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lunedì 21 novembre 2011

"Unika, la fiamma della vita", recensione




Sedici euro per 508 pagine. Dico solo questo e il fatto che le pagine siano di carta e non un PDF, che sia un Fantasy (anzi no un Fentasy  e tra poco vi dirò il perché) che l’autrice sia una sorta di fantasma, che la C.E. sia la De Agostini e bla bla bla non giustifica un prezzo che è da autentico ladrocinio. Perchè sedici euro sarebbero (forse) giustificati per le millemila pagine del classico Tolkien, per la Le Guin, per la Bradley, per Lovecraft (tranne che per l’orrenda edizione economica Mammut firmata Newton Compton, la cui carta è praticamente quella delle merendine che si comprano alla Lidl ) ma non per questo libro. Ecco, la recensione è tutta qui, ma se proprio volete sapere il perché di tale opinione cominciamo con la recensione e tanti saluti. Alla pace mentale, ovvio…

 


Trama:

“La vita tranquilla di tre ragazzi quindicenni viene sconvolta da una serie di fatti misteriosi. L'incontro con un singolare professore di teologia li mette a conoscenza dell'incredibile ragione di quanto sta accadendo: uno di loro è un angelo e non lo sa. Soprattutto, non sa di custodire segretamente nel cuore la Fiamma della Vita, una delle due entità fondamentali che consentono di governare l'universo. Ma quale dei tre ragazzi è l'angelo? Qual è la sua storia? Perché porta la Fiamma nel cuore? Mentre si rendono conto che quella che si è scatenata intorno a loro è una vera e propria caccia, vengono rapiti da due strane creature che li conducono in un mondo a parte quello di Sefira, la valle dove vivono gli angeli.”


Recensione:

Se siete di fretta vi dico subito cosa penso della trilogia di “Unika”: fa schifo. Ma schifo davvero e non scherzo. I libri, la storia, i personaggi, persino il nome dell’autrice, sempre che sia uomo, donna o qualsiasi altra cosa. Sul sito dell'autrice/ore si legge infatti la seguente fuffosa dichiarazione:


“E.J. Allibis non ha fissa dimora e vive di emozioni senza tempo tra gli orizzonti del mondo. La Fiamma della Vita, il primo atto della saga di UNIKA, è la sua opera di esordio.”

 

Si capisce lontano un miglio che è un fake. Nessuno di umano, e che abbia il cervello in ordine e non lobotomizzato dal Grande Fratello e vari Shitshow dello stesso (sub) livello, potrebbe mai credere a un Autore così fantasmatico. “Vive di emozioni” è il massimo della sciatteria e sono pronto a fare un patto con voi: se la De Agostini dovesse presentare un foto di tale Genio del Nulla Glitteroso che non sia una foto creata con Paint, vi offro caffè e brioche a tutti. Eeeh, vero che siete pochini, un centinaio, ma provate a farvi due conti. Sono uno scrittore emergente, io, cioè morto di fame, mica Follett! Uno scrittore/scrittrice che vive come uno zingaro e si nutre di emozioni fa tanto “Edward come ti lovvo perché vivo di emozioni tra gli orizzonti del mondo!” Una frase che è pura fuffa condita di nulla. E io che pensavo che solo libri come “Amore 14” fossero degni della furia ecologista degli Amici degli Alberi. Al confronto di Allibis, Melissa P è Virginia Woolf e persino Moccia acquista un’aura migliore, magari senza quel ridicolo cappellino da nerd in testa. E se non fosse abbastanza lassativa la pseudo vita di chi ha scritto tale robaccia, ecco il titolo, “Unika”, solito inno all’essere “diversamente normale” che il mercato editoriale in generale e quello italico in particolare propinano ai poveri sprovveduti che acquistano porcherie di tal fatta. Notare la “k” che fa tanto finto-glamour perché sì, perkè io sn Unika e tu nn vali un caxxo se nn 6 cm me! Allibis non può essere anglosassone. Nonostante le porcate della Meyer e di tanti scribacchini d’accatto a stelle e strisce, ciò che cola da queste pagine non è Sesso, BSDM e Droga Fentasy come quello de “La spada della Verità”, è Buonismo Zuccheroso Italico modello Pacco Pacchia. Ma insomma, chi diavolo (sic!) sarebbe Unika? Soltanto il numero due degli angeli più potenti dell’universo. Il numero uno è un tizio il cui nome è stato copiato dai Transformers degli anni ’80, il cartone, non i filmetti di Bay, che si chiama Metraton. Gli ingredienti per fare un cinepanettone catechista cartaceo da quattro soldi, commerciale al 100%, esistono tutti. Per protagonisti ragazzini come tanti ma ciascuno uniko. Ovviamente minorenni, perché un eroe di ventisei anni, magari, sarebbe taaaaanto vecchio e non piace ai ggiovani scelti come target per tale arma di distruzione neuronica. Ovviamente si fanno i cavoletti loro ma scoprono di avere grandi poteri e bla, bla, bla. Stereotipi Fentasy come se piovesse. E non è acqua, ragazzi, non è acqua. E logicamente scoprono che hanno tra le mani il destino del mondo! Qualcuno spieghi ai geni delle varie Case Editrici che il Mondo non potrebbe essere MAI salvato da ragazzini: manca l’esperienza per acquisire le necessarie conoscenze e lasciamo perdere la stronzata del fatto che si tratta di un Fantasy: visto che oggi si scopiazza a tutto spiano, che almeno si scopiazzi bene. Frodo, Gandalf, Carter, Conan, Kane, Goccia di Fiamma e tanti altri erano personaggi plausibili ed erano Fantasy. Le scemenze di tanti superscrittoroni odierni sono trash fentasy. Punto. A sedici anni puoi fare un sacco di cose: divertirti, pensare alle ragazze se sei maschietto, ai ragazzi se sei femminuccia, scoprire il tuo corpo, viaggiare, sognare, farsi una canna ogni tanto (orrore: Unika ti incenerirebbe!) leggere, andare al cinema, studiare e tanto altro. MA NON PUOI SALVARE IL MONDO. SE LO PENSI DAVVERO HAI SERIE MANCANZE MENTALI. Avere sedici anni non significa essere deficienti, ma molto giovani. Come tali si ha diritto a scoprire il mondo e a farsi le proprie idee sugli eventi. E allora perchè case discografiche, cinematografiche ed editrici li trattano come deficienti propinando loro certe porcate? Questa trilogia presenta il Nulla, non quello di Fantàsia de “La Storia Infinita”, che sarebbe migliore!, ma proprio il Nulla. Il nulla cerebrale per delineare personaggi che sono stereotipi ambulanti e aiutare i dentisti kattivi propinando zucchero e miele a tonnellate. Il tutto condito con insulti all’intelligenza degli angeli di raro primato. E a quella dei lettori, ovviamente. Le prime 60 pagine del romanzo sono gettate a casaccio solo per descrivere quanto sia bella, bona, sexy, dolce, perfetta e gnokka la protagonista. Un tripudio di doppi aggettivi per nascondere la totale assenza di uno stile almeno discreto. Leggete questi esempi:


“Dai loro occhi filtrano strali di paura che cristallizzano il gelido silenzio sceso nella stanza.”

“Indugia per qualche secondo, respirando l’emozione profonda di quell’istante carico di sentimento.”

“ai muri non aveva appeso i poster tipici dei ragazzi della sua età: nessuna rockstar, nessuna attrice, nessun campione sportivo, nessuna foto di gruppo. Solo tre stampe grandi, vivaci, spettacolari…”

“Riaprì gli occhi e si nutrì dei colori del maestoso scenario che si palesava di fronte a lei. La prima luce ha sempre qualche cosa di magico e l’effetto sembrava ancora più incantato a Sefira, la valle dove vivono gli angeli.”

“Unika adorava camminare. Le dava un senso di quiete e di contatto con il mondo che non provava quando volava o trasvolava. Si concedeva lunghe passeggiate e solo se aveva bisogno di vedere le cose dall’alto e nella loro interezza spiccava il volo, staccandosi da terra e prendendo quota nell’aria. In quei momenti saliva in cielo lasciandosi andare alla sensazione di leggerezza del corpo, per liberare lo spirito e osservare la vita da una prospettiva più ampia.”


