenti di origine divina e dai poteri straordinari, quattro strumenti andati perduti c eh, adesso, Evangeline ha i compito di recuperare, prima che lo facciano i Nefilim. Perché la storia degli Angelologi è anche la sua storia, e la loro missione è la sua missione. Una missione che riscriverà il destino di Evangeline e, forse, dell’umanità intera."



Recensione:

Come già a suo tempo per “Il codice da Vinci” di Daniele il Marrone, questo romanzo è stato fin da subito osannato un po’ da tutti, testate, riviste, lettori. Non soltanto: prima ancora che fosse pubblicato, la Casa Cinematografica di Will “Il Principe di Bel Air” Smith, ne ha acquistato i diritti per farne un film. Sulla carta, quindi, sembrerebbe un romanzo di quelli seri, senza frizzi & lazzi, per intenderci. Ma è davvero così? Se devo essere sincero non è che mi abbia fatto gridare al capolavoro, sebbene soddisfi una delle regole che considero basilari per chiunque voglia scrivere un romanzo di qualità letteraria: documentarsi. E in effetti tutto si potrebbe dire di “Angelology” tranne che l’autrice abbia dimenticato di leggere libri e pensare invece alle fatine, come ha fatto Allibis con il suo orrendo “Unika”. Anche lo stile è pulito, almeno tecnicamente. Il tema degli angeli è ancora vergine dal punto di vista del marketing: esistono già diversi titoli sulla stessa falsariga ma siamo a un livello indegno sia come stile, sia come storie nude e crude. Qui invece possiamo godere di una storia degna di questo nome, complessa, intrigante, caratterizzata da uno stile fluido e una buona capacità di mostrare bene le varie scene. A mio modo di vedere, però, l’autrice o gli editor hanno fatto un passo falso su diversi aspetti dell’opera: la protagonista, la caratterizzazione degli angeli cattivelli e l’eccesso di inforigurgito. Per chi è pigro e non vuole andare alla pagina inglese di Wikipedia dov'è spiegato nel dettaglio, sappiate che l'inforigurgito è un modo colloquiale per  indicare lo sfondo di una trama letteraria, il suo background, cioè le informazioni usate dall'Autore per scrivere il romanzo. Queste informazioni dovrebbero essere elegantemente intrecciate nella storia in modo tale da renderla verosimile e fluida, e quindi leggibile senza mai annoiare  

l'autrice di "Angelology", Danielle Trussoni

Partiamo dalla protagonista. Evangeline è solo una “parziale” protagonista: in realtà sembra più un personaggio fantasma che appare o scompare a seconda che l’autrice focalizzi il suo pensiero sulla documentazione, su di lei o sugli angeli (buoni o cattivi che siano). Se da un lato appare caratterizzata da una certa delineazione psicologica, dall’altro sembra più simile a un ruolo da comprimario nonostante le varie prodezze che dovrà affrontare. I Nefilim, ovvero gli esseri che discendono dall’accoppiamento tra angeli ed esseri umani, sono davvero ben descritti, ma hanno i tratti più da demoni che non da angeli decaduti. Si potrà osservare che anche Lucifero era uno degli angeli più belli prima che fosse scaraventato da Dio all’Inferno, ma il punto è che ho trovato questi esseri poco caratterizzati rispetto alla classica demonologia letteraria. A questo punto la trama “angelica” perde in qualche modo coerenza. L’unione tra angeli ed esseri umani, inoltre, aiuta certamente la trama stessa ma al contempo rende un cattivo servizio al concetto di società angelica. Primo perché esseri come gli angeli, in teoria, non dovrebbero avere sesso e quindi nessuna possibilità di procreare con esseri umani, secondo perché gli angeli appaiono molto umani e poco angeli, a partire dal loro comportamento. Vero è che siamo anni luce dal già citato “Unika” dove praticamente si descrivono gli angeli come una sorta di mio-mini-pony-con-le-ali, ma è anche vero che la caratterizzazione di personaggi così affascinanti dal punto di vista narrativo avrebbe dovuto essere più attenta. Per carità: se i difetti fossero solo questi avrei comunque decretato un bel 9 al romanzo, ma avete dimenticato la questione di inforigurgito che è davvero eccessivo. Adesso, io non so se la Trussoni abbia trascorso un casino di tempo in compagnia di suore ed ecclesiastici come si dice in giro, potrebbe tranquillamente essere un espediente di marketing come avvenne ai tempi de "Il Diario di Ellen Rimbauer, la mia vita a Rose Red", (leggi qui se non conosci il libro) uno pseudobiblia pubblicato ad hoc per attrarre il pubblico verso il mini sceneggiato di Stefano Re , “Rose Red”, peraltro molto valido


