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venerdì 7 ottobre 2011

"1984", recensione




Oggi, amici miei, voglio parlarvi di un classico della Fantascienza negativista utopica di tutti i tempi che non solo ha anticipato i tempi ma preserva intatta la propria potenza espressiva a distanza di 60 anni dalla sua pubblicazione. “Nineteen Eighty-Four”, meglio noto come “1984”, scritta nel 1948 da quel folle visionario che era George Orwell e pubblicato l’anno successivo. Un romanzo che già allora poteva tranquillamente essere definito beffardo, cinico e provocatorio quanto bastava per instillare nella mente del lettore la sottile consapevolezza che l’idea centrale non fosse affatto proiettata nel futuro alla luce del fatto che il titolo del romanzo deriva dalla traslitterazione numerica dell’anno effettivo di composizione, 1948, grazie all’inversione delle ultime due cifre. Come sapete gli autentici scrittori di Fantascienza sono visionari disincantati della società a loro contemporanea e spesso hanno anticipato i tempi. Verne, per esempio, fu il primo a inventare il concetto di una nave subacquea dall’autonomia pressoché illimitata precorrendo quello del sottomarino a propulsione nucleare.  Con il suo romanzo “Cyborg”, Caidin ha inventato invece il concetto di organismo cibernetico ben prima dei vari James Cameron, mentre Asimov ha scritto le famose Leggi della Robotica (tre più una, la quasi mai discussa “legge zero”). Dal canto suo Orwell ha inventato il Grande Fratello. “1984” è un’opera che funzionava e funziona come uno specchio dell’animo umano reo di lasciarsi sedurre dalla velenosa dolcezza del potere che non risparmia nessuno, vittima o carnefice, obnubilandone la mente e rendendolo una marionetta.  


Trama:

Il futuro preconizzato da questo libro vede un mondo diviso in tre zone, Oceania, Eurasia ed Estasia, che usano la guerra per controllare in modo assolutistico la società. Londra, capitale dell’Oceania, è fondata sul socialismo inglese (socing) e governata da partito del Grande Fratello, un uomo che nessuno ha mai visto e che usa la propria influenza per controllare la mente dei cittadini. (I tratti del misterioso dittatore, non a caso, richiamano quelli di Stalin e Hitler).



Il Grande Fratello

60 anni prima dell’invenzione dei vari reality show, Orwell inventò telecamere di controllo sparse ovunque e manifesti di propaganda che recitano lo slogan del Grande Fratello del romanzo: “la guerra è pace”, “l’ignoranza è un bene”, “la libertà è essere schiavi”. Il protagonista è Winston Smith, un colletto bianco del partito il cui solo lavoro è la falsificazione della Storia in modo tale da rendere veritiere le previsioni fatte dal partito stesso e di conseguenza fomentare la fiducia della gente verso l’infallibilità del Grande Fratello. Winston è innamorato di Julia e amico di O’Brien, un funzionario di alto livello. L'amore che nutre verso Julia è in contrasto con la legge che prevede l’uso del sesso solo a fini di riproduzione; proprio questa è la molla che convincerà i due a contattare un’organizzazione segreta, la “Confraternita”, cosa che farà scattare O’Brien che svela il suo vero ruolo di funzionario della psicopolizia governata dal Minamor (il Ministero dell’Amore, la cui funzione è seviziare i dissidenti). O’Brien decide così di insegnare al suo ex amico la tecnica del Bipensiero attraverso le tre fasi dell’apprendimento, della comprensione e dell’accettazione. La prima fase è far sperimentare alla vittima un dolore crescente in modo che il condannato accetti una realtà che non considera giusta. Winston riesce a tollerare questa prova,ma è nella seconda che ha la rivelazione: egli è “l’ultimo uomo in Europa”, cioè l’ultimo guardiano dello spirito umano. La terza fase è incentrata sulla materializzazione dell’incubo peggiore di ogni povero disgraziato che varchi la soglia della “Stanza 101” e farà capitolareil protagonista che griderà di fare anche a Julia ciò che è stato fatto a lui.



George Orwell
Questa è l’apoteosi del romanzo e tratteggia il protagonista, un essere umano, non l’eroe tutto muscoli un po’ patetico di certa narrativa da quattro soldi, che perde la propria umanità perchè sconfitto dal Sistema. Lo scopo del libro è evidente: insegnare al lettore che una società controllata da un Grande Fratello non vuole solo possedere il corpo della gente ma, simile alla più bieca forma di prostituzione intellettuale possibile, desidera possederne lo spirito. Messaggio che diverrà più evidente quando si scoprirà che la stessa Confraternita è solo un’esca fondato ad hoc dalla Psicopolizia per individuare potenziali dissidenti. Sconfitto, Winston rinuncia all’amore per Julia e al libero pensiero, ormai pronto a consegnarsi nelle mani del boia perché persuaso di essere solo una povera e patetica pecora nera.