Praticamente sembra di leggere un qualsiasi libro di Moccia in salsa fentasy dei noialtri. Per il resto si vede la ricerca di una poesia che NON esiste e soprattutto esaltazione fino al parossismo delle caratteristiche fisiche di questi perfettissimi angeli che riescono a essere antipatici fin dalle prime pagine:

“ 'Buongiorno, Metatron. Mi sto riempiendo l’anima con questa magnifica alba, prima di venire da te.' Unika inclinò la testa all’indietro e sprigionò un sospiro lungo e profondo, ricco del benessere che i suoi sensi avevano assorbito.”


Qualcuno mi spieghi cosa diavolo voglia dire questa frase. Niente. Nessuno parlerebbe così tranne forse una velina alle prove di Miss Itaglia. Il personaggio creato da Allibis è in pratica una perfetta Mary Sue (leggete qui per capire di cosa parlo). Un concentrato di specialissime qualità shakerate e zuccherate fino alla nausea per seguire la regola generale tanto cara a una certa corrente del Fentasy all’italiana, quella che recita “perché è un Fentasy ok? Gnè, gnè, gnè!”


E ancora:

“Conosceva Metatron da quando era nata, 13.411 anni prima. Lui l’aveva cresciuta e le aveva insegnato a capire la potenza della sua mente e le doti più profonde della sua anima, portandola a essere l’angelo speciale che ora tutti amavano e riconoscevano come leader naturale di Sefira: una creatura dotata di una straordinaria combinazione di intelligenza, forza e altruismo.”

Unika che mostra radiosa i propri sentimenti soavi

E già questo è un insulto all’intelligenza, angelica o umana che sia. Hai 13.411 anni e parli come una cretinoide alla Paris Hilton? Il tuo cervello è forse formato da un solo neurone che suona l’arpa? Anche la descrizione fisica sembra simile:


“I capelli lisci e biondissimi fluttuavano leggeri alle sue spalle, facendo risaltare i lineamenti dolci e armoniosi del volto…”

…Gli occhi magnetici, da cui fluiva il fuoco della sua personalità, fissavano l’orizzonte. La concentrazione le arrossava le guance, mentre la gioia per la vita e il sentimento di fiducia nell’avvenire che accendevano costantemente le sue labbra sfumavano in un’espressione contratta. Unika volava decisa ed elegante, solcando l’aria che sembrava aprirsi per farla passare. Nel suo corpo sinuoso ed energico si fondevano la sensuale autorevolezza della regina e la vitalità della guerriera….”

Unika pronta a combattere: fa paura, eh?

Ma anche no! E ancora:


“…Le iridi dell’angelo biondo scintillavano di un colore indaco opalescente e cangiante. A seconda della luce che filtravano erano più azzurre o più lilla e si dissolvevano nella corona dorata che circondava la pupilla ellittica. Yesod adorava quegli occhi. L’indaco era l’essenza del mistero e della perfezione. A volte non lo si distingue dal blu, altre lo si confonde con il viola, ma è blu e viola insieme, nella sintesi di tutte le tinte dell’arcobaleno. Un colore speciale che ha la forza di due colori. E Unika era così: intensa, determinata, energica, coraggiosa, vitale e nobile come le sfumature del blu; e dolce, seducente, enigmatica, sensibile, emotiva e profonda come le gradazioni del viola.”



Sembra di leggere il diario di Hello Kitty. Sul serio. D’accordo, le bambine di sei anni sono adorabili e credono alle favolette di questo tipo. Anch’io amavo molto Cappuccetto Rosso e odiavo il lupo Kattivo. Anche a me piacevano Cenerentola, l’amore delle tre melarance, la sirenetta mi ha fatto versare fiumi di lacrime, la piccola fiammiferaia mi ha fatto pregare per lei… Ma poi ho festeggiato il mio ottavo compleanno, cacchio. Gli occhi viola-non viola in tecnicolor sono da antologia: antologia dell’imbecillità. Più che un angelo Unika è un’idiota con le ali. E no, il Paradiso non ci fa una bella figura. Mi sa che le diavolesse sono più sexy e meno rompiballe di questa.


Una diavolessa: è molto più gnokka e intelligente di Unika

Dico sul serio: mai letto nulla di così sfacciatamente puerile, falso, NON verosimile per eccellenza in vita mia. E sì che pensavo che la Strazzulla fosse la numero uno in questo: mi ero sbagliato! Dove, dove sono l’arte del mostrare, l’uso ponderato degli aggettivi, i dialoghi brillanti ma realistici, le descrizioni potenti dei combattimenti? Dalla prima all’ultima pagina “Unika” è un minestrone zuccheroso con una protagonista che non sa di nulla, perfetto stereotipo di quelle ragazzine tutte moda & belletti che pensano di avere il mondo ai propri piedi solo perché vanno in giro con l’eyeliner di marca, la mini di D & G e i tacchi modello Gru 2011. Davvero, vorrei sapere chi sono stati gli editor, se pure hanno usato qualche ora del loro preziosissimo tempo, che hanno guardato e rivisto il testo. A prescindere dal fatto che un testo del genere sarebbe degno di essere pubblicato solo da certe case editrici a pagamento visto l’assoluta assenza di un protagonista degno di questo nome, uno stile meno ampolloso e una trama di carattere. Ecco come è descritto uno degli eroi supersbrilluccicosi di questo romanzo, Zack. Un tizio che sarebbe:



“…quello giusto, brillante, vincente in tutte le situazioni. La Natura l’aveva dotato di una prestanza fisica fuori dal comune che lo poneva sempre al centro dell’attenzione. Dovunque si trovasse, percepiva l’interesse di chi gli stava intorno, mentre gli sguardi si posavano come farfalle sul suo corpo: le sentiva sul volto, sulle spalle, sul petto. E quel peso leggero si trasformava rapido in un brivido che lo disponeva all’azione, un segnale che faceva scattare il suo grande talento: la capacità di dire la cosa giusta al momento giusto.”


Zack il brillante

Praticamente sta dicendo che a 15 anni Zack sarebbe bello come un dio, palestrato come Swartzy e fuori come un balcone, visto che vede le farfalle. E i miominipony? Quelli non li vede? No, lui è specializzato in farfallologia teoretica:



“Si alzò dalla panchina senza togliere le mani dalle tasche e rimase fermo per un lunghissimo attimo… Eccole, le farfalle. Le vedeva, le sentiva. Camminava lentamente e le sue iridi profonde guizzavano sicure da una faccia all’altra, dispensando una varietà impressionante di occhiate…”


E vediamo i dialoghi, ragazzi:


“Ciao, Zack.”
“Ciao, Jo, come ti va?” I due si batterono il pugno destro.
“No, Zack, non l’ho visto, ma so che c’è. Tutto è cominciato la mattina in cui ho avuto l’impressione che qualcosa in me e nella mia camera fosse fuori posto.”
“La sera successiva ho cosparso di farina il pavimento della stanza” continuò Jo, incurante della battuta di Zack. “All’alba, quando mi sono alzato, non ho trovato nessuna impronta, ma la farina era dappertutto… come se qualcuno ci avesse soffiato sopra.» Il ragazzo fece una breve pausa, corrugando le labbra. “La sera dopo l’ho rifatto e ho chiuso la porta con due giri di chiave. Al mattino la situazione era esattamente la stessa: farina ovunque.”
“Ieri ho messo la farina anche fuori dalla porta, in corridoio.”
“Uh?”
“Sì, l’ho sparsa sul pavimento in camera e fuori.”
“Perché?”
“Per provare a capire e… non ho capito. Stamattina la farina dentro la stanza era smossa, mentre quella fuori era intatta. Niente e nessuno si è avvicinato alla mia camera dal corridoio.”