copertina de: "Il Diario di Ellen Rimbauer", di Ridley Pearson

Conoscendo le stronzate del marketing non sono mai attratto dalla biografia di un Autore, di un Regista o un Cantante perchè ogni cosa fa brodo, pur di vendere. Io preferisco focalizzare la mia attenzione sull’anima di un libro: la storia, lo stile, la caratterizzazione delle scene e alla via così. Alla fin fine, non è importante cosa faccia uno scrittore per vivere; se ha talento e tecnica scriverà un buon romanzo a prescindere da vezzi autobiografici o ambienti familiari, salvo poi trarre spunto dalla propria esistenza per dare gli ultimi tocchi a una trama. Riferimenti storici, biblici, teologia a non finire vanno bene, ma senza esagerare. Le prime 100 pagine del romanzo appaiono drasticamente noiose a causa dei tanti, eccessivi riferimenti a questo o quel tema religioso, questa o quella credenza. Inoltre il tema del puzzle letterario che fa tanto “Angeli e Demoni” non mi sa di trovata innovativa, dal punto di vista del meccanismo narrativo. Ciò rende le prime due sezioni del libro (sono quattro) noiose e avvezze a continui flashback che rischiano di disorientare il lettore, considerata la complessità della trama. Noiosa anche la sezione relativa al viaggio alla “Gola del Diavolo” nella Bulgaria del 1940: forse tagliare molti di quei passaggi avrebbe giovato a un testo che comunque conta circa 500 pagine. E un’ultima osservazione che mi ha lasciato perplesso una volta arrivato all’ultima pagina… com’è possibile che di Nefilim solo a Manhattan ne esistano migliaia senza che nessuno si sia mai accorto di nulla? Non stiamo parlando di un oscuro paese nei Carpazi orientali, ma di una città con una popolazione vasta e attiva. E gli angelologi, la setta super-segreta che appare molto simile a una sorta di Loggia P 2 religiosa è davvero non-credibile, se consideriamo che nella realtà gli stessi esorcisti,  i sacerdoti che hanno a che fare con uno dei comparti più delicati della professione, non vivono esattamente una vita da monaci tibetani. Gli angelologi ricercano uno strumento, la Lira dell’Arcangelo, per distruggerlo e rendere così più divertente la vita ai loro acerrimi nemici. Peccato però che nessuno sappia dove si trovi in circa 390 pagine su 480, e che quindi non abbia alcun senso per la storia. Anche le ultimissime pagine sono poco credibili. Non siamo ai livelli  scadenti del già citato Dan Brown che per quanto riguarda la sua produzione ha davvero esagerato (per esempio il caso della Sirenetta di Disney, che "Il Codice Da Vinci" descrive come rossa di capelli perchè chi di dovere avrebbe deciso di dare un indizio sui Templari: affermazione degna di Giacobbo!) ma poco ci manca