Recensione

Non è mia intenzione sciorinare pregi e difetti di un’opera che considero una delle massime pietre miliari della Fantascienza di tutti i tempi. Certo, neanche “1984” è un romanzo tecnicamente perfetto (vedi la caratterizzazione a tratti un tantino sbiadita di O’Brien che non sempre è precisa, o alcune scene troppo frettolose) ma questo non vuol dire che la sua qualità è scadente. Qui, più che la tecnica conta il messaggio e Orwell sa bene cosa dire e lo fa con un’espressione assolutamente perfetta. Questo romanzo vede la figura assolutistica del partito come l’assenza di qualsiasi libertà di tutti gli individui, anche dei carcerieri che non possono disobbedire se non vogliono subire le stesse conseguenze dei cittadini comuni. Non esiste una violenza apparente, non esiste una vera e propria guerra civile o in corso. La guerra del Tiranno è più sottile, dolcificata dal veleno della carezza mediatica e i suoi strumenti sono solo uno: il lavaggio del cervello. Ricordate le frasi che nel romanzo campeggiano sui manifesti del Grande Fratello?


1)    “la guerra è pace”
2)   “l’ignoranza è un bene”
3)   “la libertà è essere schiavi”


Esaminiamole una per una. “La guerra è pace” è un messaggio che solo in apparenza riguarda la guerra vista come necessaria non per biechi tentativi di predominio imperialista, ma per migliorare il potere stesso. La guerra è usata per i propri comodi e questo vale per chiunque non rispetti i più fondamentali dei diritti umani, per chi quei diritti li usa come specchio per le allodole o per chi li usa, con tanto di finte lacrimucce di circostanza, per accontentare le proprie esigenze mediatiche. “L’ignoranza è un bene”. Questa è un’idea che anche Ray Bradbury, grazie a quel capolavoro che è "F 451”, ha denunciato in tempi non sospetti, gli anni ’50. L’ignoranza vista come negazione della possibilità/diritto di ciascuno di confermare o porre in discussione le idee di chi comanda e quindi la negazione del pensiero libero del cittadino che anche in “F 451” era negato grazie all’appropriato uso dei mezzi mediatici programmati per diffondere non il sapere, e quindi la possibilità di pensare, essere d’accordo o dissentire, ma il Trash. Perché persuadere la gente dell’utilità del Sapere? Meglio mostrare solo cose frivole che non fanno pensare, cose stupide che fanno assopire, cose morbose che solleticano il voyeur che fa parte di ciascuno di noi. Perché non dargli una bella caramella solleticando i suoi istinti primari, vale a dire sesso e violenza, in modo tale da programmarne la debole mente per fare pensare che tutto sommato vive nel migliore dei mondi possibili? “La libertà è essere schiavi”: schiavi di desideri fasulli sussurrati dai media con, beffa tra le beffe, anche l’avvertenza che si tratta solo di messaggi pubblicitari. Schiavi del Sistema che toglie ogni libertà e che dal pubblico, paradossalmente, è ringraziato per questo. Ma ciò che davvero spaventa di questo romanzo è la Folla.



"1984", un fotogramma del film
Milioni di individui omologati, globalizzati, che non accettano di pensare davvero perché troppo faticoso, istigati a comando a scatenare le proprie angosce esistenziali sul capro nero del momento. E non c’è ribellione perché ciò che importa è sapere cosa ha fatto la tua squadra del cuore, cosa ha rubato il tuo vicino, come puoi rubare tu stesso fregando l’antipatico collega di lavoro. E così si perdono quelle capacità elementari, Sapere, Coscienza, Rispetto Reciproco, che sono poi gli elementi basilari di qualsiasi società che si possa definire civile. Attenzione, però. Con il termine “Sapere” non identifico solo le grandi scoperte dell’umanità ma quei concetti più ovvi, cui spesso non facciamo caso, quali lo stesso uso della lingua. Cosa ne pensate dell’uso della “k” per comunicare? E della perdita del congiuntivo in televisione? La relazione tra linguaggio e capacità critica è importantissima per costruire una propria identità di pensiero. E’ arduo rendere leggibile un trattato politico perché questo, prima che un romanzo, è “1984”. Un trattato con la forma soltanto di un romanzo, ma che in realtà è un vero manifesto di quel curioso sentimento che prova chi si ritrova a vivere in un mondo falso e ipocrita, stillante miele velenoso che annebbia i sensi, inganna il cuore e distrugge l’anima. Orwell ci dice di stare attenti non solo a chi diamo la nostra fiducia in cambio di belle parole, ma anche dei nostri vicini, dei nostri amici (vedi la figura di O’Brien) perché tutti possono essere corrotti dal Sistema. Questo è il mondo tratteggiato da  “1984”: un mondo dove non esiste nessuna opposizione credibile e quindi nessuno cui dare la nostra fiducia. Un mondo che calpesta i diritti dell’uomo e li plasma per fare pillole da far inghiottire agli individui con le buone o con le cattive, sussurrandogli che sono le pillole dei sogni belli mentre in realtà sono le pillole dei loro incubi più terrificanti.