Colombo, Maigret, Miss Marple, Dick Tracy e CSI a questi tizi gli fanno un baffo! Come se fosse normale che un tizio si svegli una mattina con la curiosa sensazione che c’è qualcosa che non va e che la propria stanza sia un tantino “strana”. Nella vita reale, di solito, chi prova queste sensazioni ricorda con occhio vacuo la serata precedente in discoteca a tentarci con le ballerine del locale, i Tequila Bum Bum scolati, la vista annebbiata e, voglio sperare, il dire all’amico meno fatto di rum e pera di guidare al posto suo e poi, tornato a casa, trascorrere la notte sul water a vomitare e scaricare l’intestino. A quelli come Zack, quando accadono certe sensazioni, è perché un angelo ha fatto capolino nella loro vita. Siamo praticamente tornati ai tempi di Kiss me Licia. “Unika” si distingue anche per altre capocciate fentasy di prima qualità. Per esempio è un vero e proprio minestrone alla “non si getta via nulla” et voilà, ecco centinaia di razze assortite per tutti i gusti:


“A Sefira tutti nascevano con sembianze umane ma, nel corso della loro esistenza, imparavano a utilizzare il potere della Metamorfosi e si dotavano dell’aspetto che preferivano. C’erano angeli che assomigliavano a uomini, altri che decidevano di vivere come animali. Ma ce n’erano anche con la fisionomia di Fate, Gnomi ed Elfi. Ognuno era libero di scegliere chi essere, come manifestarsi e per quanto tempo mantenere quella foggia. Alcuni selezionavano la propria immagine per la vita, altri cambiavano apparenza di continuo. Gli angeli più esperti erano addirittura in grado di inventarsi, disegnando la propria figura in linea con il più profondo sentire e rivelandosi come creature fantastiche, singolari e mai viste.”


Le varie razze di Sefira: non sono carine?

E tanto per non dimenticare nessuno ecco anche il drago...


“Yesod aveva deciso di essere il più valoroso dei Draghi. Il suo corpo, massiccio e muscoloso, era guidato da una mente vivace e saggia, illuminata da uno sterminato senso di responsabilità e giustizia. Aveva gli occhi e le ali di un’aquila reale, per vedere lontano e per volare in alto, dove nessuno sarebbe mai riuscito ad arrivare.”


Sembra la tagline di Buzz Lightyear: “Verso l’infinito e oltre”! E che dire del villain del romanzo, Ophidiel? Un tizio che il Bono e Bravixximo Metatron avrebbe scaraventato in una foresta, peraltro vicinissima alla città di Sefira, il cui potere principale è quello di trarre energia proprio dall’ambiente, dalle foreste, dai mari, dagli alberi. Come dire: scaglio il mio nemico che trae energia dalle acque sull’Atlantico. Non sia mai, poverino, che dovesse farne a meno? Ma dico io, sei l’angelo numero uno al mondo, er mejo der mejo dell’universo, sei saggio come nessuno (tranne Dio) e sei talmente deficiente che per liberarti del tuo acerrimo rivale lo scagli proprio dove sono più elevate le possibilità che rigeneri i propri poteri? Anche questa porc romanzo, però, si concede un attimo di sexy/pudica/vedo-non-vedo palpatina sessuale. Di carattere zoofilo… Infatti il drago trova la sbrilluccicosa e stupida protagonista moooolto sexy:


“Yesod era felice di stare con Unika. Era la creatura più bella e speciale che avesse mai incontrato. Il suo aspetto armonioso, elegante e sensuale lo lasciava sempre senza fiato.”


Vai a scoprire che dopo gli elfi gay della Strazzulla adesso il Fentasy d’accatto propinerà ai poveri incauti anche l’accoppiamento tra angeli e draghi? E io, meschino, che pensavo che il sesso degli angeli fosse come fantasticare sulla ragionevole onestà di un qualsiasi politico nostrano: vana speranza. Devo uscire più spesso, a quanto pare. Arrivati a questo punto vi dico la pura e semplice verità. Sono riuscito a leggere questo romanzo fino alla fine, rileggerlo con occhi aperti e il profondo del mio essere svuotato dallo stupore. Mai avrei creduto all’esistenza di qualcuno che potesse osare tanto. Adesso so che il limite all’imbecillità narrativa umana è davvero cosa vecchia: superato da tempo, anzi da 13.411 anni per essere precisi. Ultima perla da lobotomizzati, vi giuro che è l’ultima:


“Gli occhi, accarezzati dall’aria, cominciarono a lacrimare, mentre i capelli sciolti svolazzavano morbidi e vaporosi. Era una sensazione di libertà e naturalezza che non provava da anni. Si sentiva sospesa nel vuoto, in assenza completa di resistenza gravitazionale. Strinse le gambe intorno a Yesod e aprì le braccia, come una bambina che sogna di volare.”


E qui lo ridico. Avrai anche 13.411 anni, sarai il secondo angelo per potenza, il primo per bellezza, ma sei anche il primo per bimbomikiaggine! Pensavo che gli angeli fossero sì buoni ma anche saggi. Il che significa intelligenti. Molto intelligenti. E questa scema che fa? Allarga le braccine bellixxime, spalanka gli occhioni bellixximi, mostra la sua pelle biankixxima e ride come una deficiente come Kate a cavallo del suo Di Caprio/Yesod? Comincio a pensare che la Meyer, alla fine, abbia scritto merd storielle mediocri ma almeno leggibili. Almeno i film sono girati benino e la regista ha fatto un discreto lavoro. Ma di "Unika" cosa dovrei pensare? Un attimo, però. Ricordate quando ho detto che persino Moccia, senza il suo cappellino dono-della-mamma-ma-senza-l’elica, scrive meglio della Allibis? Adesso comincio a pensare un’altra cosa. Vista che la deficienza tipica dei protagonisti dei romanzi del Sommo, la sbrilluccicosa e inesistente realtà delle sue storie e il mondo dipinto come uno stecco di zucchero filato sembrano praticamente identiche ai loro simili di "Unika" comincio a pensare che Allibis potrebbe essere Moccia o almeno una sua parente, che so, una sorella. Potrebbe anche essere che "Unika" è in realtà stato partorito da un computer programmato a zucchero e carta velina. E non so quale sarebbe la scelta preferibile: se chi distrugge l'arte perchè è solo un aggeggio meccanico e quindi a-cosciente o chi la distrugge perchè pretende che uno scritto da Elementari sia un Romanzo vero.

 


Massimo Valentini









116 commenti:

  1. Val, sei unico davvero! Wow, temevo che avrei dovuto aspettare ancora per il nuovo post!!! Spassosa recensione, sono un consiglio: lascia perdere stè robe chè tanto la moda fentasy (a prop, mi piaciue "fentasy") di oggi è questa.

    Chiara

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  2. Ciaooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!! Son contenta di leggere qualcosa di nuovo. questo romanzo dev'essere da brividi... di orrore!!!! Ottima rece!!

    Silvietta

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  3. Anch'io pensavo di averle viste tutte... Davvero non dico nulla: come si fanno a pubblicare storielle del genere?

    Francesca

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  4. Val mi sei mancato!!!! Bellissima recensione e orrendo romanzo. Dev'essere italico, concordo! Paris Hiton sembra perfetta come Unika ha ha ha

    Marica

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  5. E poi le mie amiche dicono che sono cinica sui fantasy moderni. Questo "Unika" conferma le mie idee. Grazie Val: sei il faro che illumina le mie scelte librarie!

    Sonia

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  6. Ormai abbiamo finito anche il caffè perchè frutta, formaggio e dolce li abbiamo consumati da un pezzo. Davvero, un paesaggio da favola ma per bambini. Vabbè che sarebbe un romanzo per ragazzi ma si esagera.

    Franca

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  7. Mitiko uomo io ti seguiro' sempre verso l'infinito e oltre!!!! Recensione splendida....

    Monia

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  8. Bellissima rece , Val altro che UNIKA!

    Mara

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  9. Adesso hanno pensato bene di distruggere anche gli angeli. Che bello. Elfi, maghi, draghi ecc sono ormai morti e ridotti a polvere. Adesso gli angeli faranno la stessa fine...

    Marzia

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  10. Fentasy. Award. Sarebbe un ottimo premio per certa paccottiglia liberava. Un po' come i Razzie Award x il cinema...

    Lina

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  11. Val stavolta non sapevo se ridere o piangere. Ma perche' gli scrittori come te sono così rari? La rece e' bellissima!!!!