copertina de: "Il Codice Da Vinci", di Dan Brown

Le ultime pagine sono tirate per i capelli. Evangeline si dimostra fin troppo scaltra a capire elementi complessi, il che mi fa pensare a uno scioglimento della storia raffazzonato in fretta e furia per andare in stampa nei tempi previsti. Da questo e altri dettagli penso allora che anche questo libro sembra solo una bella operazione commerciale costruita ad hoc dal marketing e poco dalla passione. Perchè? Primo: marketing virale a go-go come se fosse un successo planetario: ricordatevi che i diritti sono stati già venduti in oltre 32 Paesi! Secondo: il fatto che il film sia già previsto per il 2013, cosa che mi fa capire come gli investimenti finanziari fatti prevedano un business plan dove la versione cinematografica è stata programmata a tavolino. Terzo: il più volte citato caso del romanzo di Dan Brown. Se ricordate, prima de "Il Codice..." Brown aveva già pubblicato "Crypto": un polpettone abbastanza scialbo. Curioso il fatto che "Il Codice Da Vinci" e quasi in contemporanea il relativo film furono ampiamente discussi, con la Chiesa che lanciava strali per non far vedere il film o leggere il romanzo. Coincidenze? Sarà, ma io comincio a pensare che questo sia un romanzo al 50% buono e per il resto operazione commerciale. E in verità me ne dispiace, perché per vari aspetti la trama è buona e lo stile dell’autrice sembra efficace. Vale quindi il caso di spendere 18 euro per questo libro? Spendeteli pure, ma solo se cercate una storia carina con un’ottima documentazione sul tema degli angeli. Se invece desiderate un romanzo equilibrato passate oltre se non volete ritrovarvi con un ottimo libro in fase di acquisto ma con un frullato letterario che cavalca l’onda della moda angelica sullo scaffale della vostra libreria. 



Massimo Valentini 



80 commenti:

  1. Grazie mille per la recensione, Val! Ottima e competente come sempre.

    Ivan

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  2. Grazie della splendida rece, Val sia a nome mio che delle altre fun girls :-)

    Chiara

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  3. E io che pensavo di acquistarlo... ok diciotto euro da usare per una bella pizza con la mia migliore amica ^ __^

    Mara

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  4. Ottima rece Val, grazie. La copertina e' bella però

    Elisa

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  5. Non mi ispirava in effetti. Ora so che avevo ragione. Sei un mito Val!

    Monica

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  6. Noooooo! Volevo regalarlo alla mia compagna di banco e migliore amica!!!!!! Uff

    Silvietta

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  7. Mai piaciute le storie sugli angeli :-) però "Il codice da Vinci" non era proprio brutto. La storia della Sirenetta la ricordo anch' io però in effetti e' trash ah ah

    Sonia

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  8. Il codice da Vinci e' proprio osceno anche secondo me... Brown poi e' un autore un po' eccessivamente lodato visti i libri e parlo con cognizione di causa avendo letto oltre al Codice anche Angeli e Demoni...

    Franco

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  9. Credo anch' io che quella degli angeli sia una moda. Mi spiace per questo libro, sembrava bello!

    Eliana

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  10. Come farei senza le tue recensioni Val?

    Stella

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  11. Lo pensavo anch'io.

    Margherita

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  12. Quanto ti adoro quando recensisci!!! :-)

    Angela

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  13. Mmmm... volevo comprarlo ma se dici cosi leggero' altro!

    Giada

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  14. Sempre meglio di Moccia :-) beh, e' già qualcosa!!!

    Federica

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  15. Confermi. Libro noioso, trama complessa e poco profonda. Poi gli angeli decaduti sono un po' troppo sensuali secondo me. Niente di trascendentale, ma non sembrano poi diversi da una più comune razza di demoni lussuriosi e crudeli. Innovazione zero!

    Lorenzo

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  16. Finito ma trama poco coinvolgente. Troppi tentativi di mostrare il nozionismo dell'autrice. Come sempre Val, la ragione si chiama come te. A questo punto però ti chiedo un buon romanzo da leggere!

    Lina

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  17. LIBRO NOIOSO E ASSURDAMENTE PUBBLICIZZATO. MEGLIO UN QUALSIASI LIBRO DELLA RICE, PARLA DI VAMPIRI MA ALMENO FA COSE LEGGIBILI

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  18. A me e' piaciuto! Non sono un'esperta però

    Mirella

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  19. Ok fan avvisate Val :-)

    Mariella

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  20. Che faccio, ora? Lo compro oppure no? Consigli?

    Stefania

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  21. Splendida recensione. Piacevole :-)

    Serena

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  22. Altra splendida recensione, Val! Peccato x un altro ennesimo libro abbastanza evadente!