Massimo Valentini 



86 commenti:

  1. bellissima recensione, davvero. Complimenti e poi mi sembra di leggere tra le righe anche una certa critica verso la societa' moderna.

    Serena

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  2. Mai letto, mai letto. Devo provvedere. Si trova in giro?

    Gabriella

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  3. bellissima rece....

    N.b: condivido la cosa della k...

    Sara

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  4. Il 25/06/'10 lei pubblico' un post intitolato "Logica di mercato e altre news" che mi ha fatto ricordare questo e soprattutto proprio il suo magnifico racconto. Curiosa ma splendida coincidenza specie se devo pensare al terrificante sistema di Olodetenzione di tipo N da lei inventato. Penso che dovro' fare una lezione che parli del suo racconto, il romanzo di Bradbury e questo. Bellissimo post e veco, anzi leggo, che lo ha trattato da scrittore con tanto di riferimenti e qualcosa mi dice che la sua produzione odierna dovrebbe almeno sfiorare tali argomenti vista la sua verve, diciamo. Noi del club attendiamo qualche gustosa novita'

    Margherita

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  5. So che e' un classico ma non l'ho letto.

    Grazia

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  6. Credo proprio di aver trovato il prossimo libro da leggere. Bella rece, grazie Val!

    Linda

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  7. Superba recensione, Val!

    Cristina

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  8. Sono perfettamente d'accordo con lei sulla "k" e sull'ignoranza diffusa. Cmq questo e' uno di quei romanzi sempre moderni, visto l'argomento.

    Federica

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  9. Che la rece sia quanto mai azzeccata e' ovvio trattandosi di lei!!! Cmq il libro si presta a una miriade di riflessioni anche sulla societa' attuale dove assistiamo a cose sinceramente folli e coercitive.

    Monica

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  10. Uno dei pochi romanzi che non dovrebbero mai mancare tra i titoli preferiti degli appassionati bibliofili

    Riccardo

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  11. Se fosse stato scritto oggi non sarebbe meno moderno! Guardate che succede in questo paese di pagliacci al potere anche se dubito che uno qualsiasi di certi politicanti potrebbe programmare lucidamente una cosa del genere. In fondo siamo il paese del pressapochismo, no?

    Vanessa

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  12. Furbetto, furbetto di un Val!!! :-)

    Chiara

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  13. Quando leggo certi post non posso fare altro che rileggerli e rileggerli... Grazie Val!!!

    Cristina

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  14. Questo romanzo e' il manifesto della liberta' di espressione non solo artistica ma anche sociale. Dovrebbe essere insegnato nelle scuole

    Paolo

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  15. Non l'ho mai letto anche se so che e' un classico. Alla luce del casino che sta vivendo il mondo oggi tra guerre e assurde figure di m che facciamo all'estero credo proprio che lo leggero'.

    Maria Pia

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  16. La folla e' il dettaglio che piu' mi ha impressionata della rece... Quella che legge i romanzetti della Meyer e poi magari guarda i cinepanettoni...

    Ornella

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  17. Mio marito fa cosi... Leggesse mai qualcosa di meglio dello sport!

    Lea

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  18. Capolavoro!!!!!!!


    Franco

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  19. Questo post ci esalta un casino! Bravissimo Val. Da come scrive secondo noi sarebbe un eccellente POETA del METAL, yeah!!!!

    Marcello e Francesca

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  20. La folla... La folla che non pensa. Gia' «Il mare della memoria» accenna a certe cose che sono simili ai concetti espressi da Orwell. Come mi piacerebbe leggere la sua nuova produzione!!!!!!!

    Monia

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  21. Orwell era un pazzo e un genio. A ben guardare piu' genio che pazzo! Un artista insomma!

    Jessica

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  22. Quanto adoro questo blog e le sue idee!!!!!!