    Angela

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  12. Quando scriverai e pubblicherai "Nexius"... solo allora comprerò un romanzo fantasy... Sei grande Val ;-)

    Rita

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  13. Cavoli. Hai ragione amico! Ho letto anch'io sul sito le stesse frasi che hai nominato... da pazzi. Ma davvero esiste gente che crede a una biografia così mielosa?

    Marco

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  14. Muahahahahah hai ragione la bionda Paris sarebbe una Unika perfetta!!!!

    Sandra

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  15. Dico davvero: se un giorno tu facessi una rivista tua sarei la prima delle abbonate. Sei davvero un mito, Max!

    Simona

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  16. Gradisco questa nuova recensione con grande entusiasmo. Divertente e acida come piacciono a me, Val!

    Erica

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  17. Solito libriccino formato famiglia, solita inutile teologia finto-fantasy da quattro soldi. E poi dicono che il genere non e' da bambini... forse una volta. Interessante il tuo sarcastico accostamento alla Spada della verità che e' abbastanza brutto di suo tra sesso, rotture e violenza gratuita. Sinceramente mi manca il vecchio ma sempre valido fantasy alla Howard, violento ma realistico, quello sognante di Ursula Le Guin con il mitico Ged come protagonista o quello dolce ma meraviglioso di quel capolavoro che e' La Storia Infinita che come giustamente dici e' molto meglio di tale sbobba al sapor di zucchero sintetico.

    Margherita

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  18. Sono concorde con te...

    Mirella

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  19. Ero stata tentata di leggerlo ma devo dire che la pretestuosa copertina mi ha sempre dissuasa. Ora so che avevo ragione. M hai fatto risparmiare un pochino di soldini. Penso che la colazione dovrei offrirla io... :-)

    Jessica

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  20. Non vedo l'ora di leggere il tuo romanzo nuovo, Val! Almeno potrò leggere di nuovo un bel fantasy. Ho letto tutto dei mostri sacri e qualcosa di Lucia Troisi. Adoro leggere romanzi e racconti di qualità. Chi non legge, magari quelli che inventano la solita scusa del non avere tempo ma che guardano certe schifezze in televisione non li capisco, ma e' anche vero che non saprei cosa leggere ora di qualità...

    Federica

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  21. Adoro quanto scrivi queste recensioni....
    una goduria per gli occhi ;-)

    Monica

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  22. Guarda Val, in fondo penso che l’autore/trice sia una persona intelligente. Ha capito come si fa a pubblicare e ora si è fatta i soldi. Il sottoscritto non l’aveva capito e quando voleva provarci con gli angeli si è messo a passare le giornate in biblioteca, a studiarsi Dante, Milton, la Bibbia, sant’Agostino, le leggende medievali e paleocristiane, si è impegnato perché la trama fosse DAVVERO compatibile con la religione (se parliamo di angeli sono angeli, se no sono un’altra cosa: punto, non si scappa) ha steso la prima volta e ha buttato, ha steso la seconda e ha buttato nel cesso 120 pgg perché pensa che un romanzo alternativo non debba averne più di 250, e per cosa? Dopo sette anni ce l’ho ancora nel cassetto e la mia uni(k)a consolazione è che l’ha letto un certo Valentini. Se ci avessi messo anche io i liceali e gli eroi tamarri e bimbominkie, a quest’ora sarei ricco!

    Ivan

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  23. Scusa Ivan, Val ha letto un tuo romanzo inedito? Wow! Glielo hai spedito? E' disposto a leggerne altri?

    Laura

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  24. La recensione è magnifica ma questo era ovvio. "Gabbiani delle Stelle" è il mio sito preferito e credo che la colazione dovremmo offrirla noi fan visto che leggi stè schifezze di libri e poi esponi il tuo parere in modo imparziale. Questo è bene: con sempre più leccate a destra e sinistra almeno esistono le oasi felici dove si dice la verità. E poi il tuo stile è quello cinico-bastardo che piace a me: rece al vetriolo ma solo quando serve, autoironia (mitica anzi no: UNIKA l'autorecensione di qualche mese fa) e seri articoli sullo scrivere e sull'arte in generale. E diciamo anche che ormai io, ma credo tutti noi, essendo fan affezionati, lo diciamo anche alle amiche di "Gabbiani"... Scrivere è qualcosa che piace un po' a tutti e fare lo scrittore, in fondo, è un po' il sogno di ciascuno di noi.

    Gabriella

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  25. Scusate in effetti il mio è sembrato un sfogo da frustrazione e non è affatto così, semmai frustrazione per il peggioramento della qualità dei romanzi recenti. Vorrei precisare che io non ritengo per nulla grandioso il mio inedito né, probabilmente, vorrei fare lo scrittore di professione (può essere un lavoro estremamente ansiogeno se non lo gestisci bene e non trovi un editore dotato di buonsenso). Ma dato che su Gabbiani si parla molto di tecniche narrative, tenevo a manifestare la mia approvazione per le idee di Val. Una curiosità: francamente non capisco come certi personaggi del clero abbiano criticato in passato Harry Potter, che non vedo cosa abbia a spartire con la religione, e ora accettino che si “giochi” con gli angeli, che a rigor di logica dovrebbero essere “reali” per un credente cristiano; in base a questo ragionamento (che peraltro non mi appartiene essendo io “quasi-ateo”) non sarebbe una bestemmia dire che il secondo angelo più potente non è l’Arcangelo Gabriele ma questa tale Unika? E fornire gli angeli di sesso?

    Laura: ehm, non saprei davvero se ne legge altri. Il mio lo ha letto un po’ di tempo fa. Ti riferisci a un tuo testo?

    Ivan

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  26. Sono disgustata davvero. Io adoro le favole, mi piacciono perché adoro sognare ma non vuol dire che sono scema e allora perché dovrei amare libri del genere? Valentini ha ragione questo non e' scrivere. Mia sorella scriverebbe meglio e ha undici anni. E davvero dico come e' possibile pubblicare roba del genere? Non e' giusto nei confronti di chi cerca di scrivere cose di qualità.

    Maria

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  27. Non e' che lo ha scritto un chierichetto? Bah

    Samuele

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  28. Un vero libro di vera merda. Scusate il linguaggio ma quando ci vuole ci vuole

    Katia

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  29. Moccia forse e' anche meglio. Forse...

    Martha

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  30. Terrificante. Lo spirito dl fantasy e' davvero molto. Concordo con Val. Se fosse stato un autore inglese o americano ci sarebbe stato sesso e altre dovette. Ma questo e' italico. Il buonismo d' accatto e' il nostro ipocrita marchio di fabbrica.

    Eleonora

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  31. Immagino le bimbominkia estasiate che scrivono dove tipo: UNIKA vorrei essere cm teeeeeeee!" Generazione di ritardati mentali questo stanno facendo. Una volta ai ragazzi si facevano vedere le storie di Salvati tipo Sandokan in tv. Cazzo quello era fantasy. Ed era violento mica ste cazzate. E il bello era che nessuno e' mai diventato un deriso killer. Ora invece si diventa isterici e bimbiminkia. Bel guadagno



    Marcello

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  32. Ah ah ah Zack che vede le farfalle degli sguardi allupati su di sé... editor che ca@@o fate tutto il giorno?????????

    Riccardo

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  33. La biografia tutta paillettes e' la più bella... sul serio Val, pensavo scherzassi. Non sapevo che l'autore fosse uno zingaro. Son tornati i figli dei fiori?

    Lorenzo

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  34. L'hanno almeno scritto sulla quarta di copertina "Libro vietato ai diabetici?"

    Anna

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  35. Leggere robaccia del genere e' il modo migliore x odiare il fantasy. Grazie majors...

    Vicky

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  36. Grande recensione

    Stella

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  37. Val la recensione e' bella ma sembri scosso. Chi te lo fa fare? La robaccia e' sempre comune come lo stagno. L'oro e' raro!

    Carla

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  38. Ivan, come hai titolato il tuo romanzo?

    Azzurra

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  39. Splendido. Mancavano gli angeli idioti.

    Ivane

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  40. Le decerebrate alla Dolce Nera saranno contente!