    Katia

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  23. X Mirella:

    Se ti e' piaciuto meglio! Vuol dire che non ti sei pentita della scelta! Secondo me si confonde il parere del recensore... va bene che Val e' serio e quindi severo :-) però io credo che le valutazioni debbano essere fatta da gente competente che esprima un parere basato su fatti e non sui leccaggi... ciò non vuol dire che se a me piace Moccia non lo debba comprare, solo che leggendo recensioni come quelle di Val sono più consapevole dei libri che scelgo. E in tempi di truscia economica come questi e' anche meglio

    Gabriella

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  24. Mi e' piaciuto nonostante i difetti esposti. Però Valentini ha ragione: la trama e' complessa e alcuni passaggi sono superflui. Secondo me sarebbe stato meglio con duecento pagine in meno e qualche descrizione extra per la risoluzione delle vicende. Effettivamente Evangeline non sembra proprio indispensabile anche se e' la protagonista!!!!

    Lea

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  25. La copertina mi piaciue anche se trovo più carina quella di "Unika" anche se non comprerò nessuno dei due romanzi. Chiedo però anch' io un parere su un buon romanzo... Val?

    Marcella

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  26. Se comprerò un fantasy sarà "Nexius", senno' comprerò altri generi...

    Simona

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  27. Non posso dire che questo genere di libri mi faccia impazzire ma penso lo userò come regalo x qualche amica così comincio a cacciarmi qualche regalo x Natale

    Maria Pia

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  28. Grazie della bella rece...

    Riccardo

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  29. X Gabriella

    E infatti io faccio proprio così :-)

    E poi Val ormai e' una garanzia di qualità

    Cristina

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  30. Come al solito le tue rece mi fanno sempre bene al cuore e al portafogli ;-)


    Ivane

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  31. Altro libro da evitare

    Anna

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  32. Ottimo lavoro, Val ^__^

    Laura

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  33. Sei un grande Val. Proprio ieri curiosavo con i vecchi post e mi sono accorta di quanto si sia evoluto Gabbiani partendo da post più semplici fino ad arrivare a questi validi, complessi e intriganti di ora. Che dire di questo libro? Non ho comprato Brown proprio perché dopo aver letto Il Codice Da Vinci sono rimasta delusa. Non comprerò neanche questo nè guarderò il film :-)

    Linda

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  34. Secondo me pure e' un caso letterario. Troppi indizi come dici tu. Se lo hanno già venduto in trentadue paesi avevano gia' deciso di fare il film. No grazie, leggo altro, allora. Grazie amico

    Paolo

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  35. Letto e riciclato prestandolo a un' amica. Noiosissimo. Troppe nozioni sparse ovunque. Non ho mai capito.il clamore di questi libri. Non che sia scritto coi piedi, hai ragione, ma penso che ormai la regola sia: più ne parlano meno vale!

    Carmen

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  36. La copertina la trovo ridicola. Fino a quando si tratta di classici dipinti dellaStoria dell' arte religiosa penne e piume da piccione gigante vanno bene ma se esistono gli angeli sono spiriti mica uomini e donne con le ali. Urban Fantasy o no trovo francamente ridicoli questi libri

    Rita

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  37. Io ho letto questo libro e mi e' piaciucchiato ma confermo i difetti da te evidenziati. Credo anch' io che si tratti di operazione commerciale....

    Vicky

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  38. Fosse stato di trecento pagine senza quelle noiose descrizioni sarebbe stato più godibile. Sconsigliato!

    Roberta

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  39. Grazie Val. Ora so cosa NON comprare :-)

    Loredana

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  40. Altra splendida rece. Si preannuncia una vera ecatombe di angeli e co, dopo vampiri e co. Detesto le mode!

    Viviana

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  41. Letto ma finito x testardaggine mia: noia, ridondanza, Evangeline fa la saputella, trama scontata che ricorda parzialmente altri urban fantasy sugli angeli e una narrazione gialla in altre, caso editoriale nudo e crudo


    Ornella

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  42. Visto in libreria ma sono sempre stata dubbiosa. Non lo comprerò...

    Diana

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  43. X Stefania:

    Io sono riuscita a leggerlo e rileggerlo. Alcune descrizioni sono noiose perché rendono i fatti privi di mordente. La trama decolla davvero dopo le prime 180 pagine! Leggilo se descrizioni religiose non ti spaventano e se ti piacciono le storie complesse.