    Simona

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  23. Tutte le mie amiche usano la kappa e praticamente solo io la uso invece del che. E' il linguaggio tipo sms cmq vabbe' se lei dice che e non ke lo faccio anch'io!

    Silvietta

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  24. X Gabriella...

    Sei sei di Rende lo trovi alla libreria del Metropolis a 9,90 euro. Io penso lo compro

    Stella

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  25. Monia, a chi lo diciiiiiii!!!!!!

    Eleonora

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  26. E pensare che vanno di moda ca@@ate di libri, oggi. La Folla, la Folla

    Eliana

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  27. A volte mi chiedo quanto lei sia,intelligente, certamente moltissimo, e artista (sempre tantissimo!) Perche'? Perche' condivido il pensiero della prof Margherita e penso che lei e' un genio della penna e dell'eleganza stilistica

    Angela

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  28. Ma quante cose sa?

    Viviana

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  29. Bellissimo romanzo, splendidamente moderno, vero capolavoro!

    Stefania

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  30. Se fosse scritto oggi dubito sarebbe pubblicato. Qui da noi almeno!

    Bianca

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  31. Grazie Stella! So lovely!!!!

    Gabriella

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  32. 1984 è geniale, anche se molto crudo. Per me Orwell era un profeta: aveva previsto davvero tutto del futuro... e ha sbagliato solo di 27 anni.

    Ivan

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  33. Ti quoto Ivan! Orwell era un genio pero' non ha sbagliato in eealta' dal momento che lui aveva in mente la sua epoca e la sua stessa societa'. Al limite potremmo dire che avrebbe ragione anche ora!

    Marzia

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  34. Perche', non e' la stessa cosa che accade oggi? In tv solo cazzate, le sedie del potere in mano a gente che sinceramente neanche guardo, morale scomparsa, deliri di onnipotenza sociali, che altro dire? Nulla

    Vincenza

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  35. "1984" dimostra la differenza tra il libro visto come veicolo di sapere e riflessione e il libro visto come ammazza-noia da un lato e dall'altro l'abissale divario che divide queste categorie di libri degni dalla cialtroneria odierna fatta da titoli insulsi

    Gaia

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  36. Se guardiamo a cio' che accade da svariati anni a questa parte direi che la sf di 1984 e' la realta' di oggi. Piacevolissima cosa...

    Mirella

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  37. sono questi i libri che dovrebbero pubblicare oggi non certo le demenze che vanno di moda adesso!

    Laura

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  38. Condivido, ragazzi. Spiace pensare che ormai il mondo moderno e' proprio questo!

    Eleonora

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  39. Mirella, Gaia, Vincenza, Eleonora...

    Sono d'accordo con voi sul fatto che oggi e' proprio come diceva Orwell, ma attenzione: non esiste alcun disegno ma solo un branco di gentaglia senza scrupoli tra l'altro assolutamente inetta sul fronte della normale guida dei governi. Che sarebbe come dire che forse persino il Grande Fratello di Orwell sarebbe preferibile!

    Cristina

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  40. Grande fratello, un nome un programma!!!!!!!!!!!!!!!!


    Anna

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  41. Come no, Laura? Li vedo bene i vari gruppi editoriali pubblicare libri autentici e sani invece di quelle porcherie per la Folla che compra cazzate e cazzate e si convince pure che e' radical chic! Che schifo!

    Azzurra

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  42. La Folla, cara Azzurra, e' sempre esistita. Non conosci il detto che gli idioti sono sempre molti di piu' degli intelligenti?

    Lina

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  43. Quando penso alla "folla" descritta da Orwell penso alla realta' di oggi e capisco che Darwin aveva sbagliato tutto. Essendo gli,imbecilli piu' comuni degli intelligenti mi sembra ovvio che il processo di selezione nel caso della nostra specie e' farlocco e fuorviante!

    Lara

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  44. Come no? Le vedo le c.e. che contano, sfornare libri del genere invece delle cretinate sulla vita degli idoli finti-pop dei reality e dei comici...

    Serena

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  45. Quoto tutti ma specialmente te, Cristina. Una cosa: non credi che nonostante la palese deficienza dei tizi che dovrebbero governare, non facciamo nomi cmq!, e' davvero in atto una manovra atta a non far pensare le pecore belanti? Programmi sciocchi, testate che scrivono di sesso, gossip e poco altro, vasta scelta di sconcezze spacciate per roba artistica, cretinaggini varie e assortite in temi di welfare e assoluto amore verso le poltrone di un po' tutti che sinceramente altro non fanno se non belle e vuote parole... E sul fronte dei libri falsi casi editoriali fatti ad arte ma senza sostanza. Io ci penserei, ecco!