    Gaia

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  41. Comprato. Cavolo! Delle mie amiche me ne avevano parlato bene. Una noia mortale. Uno dei pochi libri abbandonati. Ora detesto quelle scene che mi hanno quasi fatto il lavaggio del cervello... io volevo comprare la Kinsella... leggerina, ok, ma almeno quei libri li dichiarano apertamente. Questi invece... bah che brodaglia!


    Ornella

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  42. Ivan, che ne pensa Val del tuo romanzo?

    Barbara

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  43. Io non me ne intendo di romanzi, lavoro in un'agenzia stampa come segretaria anche se sono economista (quindi lineare hi hi) però mi pare che così si scriva, Ivan. Poi se lo ha letto Val evidentemente lo ha trovato efficace!

    Grazia

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  44. Val grazie di recensire e scrivere!!:-)

    Lea

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  45. Ivan, grazie delle interessanti considerazioni. Guarda, io concordo con quanto dici e con le sacrosante idee di Val :-) Non so come sia fare lo scrittore. Non ne conosco e non considero tali alcune persone che hanno pubblicato a pagamento o cmq cosucce che conosco di persona. Val e' un'altra cosa sinceramente. Peraltro apprezzo che tu non abbia scelto di pagare cosi come il rifiuto di Val a un contratto non a pagamento che non gli piaceva. Dico però che il mercato vuole roba scadente. Lo sappiamo dai tempi di Lovecraft. Quanto agli Editor immagino facciano ciò che dice loro l'Editore. Se uno esegue fa solo quel che gli e' stato detto di fare. Che ne dici?

    Maria Pia

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  46. Ottimo. So cosa regalare a quella stronza della mia compagna di corso... hi hi

    Carmen

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  47. In effetti semmai ne facessero un film la Hilton sarebbe perfetta per la parte. Se lo fanno in Italy la Vento. Con Costantino come Jack ha ha ha ha

    Diana

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  48. X Ivan

    Scrivere non fa per me. Non potrei inviare a Val un mio testo, cmq... paura :-)

    Laura

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  49. Caro Ivan,

    Fai bene a scrivere in questo modo!!!! Almeno cerchi di fare il meglio!

    Lucia

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  50. Hai ragione, Ivan, non ci avevo pensato! Io sono cattolica ma non mi sento certo offesa da queste cose. Però e' vero: gli angeli veri non sono questi, che invece appaiono come copie a buon mercato descritte da qualcuno che non ha la minima voglia di documentarsi. Apprezzo il tuo modo di scrivere, invece. E di Val, ovviamente :-)

    Loredana

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  51. Libro davvero pacchiano. Lo ha letto la mia ragazza e le e' piaciuto. De gustibus no? Bene! Io allora gioco a calcetto con gli amici. Sempre gusti sono...

    Paolo

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  52. A mia sorella piace. E non so perché. 36 anni e corre dietro a queste cose. Io 28 e mi piace Val. Preoccupante sta' cosa (la sua intendo). Sarà che il ragazzo e' un fanatico della domenica? Boh

    Linda

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  53. La copertina e' carina, dai. E' il libro che fa pietà ah ah ah

    Elena

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  54. Ah ah ah UNIKA sembra una qualsiasi velina e ZACK un tronista della de Filippi. LIBRO ITALIANO AL CENTO PER CENTO!!!! Ancora rido muhahahahahahah!!!!!!!!!!

    Cristina

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  55. Anto, tu che ne pensi? Guarda che sei assente dal blog ultimamente!! :-)

    Bianca

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  56. Un titolo perfetto per il macero. Anche perché la carta igienica e' più morbida...

    Sofia

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  57. Sophie Kinsella scrive libri carinissimi! Io preferisco questi ai finti polpettoni italici su Mafia, casi umani e vincitori di questo o quel riconoscimento. Almeno sono libri piacevoli. Però sto riscoprendo i classici...ieri Moby Dick :-)

    Sara

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  58. Romanzo regalato ma non letto!! Me lo ha chiesto la mia sorellina...tredicenne. A lei piace :-) a me non penso!!!!

    Eliana

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  59. Ormai l'arte non conte nulla. Gente di cui non ti aspetteresti nulla pubblica con Einaudi, Mondadori, Rizzoli o altre prestigiose case editrici. L'altro giorno.osservavo la vetrina di una nota libreria da dove occhieggiava il terzo libro di una nota signora televisiva. Apro il libro e leggo le sue preferenze di mamma, donna e nonna in fatto di caramelle... che cavolo hanno da dire personaggi televisivo, tronisti, paparazzi da strapazzo, comici che non fanno ridere neanche
    dal vivo... bah

    Samantha

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  60. Commenti come sempre interessanti! Quoto Vicky. E Marcello.
    Barbara, lui dice che è okay. Magari lo dice per amicizia, ma forse no, visto che per altri testi mi ha fatto delle piccole correzioni.
    Azzurra: pensa che il titolo in pratica l’ha scelto Val per me! Sarebbe “Luce oscura”.
    Grazia: di romanzi te ne intendi eccome, se ti piace Valentini... Maria Pia, hai ragione. Penso che sia un po’ tutto l’organico delle majors che “rema contro” l’Arte (vera). Per carità è sempre stato così ed è giusto che sia così, loro sono lì per guadagnare mica per hobby, tuttavia il punto è che oggi si esagera. Probabilmente anche scrittori della generazione di King, Crichton, Follett ecc erano in parte costruiti a tavolino, ma almeno avevano vero talento; oggi sembra che scegliere il peggio sia la missione degli editori. È questo che non mi va giù. Quanto agli editors... beh, dovendo rivedere decine di interi romanzi, credo che siano delle figure con una certa libertà d’azione all’interno di una Editrice, ecco perché penso abbiano delle responsabilità.

    Ivan

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  61. X Maria Pia

    Sarà come dici riguardo gli editor però io la penso diversamente. Il fatto che figure del genere facciano quanto detto dal capo, l'editore, sicuramente corrisponde a verità ma esistono moltissimi casi in cui romanzi di autori anche famosi non hanno subito editing di qualità. Vedi ad esempio quelli della Troisi che presentano tali e tante inesattezze da risultare inaffidabili. Per es città alte più di 600 metri, definizioni errate, inverosimiglianze col periodo medievale ecc. Non e' che in casi del genere gli editors debbano protestare per una storia scadente ma certi strafalcioni sono abbastanza grotteschi e parlo di tantissimi romanzi.

    Barbara

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  62. Maria Pia gli editor non sono dotati di poteri magico... come far diventare pessime storie libri ottimi? I romanzi di Moccia ad esempio eh eh

    Stella

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  63. Addio romanzi di qualita! Addio storie struggenti, drammatiche, fantasiose, orrorifiche, romantiche. Questo e tantissimi altri libri e' il risultato di politiche commerciali tese solo a distribuire robetta squallida spacciate per veri romanzi. E il popolo bue accoglie e anzi esalta ste schifezze. Si chiama ignoranza di ritorno, alla faccia della laurea che oggi tutti hanno.

    Lina

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  64. Se fosse stato un romanzo appartente al genere delle parodie sarebbe stato meglio. Il problema non e' lo squallore di questo libro, ma il fatto che si scrivano sciocchezze del genere talmente vuote da rasentare l'assurdo! Val ha ragione, ovviamente. Sembrerebbe il classico libro pubblicato a pagamento ma sappiamo che non e' così. La buona narrativa e' invece morta...

    Laura

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  65. Il mio cane lo avrebbe scritto meglio

    Mariella

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  66. Romanzo scadente e mieloso. Vorrei conoscere il target al quale e' rivolto ma temo di saperlo... da sedici anni? E immagino le fan trentenni che sbavano per ste cosucce... bah

    Viviana

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  67. Per chi ha detto degli editor:

    Lontana da me l'idea di polemizzare su questa figura ma sono scettica sulle dichiarazioni dell' editor dei libri di Licia Troisi secondo il quale lo stile di lei sarebbe cosi buono da rendere superfluo o quasi l'editing... a parte il fatto che la Troisi non e' certo Mark Twain ma questa affermazione lascia il tempo che trova visti gli svarioni assurdi di quei libri...