    Elena

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  44. Carico come storia e buono lo stile. Concordo però con chi dice che se fosse stato un libro con meno pagine sarebbe stato meno soporifero!

    Eleonora

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  45. Grande recensione, Val :-)

    Marzia

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  46. X Viviana...

    Quel che dici e' vero!!!! Già i vampiri sono diventati personaggi di un minestrone di generi anche molto diversi tra loro senza parlare delle fanfiction!! Adesso gli angeli...

    Bianca

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  47. Non mi e' piaciuto. Confermo quindi sia la tua recensione sia il parere di altri fan. Peccato, mi aveva intrigato la copertina.

    Vanessa

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  48. Quando per un motivo o per l'altro un certo romanzo riscuote successo si fanno centinaia di copie che sfruttino quel genere. Così e' già x gli urban fantasy angelici. Andazzo che non condivido x niente

    Barbara

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  49. Che sia una bella operazione commerciale e' evidente proprio da quel che hai detto. I diritti del film già comprati? Cavoli x vedere Blade Runner il romanzo di Dick ha girato per anni e adesso si vorrebbe far credere che una fidia esordiente ha incantato milioni di persone da subito? Senza offesa, ma penso che i geniacci del marketing non si facciano scrupoli a circuire e beffare la gente!

    Rosa

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  50. Puro marketing! Leggerò altro.

    Samantha

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  51. X Bianca:

    Considero quella simpatica Meyer come una vera calamità letteraria. Mai detestato così tanto in vampiri prima di lei!!!!

    Stella

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  52. Noioso. Dico quel che penso e la mia e' un'opinione però e' vero: noia mortale

    Sofia

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  53. A me sinceramente non piacciono ne' la storia nè il genere

    Samuele

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  54. Mi piace il fatto che la scrittrice si sia ben documentata. Secondo me e' un libro carino... lo acquisterò anche se ultimamente diciotto euro non sono pochi per un libro! Cmq la recensione e' bella come al solito. Grazie Val, sei il mio recensore (e scrittore) preferito

    Anna

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  55. Libro piacevole ma confermo la recensione... se una si aspetta che si tratti di un romanzo capolavoro spenda diversamente il prezzo dell'acquisto. Però se vuole un romanzo piacevole lo compri. Certo non sono proprio economici questi libri...

    Lucia

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  56. Per Gabriella

    Mi piace come ragioni :-)

    Lara

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  57. Recensione splendida davvero!!!! Ora però consigliavi un bel libro, non importa il genere. Ho comprato tutti i romanzi da te consigliati e sono stati soldi spesi bene, ma vorrei leggere un libro nuovo. Che ne dici, Val?

    Francesca

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  58. I libri di Dan Brown sono trash per davvero!!!!

    Azzurra

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  59. Rosa hai ragione sai? Cavolo, Dick ha praticamente impiegato una vita per vedere qualche soldo e vedere un film tratto da un suo romanzo. Io non so se questa Trussoni sia un genio della penna. Può esserlo o forse no. Quel che so e' che il ragionamento di Val e' sensato. Non credo che i finti casi editoriali esistono solo da noi...

    Franca

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  60. Neanche a me questa roba piace tantissimo e comunque si possono pagare i diritti cinematografici con così largo anticipo? O la storia e' piaciuta un casino o la pubblicità era già stata prevista. Bravo, Val, sono d'accordo

    Vincenzo

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  61. Com'e' che questo sito e' sempre più bello? :-)

    Katia

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  62. Per Azzurra

    Dan Brown almeno e' leggibile! Noi chi abbiamo che scrive libri del genere, voglio dire, thriller come quelli di Brown? Faletti? Ha ha ha ha

    Sonia

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  63. Il nostro Val e' sempre più avanti... ^__^

    Sara

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  64. Sfogliato x curiosità...

    Ma ho comprato altro :-)

    Erica

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  65. Ciao a tutti. Torno a scrivere qui dopo una certa assenza... ho letto questo libro... lo trovo carino ma secondo me lo stile e' eccessivamente caratterizzato da nozioni teologiche. Carino ma poteva essere splendido

    Alessandra

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  66. Romanzo splendido e meraviglioso. E' vero che l'autrice ha studiato bene e penso sia un fantasy angelico valido ed efficace. Consigliato.

    Michela

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  67. Beh mi associo agli altri fan. Mi piacerebbe una recensione di un romanzo che secondo te e' molto bello sia x qualità che x stile.

    Gaia

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  68. Letto con attenzione per il semplice desiderio di trovare le caratteristiche notate da Val... cosa dire? Recensione splendida ed efficace! :-)

    Federica

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  69. Penso che questo libro sia una occasione sprecata. Da una parte e' una bella storia come dici dall' altra la narrazione e' comunque poco piacevole da seguire. Non mi e' piaciuto più di tanto

    Marco

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  70. Apprezzo molto queste recensioni che trovo valide, gradevoli, sincere

    Franco

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  71. Non mi stupisce affatto la vendita dei diritti per farne un film con tempi cosi rapido... dopotutto tu stesso in un precedente post avevi parlato dei meccanismi che governano l'attuale mercato editoriale. No, ciò che mi stupisce e' invece l'atteggiamento verso il prodotto libro. Non più ricettacolo di arte, se narrativa, o sapere se saggistica e/o poesia o narrativa di un certo tipo. Ormai e' davvero un prodotto con tempi già previsti. Una cosa che non mi piace per niente

    Vincenzo

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  72. Bella, bellissima occasione di conoscere da vicino il tuo pensiero. Grazie per i commenti, il tuo punto di vista e la tua disponibilta' verso noi fan!

    Samantha

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  73. Un parere che condivdo il tuo, Vincenzo. Mi piacerebbe pensare che le cose fossero diverse ma dagli ottimi post di Val e da altri blog specialistici che trovo in giro la situazione è proprio questa: uno schifo! Sapete qual è la cosa che mi fa arrabbiare davvero? L'ipocrisia, il buonismo, il "benpensantismo ipocrita", passatemi il termine, che gira da noi. Se ci fate caso tutti parlano bene di tutti, amici degli amici degli amici. Fateci caso, scartabellate un po' in giro per vari siti dei vari editori e vedrete se quello conosce quell'altro e tutti si danno la mano a vicenda. La logica del "tu fai un favore a me e io ne faccio uno a te" è imperante e non certo solo nel mercato del libro. Tutto si chiama "Italia". Vero è che non solo da noi si pubblicano sconcezze: guardate i libri di Dan Brown e anche più brutti, tanto per citarne alcuni recensiti dallo stesso Val, ma almeno fuori le recensioni autentiche sono la norma e semmai quelle "lecchine" sono l'eccezione. Qui abbiamo sempre i soliti noti, o esordienti spuntati magicamente (guardate siti come "Anonimo Informato" o "Gamberi Fantasy" ecc per rendervene conto) che tanto per cambiare scrivono cavolate, non sanno scrivere e son pubblicati da questa o quella Casona Editrice. Ma che avrebbero da dire le varie escort che parlano della propria vita? Quali profonde considerazioni? Quali romanzi da pelle d'oca scriverebbero certi comici fuoriusciti da programmi televisisi alla "Drive In", e non faccio nomi, e che venderebbero anche milioni di copie? Saranno poi vere o dobbiamo pensare che sia tutto "madalonismo" (sempre Val, docet!) e quindi fuffa spacciata per arte? Parliamoci chiaro: se Melissa P pubblica con una nuova ed enorme CASA EDITRICE l'ennesima porcheria ("TRE") è segno di due cose: addio promotori dell'arte, addio speranze di leggere libri scritti bene e venduti per questo, ma via alle porcherie scritte coi piedi, programmate a tavolino e vincitrici di premi progettati ad hoc per questo o quell'amico. E non parlo dell'Einaudi che pure, "TRE" a parte, ha un bel catalogo (ancora) ma di tantissima merda che gira oggi! E tutti gli altri? Beh, è un po' colpa anche degli scrittori esordienti/emergenti! Avete provato a girare sui vari siti di dilettanti scrittevoli? Leccate come se piovesse, mai nessuno che parla dicendo le cose come stanno: IN ITALIA TUTTI SCRIVONO MA POCHI SANNO E DOVREBBERO FARLO! Tutti sanno tutto ma nessuno sa qualcosa! Nessuno o pochi si documenta/no, ma tutti scrivono col cuore. Cuore? Nell'arte il cuore è cosa ben diversa che accendere un pc e svuotarsi il cuoricino di frasine sbirilluccicose ("Unika", vero Val?) ma passione e tanta, tanta competenza. A voltepenso a queste cose, a volte sogno. Scusate lo sfogo, ma questo è uno dei pochi siti che conosco dove si possono dire le cose come stanno senza farsi accusare di "invidia" che, per la cronaca, non so cosa sia: il mio lavoro è tutt'altro che quello dello scrittore e la mia sola velleità letteraria è quella di comprare bei romanzi da leggere. Val è uno di quelli che li sanno scrivere, gli altri esistono (Fantascienza, Fantastico per fortuna in terra straniera e di qualità esistono ancora) ma qui da noi, ecco, non vorrei mai leggere un Faletti, un Moccia, un Baricco, un Ghirardi e non capire che certi libri sono uno più brutto dell'altro!