    Serena

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  68. Per Stella:

    Semplicemente evitando di pubblicare i libri romanzati di calciatori, personaggi televisivi, comici che non fanno ridere, opinionisti, tredicenni uniki, vecchi rimbambiti e squallidi squalo della politica, facendo vero editing, evitando i favoritismi che prevalgono sul tapento, abolendo le pubblicazioni a pagamento e studiando di più. E, magari, anche notando più al Sapere, all'erudizione, ai veri artisti che non costruendo casi letterari a tavolino e poi spartirsi la torrà dei premi. Così facendo anche i bimbiminkia leggerebbero meglio, il sacro fuoco dell'arte sarebbe vero e anche i guadagni delle c.e. sarebbero buoni.

    Sofia

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  69. x Laura: però mi fai incuriosire! Hai scritto qualcosa? Di cosa parla? Dài sbottonati un po’, siamo fra appassionati di scrittura...

    Ivan

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  70. Non so perché ma questo mi sembra il classico libro del baby scrittore. Sia qui detto che non intendo criticare chi scrive a dodici o quattordici anni. Meglio scrivere che farsi di coca in discoteca ma non e' questo il punto. Il punto e' che per scrivere bene conta non solo il talento ma anche le esperienze e la tecnica. Tolkien aveva 50 anni quando scrisse The Lord of the Ring e non era certo uno scemotto. Qualcosa vorrà dire anche x il semplice motivo che ormai quasi tutti i fentasy di successo esteri e italici hanno copiato alla grande da lui scrittori o baby scrittori che siano. ^_^

    Rosa

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  71. X Ivan:

    Grazie della risposta. Non so come sia il tuo romanzo ma credo che Val sappia quello che fa e se ha detto che va bene, va bene. Quando lo pubblichi facci sapere ;-)

    Barbara

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  72. Ciao Ivan!

    Bello il titolo!!

    Ma da quando conosci il nostro scrittore preferito? Mi piacerebbe leggere il tuo libro, cmq. Un saluto

    Azzurra

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  73. I libri di Val mi fanno moltissima compagnia ogni sera, si si ^__^

    Grazia

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  74. Concordo con te Ivan. Soprattutto nel caso degli editor che lavorano per le major ma ormai conosciamo tutti come funziona il calderone editoriale. I libri sono prodotti per vendere. Triste ma e' così. Forse qualcosa di buono si trova, classici a parte, solo con le piccole e medie case editrici. Come conferma Val e pochi altri autori. Non sempre... Io ho letto la Saga di Amon pubblicata da Casini e devo dire che la storia pur carina e' illeggibile a causa dei tantissimi errori e aggettivi. Anche Gabbiani presenta qualche refuso ma e' scritto molto meglio :-)

    Maria Pia

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  75. Per Sofia...

    Vero, vero, vero!!!!!

    Sonia

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  76. In effetti è da un po' che non scrivo, ma non per questo non vi seguo. In realtà sono poco presente per non sembrare la "prezzemolina" di turno. L'artista in famiglia è un altro ed è giusto che questo resti un suo spazio. Vi dirò di più, leggere i vostri commenti è un vero piacere per me perchè mi fa capire che ci sono persone davvero legate alla vera arte e non all'apparire. Non ho letto Unika così come non leggo altri "romanzi" simili. Il mio genere è decisamente diverso. Ho gusti semplici e oserei dire non proprio colti, ma so distinguere un prodotto da una vera opera d'arte. Gli inediti di Val sono decisamente opere d'arte e mi rammarico per le difficoltà che il Nostro sta trovando sul suo cammino. Io di solito giustifico questa situazione in questo modo: ciò che scrive Val è letteratura non un romanzo fine a se stesso. Ma io sono fiduciosa. Massimo Valentini magari non vincerà mai un premio letterario ma sono certa che anche un pugno di fan (e non di fun)che veramente capisce la sua arte è un'immensa gratificazione.
    Per il resto avrei voluto trascrivere una mia "poesia" in cui si parla di Maximus e Leyla, un modo per condividere un'emozione con tutti voi, ma mi vergogno troppo e non mi sembra il caso in questo spazio. L'originale De Valois potrà capire così come tutti voi sono certa apprezzerete più il mio silenzio che le mie invasioni.
    Grazie della pazienza e scusate l'intromissione

    Antonella

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  77. Per Ivan

    la tua domanda mi porta a raccontare la mia insignificante storiellina come aspirante scrittrice.

    Non conoscevo Massimo Valentini nè tantomeno i suoi libri che non sono certo distribuiti su scala nazionale, essendo lui pubblicato da un piccolo editore. Anche se a quanto pare una vasta serie di piattaforme consentono di ordinare i suoi libri ovunque, cosa che ho fatto anch'io. Poi un giorno capitai in una libreria della mia città, sono di Cosenza, e chiesi qualche dritta al tizio che vidi accostato al bancone ;-) Non sapevo cosa comprare ma volevo un romanzo leggero e soprattutto breve, perchè detesto i romanzoni da mille e più pagine: mi annoio, fantasy o non fantasy. Lui mi consigliò qualche nome come Sepulveda, poi un orrendo libro di racconti calabresi e un romanzo breve di tale Valentini Massimo. Chi diavolo è? Mi dissi, poi lessi la quarta, anzi no, l'aletta di copertina. "Ultima Thule", ambientato in Antartide, una storia d'amore, scritta da un mio concittadino. Era la prima volta che leggevo qualcosa della mia Regione che non fosse scritta in vernacolo e non parlasse sempre del tesoro di Alarico, mafie e robe simili. Non solo: non era neanche ambientato in Italia. Lo acquistai per curiosità e lo lessi. Non pensavo fosse così bello (all'epoca leggevo Il codice da Vinci di Brown e mi piaceva un casino) e non pensavo che uno dei miei "coetanei" scrivesse roba che fosse all'altezza dei bestseller che leggevo io. Cominciai a fare ricerche ma nulla, a parte qualche recensione sul portale di un giornale italo peruviano. Poi vidi questo sito e comprai tutto il resto fino a Gabbiani delle Stelle. Se scrivo? Scrivevo con qualche velleità, ma Valentini mi ha fatto capire che potevo scrivere ma non a certi livelli. Le mie storie sono ingenue e non ho la competenza per architettare trame scontate come quelle di Brown (dai, su: la storia di Angeli e Demoni e de Il simbolo perduto non sono plausibili) nè quelle struggenti di Valentini che invece sono d'atmosfera. Così ora mi diverto a scrivere per me e qualche amica. Ma Val è Val.

    Laura

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  78. Per Anto:

    trascrivi, trascivi!!!!!

    Marica

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  79. Ciao Anto.
    Felice di leggerti :-)

    Ivane

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  80. Ciao Antonella.

    Condividiamo tutte le tue parole su M.V. Una domanda: hai letto i romanzi inediti? Quali sono i veri titoli? Ho la curiosa impressione che non siano quelli pubblicati. Se lo sono chiedo venia, ma so che molti bravi scrittori, quelli di un tempo almeno, discorrevano delle loro opere inedite "ineditizzando" anche i titoli. Forse "Nexius" è vero, sicuramente lo è "Primus" ma non so gli altri. Sei tu che vivi accanto all'artista. dimmi: come considera i suoi "figli di carta"? Te li ha mai fatti leggere? Dal tuo tono pare di sì. Come sono? Se non puoi/vuoi d'accordo, la mia era solo una domanda. Spero però che siano pubblicati presto! Grazie

    Margherita

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  81. X Antonella: ovviamente mi unisco al coro di chi vorrebbe leggere il tuo testo; faccene dono, please!

    X Laura: grazie per avermi raccontato di te. In pratica faccio così anch’io, di tanto in tanto scribacchio qualcosa e lo propongo a tempo perso agli editori. A proposito, anche per me Ultima Thule fu la prima cosa di Val che lessi! Un capolavoro. Hai ragione anche su Brown; Il simbolo perduto è il suo peggiore romanzo. Scusa, se posso, tu quanti anni hai? (lo so, non si dovrebbe chiedere a una ragazza...)

    Ivan

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  82. Una volta lessi un romanzo intitolato "Sulla rotta degli squali" ma non ricordo se fosse di Follett, Ivan. Confermeresti? Di M
    .C. ho letto Congo", "Timeline" e Giurassic Park" ma mi e' piaciuto solo il terzo anche se riconosco fosse bravo. Poi rispetto a certi sciupacarte odierni non esiste paragone e purtroppo devo dire che roba stupida rende persone stupide. Gli editor x me hanno responsabilità eccome,cavoli. E non sempre sono sti pozzi di scienza!

    Jessica

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  83. Io preferisco "Ultima" a qualsiasi romanzo sentimentale abbia letto finora, come quelli di Levi per esempio. Bellissimo libro, il mio tutto evidenziato^ __^!!! Ho 38 anni, felicemente single^ __^

    Laura

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  84. Dan Brawn non e' uno scrittore superbravo! Lehane scrive meglio

    Vincenza

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  85. Le sole pecche del romanzo di Val sono la brevità e la scarsissima distribuzione.

    Monia

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  86. "ULTIMA" e'una vera perla!!!!!!!!

    Marcella

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  87. Cara prof mi associo...

    Azzurra

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  88. Laura, grazie delle confidenze. Se pubblichi qualche testo su internet (blog, ecc) fammelo sapere, lo leggo volentieri. Io ho 32 anni, abito a Lugano (Suisse) e anche io sono single per scelta (delle mie ex, come dice la freddura). Mark Levi non è malaccio, ma Val è Val, ovvio! ^__^

    Jessica, a dire il vero non ho letto Follet, ma prendo per buono il parere positivo di Val (e molti altri). Congo l’ho letto, e anche Preda, ma nient’altro di Crichton. Di King adoro la saga de La Torre Nera: commerciale sì, ma... con mestiere. =) Per gli editor hai ragione... pozzi di scienza? Mi sa che le Editrici li scelgono come scelgono gli autori, spesso per motivi di raccomandazioni o di moda...

    Ivan

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  89. Eccomi di nuovo! Non vi annoierò con la mia pseudo poesia dedicata a Maximus e Leyla perchè è davvero poca roba e mi vergogno troppo, ma vorrei rispondere (ma non troppo!) alle curiosità espresse dalla prof.
    Ebbene vi dico che gli inediti di Val sono ben custoditi da un notaio. Solo Val stesso e i file conoscono la verità. Io ho avuto il piacere, così come quelli del comitato, di leggere i primi due capitoli. Tanto è bastato per farmi pensare e comunicare a voi che siamo davanti a degli ottimi e innovativi romanzi. I titoli non sono definitivi, ma non è escluso che restino tali. In realtà Val è un pozzo inesauribile di idee creative quindi non mi sorprenderebbe che si svegliasse nel cuore della notte e cambiasse i titoli. I suoi scritti sono davvero figli per lui. Ne è giustamente geloso e intimidito.
    In merito al racconto di Laura circa il suo primo approccio con la letteratura di Val volevo raccontare un aneddoto. Non so se si tratta dello stesso episodio, ma se così fosse sarebbe un caso singolare e simpatico.
    Laura, hai per caso comprato "Ultima Thule" alla Domus di via Montesanto?
    Te lo chiedo perchè in occasione della pubblicazione di questo romanzo capitò che Val si recasse in quella libreria e ascoltò casualmente il commesso suggerire il suo titolo a una ragazza. Si avvicinò giusto il necessario per capire che la ragazza non era una sua lettrice abituale. Ne fu molto contento soprattutto perchè nè lei nè il commesso conoscevano il suo viso e quindi era certo che non fosse una forzatura.
    Curioso vero?

    Grazie dei commenti e del vostro affetto.

    Antonella

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  90. Ciao Ivan. Concordo, ma quanto ai miei scritti mi sono resa conto che scrivere davvero bene e' una cosa da Grandi, a prescindere dalle case editrici eap e dai libri di scribacchini o lobotomizzati televisivo. Io scrivo x diletto ma voglio dire qualcosa. Un modo di fare umano ma non artistico. Val invece e' altro, te ne accorgi, non so spiegarlo. Per questo ciò che scrivo va bene così. ;-)

    X Anto:

    Capisco. Penso che gli scrittori siano un mondo a parte. Molto gelosi e forse anche spaventati dagli altri, devono essere lasciati in pace per produrre i loro "figli di carta". Lavoro più solitario non potrei immaginarlo... sono veri e propri navigatori solitari della fantasia. Affascinanti figure, ovvio. Il mio ex compagno di affascinante aveva solo la sua passione smodata per il calcio e il confessore. Niente di grave, certo, ma parecchio noioso, almeno per me. No, non ho acquistato Ultima alla Domus ma alla Giunti del Metropolis!!!

    Laura

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  91. La torre nera l'ho letta ma non la considero la migliore del Re. De gustibus, ovviamente!! Mi e' invece piaciuto molto Cujo...

    Jessica

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  92. Io detesto i libri pubblicati a pagamento ma anche quelli pubblicati a favoritismi. O convenienze di altro tipo: in un certo senso sempre una sorta di pagamento sono. Lo stesso vale per tanti scribacchini che pubblicano le loro porcate di mamme, nonne, ooinioniste e cavolate del genere solo perché conoscono o godono della paroletta magica

    Bianca

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  93. Condivido una x una le parole di Bianca. Curioso però il comportamento d Val con questi libri della new generation... neanche Anto ne' il comitato hanno letto più di due capitoli... vero e' che la scrittrice di HP pare non faccia leggere nulla al marito prima della pubblicazione. Gli scrittori sono gente a parte. Quelli veri non quelli finti trasgrescio :-)!!!!!! Anto grazie per il tuo intervento. Ivan: un saluto

    Gaia

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  94. Perdonatemi l'ultimo parere: scrivevo di fretta. Lo riscrivo, grazie

    Lo scrittore di un certo tipo e' l' essere solitario per eccellenza. Chi si illude di ingabbiarlo perde il suo tempo e danneggia lui. Ricordo sempre l'emblematica frase di "Althaira": l'artista vero e' un fine egoista, Gabriel... Quel racconto pare davvero autobiografico. Diciamo pure che un artista quando e' davvero tale non e' prevedibile. Schiude mondo bellissimi ma anche orrori difficilmente affrontabili se non si e' disposti a lasciarli stare. Io sono stata testimone di qualcosa del genere ma non faro' nomi. Sono una razza assai diversa dai comuni mortali. Solitari dice Laura... bastano a se stessi dico io. Detestano i soliti modelli di persone, eppure si legano ad alcune di esse in modo quasi fanciullesco. Detestano gli stereotipi perchè non sono come quelle donne, o uomini, privi di fantasia (tipi comuni) che passano il tempo a lagnarsi e odiare il prossimo perché non hanno figli o non fanno un lavoro megagalattico. Loro sono tormentati da paure ancestrali. Non li invidio ma non per questo non li ammiro. Sono esseri straordinari che sarebbe un peccato condannare a una vita prosaica. E credetemi: non sono i viaggi fisici ma quelli mentali che loro fanno e che gli economisti del quotidiano, gli altri, disprezzano perché ignoranti o semplicemente bigotti. Quanto a te, Laura, ti dirò: la loro squadra del cuore e' prima di tutto il resto tranne la messa domenicale; mi pare tu dica questo, vero? Hai fatto bene a lasciarlo, a meno che tu non sia schematica (e noiosa) ma se segui Val...
    Anto qualche curiosità?

    Margherita

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  95. Grazie a te Anto per la pazienza con noi fan scatenate ^__^

    Per Laura

    Guarda meglio sole che stare con un tizio che divide il suo tempo tra omelie e calci di rigore!!!!

    Isabella

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  96. Anto ciaoooooo bella!!!! :-)

    Laura:

    Che dire? Solidarietà femminile ovviamente. Il mio compagno fa parte della categoria, sermone escluso, e non perde una sola partita di TUTTE le squadre. Mi piace e rispetto lo sport e gli sportivi ma cavoli. Esiste un uomo non interessato a queste cose???

    Vanessa

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  97. Ciao Anto, ciao Ivan!