    Ornella

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  74. Ornella, hai tutta la mia stima per il tuo giusto sfogo. Del resto il problema è proprio questo (citato anche da Vincenzo): oggi il successo di un libro non viene decretato DOPO la pubblicazione, in base alle vendite effettive nell’ambito di un mercato fondato sulla normale concorrenza, bensì viene deciso PRIMA della messa in vendita, a tavolino, in un modo che è l’esatto contrario del concetto di Arte, ma anche, da un punto di vista più prosaico, un rovesciamento poco intelligente delle classiche leggi di mercato. Si prende un titolo (talvolta uno dei meno creativi) e si distribuisce barra pubblicizza a più non posso: è ovvio che venderà anche se è una merda, e se proprio non venderà in forma di libro ci sono già i diritti per il film. Ecco perché io me la prendo con le Editrici prima che con il pubblico (anch’esso non privo di “colpe” in ogni caso) perché se si degnassero di prendere un “Primus” by Val e di pubblicizzarlo la metà di Faletti, venderebbe il doppio di copie di Faletti, ci scommetto quel che volete.

    Ivan

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  75. Cara Ornella, le tue parole non sono solo giuste, ma sacrosante. I bei libri esistono ancora ma non credo molto che esistano così tanti capolavori. Ho letto la Solitudine dei numeri primi, Acciaio, Seta, Oceano Mare, La ragazza drago e Io sono Dio. Noia, descrizioni vuote, storie stupide eppure ciò. Non si direbbe se guardi la forma di chi ha pubblicato. Ho letto Volo, De Crescenzo ed Eco. Divertente il primo, divertente il secondo, meglio il terzo ma Cimitero.di Praga e' roboante. Cosa aggiungere? Che a parte poche eccezioni non ho letto niente!

    Elisa

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  76. Longanesi, Mondadori, Marsilio, Reverdito non mi pare pubblichino solo robaccia ma anche roba valida ormai, basta guardare i relativi cataloghi. Solo una cosa... una c. Editrice e' un' industria. Essa risponde alla richiesta r chi richiede libri scadenti?

    Stefania

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  77. Ho trovato bei libri, pochi, e pessimi libri, tanti non solo editi da grandi nomi ma anche da piccole realtà. E' il mercato che decide cosa va bene. Se la Meyer, che italica non e', scrive libri repellenti ma che hanno successo ecco che poi le librerie sono ben felici di vendere tonnellate di romanzi con vampiri sempre più ridicoli.

    Cristina

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  78. Anch'io frequento forum, siti, blog di scrittori anche noti e a parte qualche eccezione, direi che molti non sono portati verso le critiche. A meno che non siano complimenti gli scrittorelli italici frignano e fremono di rabbia se qualcuno osa dir loro che hanno sbagliato quella scena o scritto di m...a quel romanzo. E parlo di critiche non di offese!

    Diana

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  79. Magnifica recensione, come del resto sono sempre le sue

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  80. Cara Diana, sono concorde...

    Federica

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Qui, se vorrete, potrete scrivere i vostri commenti. Vi attendo numerosi...