    Quoto le vostre parole

    Samantha

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  98. Carinissima la curiosità, grazie Anto!!!! Wow, se fossi stata io sarei diventata fucsia!

    Simona

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  99. Fatto curioso, Anto. Grazie di avercelo raccontato . Carino però. Deve essere stata una piccola soddisfazione per Val :-)

    Viviana

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  100. "GLI SCRITTORI SONO UN MONDO A PARTE"

    Capisco cosa intendi Laura, ma ovviamente gli artisti, no? Ivan, che ne dici te? Sei uno scrittore...

    Sara

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  101. Ciao mitica Anto!!!!!!!!!

    Barbara

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  102. Bianca ti lovvo, sorella ;-)

    Serena

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  103. X la prof:

    Ho lasciato quel l'imbecille perché aveva la malleabilita' mentale di un babbuino e l'arcaismo di un fanatico ipocrita della domenica. Non e' una questione di Fede ma di testa: di cavoli, nel suo caso. Mai un pensiero, mai un'idea diversa che non fossero sport e soldi che NON spendeva da vero crumiro, in cambio ero io che facevo tutto e lui? Bah. Individuo piatto e pure altezzoso. Vabbe' basta parlare di me: ora ho una gatta, un amico e i miei libri.

    Laura

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  104. Dipende dall'artista però ;-) Una volta ho pianto come una fontana... sapete quando Kafka era in fin di vita e la sua donna lo proteggeva col suo corpo dalla pioggia... altro che "Twilight"!!!!

    Sandra

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  105. Ti credo Margherita! Mia sorella vive con un pittore che nel suo campo e' abbastanza noto. Vive di notte e dorme di giorno, sempre inc@@@@@o e con la testa persa nelle proprie fantasticherie. Ovviamente ha una stanza propria e un letto suo quando dipinge per non perdere l'ispirazione. Hanno un figlio piccolo che mi curo spesso io quando lui e' alle sue mostre e lei a lavoro. Un ragazzino adorabile il mio nipotino si si^ __^!!! Pensa che sono soldati da anni e sono più le volte in cui dorme con i suoi quadri che con lei. Liti, baruffe, solitudine testarda di lui e relativo corteo di donne adoranti quando fa le mostre. A un certo punto lei gli ha detto: "ok accetto tutto anche di fare un figlio per telefono ma se ti vedo a letto con un'altra ti uccido. Ok da allora felici e contenti

    Eleonora

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  106. Ciao anche a voi, Gaia e Samantha!^^ Quoto Margherita!

    Sara, il mio parere? Mah intanto non credo di essere uno scrittore vero, non per quel poco che ho fatto, però sì, mi sento anche io diverso dalla massa, come sicuramente si sentono anche molti di voi. Sono un solitario, ma solo perché non mi piacciono i rapporti superficiali, né d’amicizia né di coppia, mi piace avere solo pochi amici... di quelli veri. Non dico niente di nuovo, c’è molta gente come me. Eclettici... ma siamo davvero NOI ad essere diversi, o sono LORO, la massa (la Folla di “1984”...), ad essere troppo uguali l’uno all’altro?

    Ivan

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  107. X Eleonora...

    Wow!!! Caspiterina. Beh si, e' davvero complesso vivere con gli artisti anche se da fuori sembra una vita cmq eccitante :-)

    Gaia

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  108. Le tue mi sembrano considerazioni giuste Ivan! Io non sono una solitaria, nel senso che non potrei vivere senza le mie migliori amiche, ma credo di capire cosa intendi. La Folla di "1984" esiste davvero ovviamente in epoca di globalizzazione. Fenomeno inquietante direi.

    X Ely: io conoscevo superficialmente una pittrice che faceva la stessa cosa...lavorava di notte e dormiva di giorno. Sposata con un uomo adorante. Se non avesse avuto lui sarebbe stata sola di sicuro. Non ho mai capito perché però. Nell'immaginario comune per dipingere non si dovrebbe precedute la luce del giorno? Boh. Cmq e' vero, stare con gli artisti non e' facile ma di sicuro se non vuoi vivere accanto a una persona il cui massimo fine e' giocare al gratta e vinci e poi spaparanzarsi sul divano si deve rischiare

    Elisa

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  109. Meglio vivere con un artista che con una persona piatta e noiosa. Attenzione: si può essere piatti anche viaggiando spesso e facendo sempre le tre del mattino x locali perche se poi parli solo di cavolate e sei profondo quanto una lastra di pietra sei un/una lobotomizzato/a lo stesso, vi pare?

    Giada

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  110. X Laura:

    Un amico? Hai capito Lauretta :-)

    Katia

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  111. Ti quoto Giada!!!

    Gente come... certa gente e' meglio lasciarla perdere!

    Vicky

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  112. Beh a tutte piace la figura dell'artista, parliamoci chiaro! E' come guidare una Ferrari... devi saperlo fare senno' ti schianti contro un lampione come un imbecille. Ma come dice il Nostro l'arte e' roba di pochi x tanti e conoscere un vero artista non fatto a tavolino e' un evento raro. Ivan, dai, ti reputi un artista? E che ne dice Anto? Per me Val lo e'... valli a conoscere però. Io sarei disposta a pagare il biglietto per ascoltare Val parlare su un palco, di ciò che vuole e magari dopo farmi scrivere l' autografo su una delle mie copie dei suoi libri o anche sul diario. Ma Val e' come l'uomo nell'alto castello del romanzo di Philip Dick... discreto direi. Ma se dovesse capitare qui a Pisa... hi hi hi

    Monia

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  113. Ciao Ivan!!! Una curiosità: come vive uno scrittore?

    Per Anto:

    Ti faccio la stessa domanda...

    Samantha

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  114. X Katia:

    Amico ^ __^

    Non e' artista però e' valido :-)

    Laura

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  115. Io vivo con un artista, un rocker nel mio caso, e anch'io ho imparato a ignorare le "signorine sbavazzanti" quando canta e anche quando non canta. Anzi Marcello e' migliorato molto perché ora e' riflessivo ed evita di parlare di sé cercando di non essere eclettico con i... "comuni" come dice lui. Intendiamoci non ha capelli lunghi esagerati, tattoo e non fa "yeah" quando e' sulla Terra... non e' neanche Brad il Pendolo (hi hi) ma ha cmq fascino. E' il modo di fare, noi donne siamo molto sensibili agli individui così... cmq io penso che gli artisti li si ami o li odi e il bello e' che loro se ne infischiano delle persone che considerano monotematiche e noiose e ricercano sempre sensazioni nuove ma, beh, diverse dal viaggetto e dalla solita serata al ristorante. Marcello x esempio a volte suona da solo, sulla spiaggia, quando il mare e' in tempesta... dice che lo rilassa. Vai a far capire ai "comuni" che un tizio con una chitarra tra vento e onde, solo come un cane non e' pazzo. :-) A volte fa queste e altre cose, a volte e' generoso come nessun altro uomo, a volte solitario. Ecco, come un bel gatto che va dove vuole e poi torna a casa... se una vuole vivere con una persona così sappia che deve amarla tanto senza chiedere. Per chi legge queste note magari sembra un incubo invece e' una cosa che scorre via tranquilla. Lui detesta tutto ciò che e' perbenismo, ipocrisia, scarsa fantasia. Detesta il marketing e le persone che cercano di fargli fare ciò che vogliono, ma e' adorabile quando leggi la pace in quegli occhi così calmi quando e' soddisfatto. Vi assicuro: non e' Dorian Gray ma il prototipo e' quello. Non ho mai capito come, ma a lui capita che basti un suo silenzio e qualche ragazza lo guardi con gli occhi dolci. Cmq anche lui lo sa:
    io sola o nessuna ;-). La sua amante dev'essere solo la musica. Una volta che lo capisce la vita e' ok... tranne quando decide di suonare alle sei del mattino... ma adesso ha risolto: fa giri in macchina con lo stereo alla grande e la chitarra sempre con sé :-)


    Francesca

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  116. Gli artisti sono certamente degli eccentrici ed e' vero. Però meglio.essere diversi dagli altri che identici. Almeno io la penso così, ragazze :-)

    Sofia

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