    Mara

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  46. Senza contare la figura di m. Che facciamo fuori?

    Diana

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  47. Direi di evitare di fare discussioni che non hanno a che vedere con la filosofia di questo blog che e' letteraria, non certo politicheggiante. Capisco che un romanzo del genere si presta, pero' consideriamo anche certe assurde norme che in pratica distruggono la pubblica opinione!

    Martha

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  48. Folla? Pecore vorrete dire!

    Elena

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  49. Aaaah visto oggi!!!!!!!!!!!!!

    Ivane

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  50. Sarebbe bello vivere consapevoli che libri del genere fossero solo di fantascienza... A quando la creazione di un indice per le opere proibite?

    Simona

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  51. E io che pensavo che il Medio Evo fosse un ricordo!

    Sandra

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  52. Io proporrei davvero di insegnare questi libri a scuola. Sarebbero educativi piu' di Manzoni secondo me.

    Erica

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  53. Consentitemi una provocazione... Perche' secondo voi la folla sceglierebbe questi libri a quelli scemotti che parlano di vampiri, gossip, lupi mannari, casi umani e barzellette varie? La folla non pensa bastano le fascette di certi fintissimi premi letterari a pensare per essa.

    Margherita (Rende)

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  54. Condivido. Ecco perche' gli amanti veri dei libri non scelgono le cretinerie commerciali e lo stesso dovrebbe valere per altre forme artistiche sia cinematografiche che scenografiche o della musica. Quanti di questi pseudo-cantanti usciti dai reality saranno davvero ricordati invece di scomparire dopo il terzo cd? Nessuno, io penso

    Sofia

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  55. L'argomento non riguarda in alcun modo il mondo musicale io penso quindi secondo me dovremmo considerare gli aspetti squisitamente letterari!

    Marica

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  56. "Sarebbe bello vivere consapevoli che libri del genere fossero solo di fantascienza... A quando la creazione di un indice per le opere proibite?"

    Me lo aspetto a breve Simona. Già immagino il rogo pubblico perpetrato contro questo e altri romanzi considerati da qualche lecchino compiacente come fascisti o comunisti

    Gabriella

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  57. Cacchio Gabriella, come quoto cio' che hai detto! Tra reality show travestiti da programmi di informazione, gente che dovrebbe marcire in galera e invece passa il tempo a gozzovigliare, servi del potere, mignotte che dirigono enti sembra un inferno.

    Marco

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  58. La gente, aka la Folla, non legge perche' e' troppo stupida leggi ignorante per documentarsi e aprire gli occhi. Tanto x cominciare dovrebbe gettare via la tv e cominciare a pensare criticamente quando sfoglia questo o quel quotidiano (tanto son tutti uguali). E magari cercare di leggere tra le righe...

    Stefania

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  59. Beh Sofia, sui cani usciti dai reality, TUTTI i reality, non sarei cosi' drastica. Primo perche' se la folla beota apprezza i fitissimi vincitori dei vari festival si vede che idioti chiamano idioti e secondo perche' non solo i reality sfornano merda ma in generale un po' tutti. Se vai solo con canzonette in fondo e' perche' la gente apprezza quelle. Poi ci sono i bigotti, ovvero quelli tutti con l'aurela in tasca e l'amante sulla tangenziale che sentenziano contro i film hor ro r e il genere metal perche' rei di far incazzare Anime candide e votarle alla violenza. Curioso anche perche' io ho sempre pensato che una cosa e' il cinema o la,musica altro la vita...

    Marcello

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  60. Scusate volevo dire «aureola»

    Marcello

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  61. Non tutti sono Folla pero', dai! Vero e' che siamo la minoranza. Io per esempio non voto nessuno e detesto la televisione al cento per cento!

    Ivane

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  62. Comprato stamattina!!!

    Monia

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  63. Pensate che solo noi italiani siamo in condizioni simili? Dall'altra parte dell'oceano i reality li hanno inventati!

    Vicky

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  64. La Folla si chiama anche bimbiminkia!

    Angela

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  65. Oggi comprero' questo libro. Grazie Val!

    Katia

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  66. Anch'io ho comprato questo libro e lo comincio adesso, sono curiosa!

    Roberta

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  67. Noi italiani siamo sempre pronti a sparare sulla nostra terra ma altrove rose e fiori sono eccezioni lo stesso non certo la regola! cerchiamo di capire questo concetto...

    Riccardo

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  68. Beh, credo sia ovvio che Folla non fa rima con tutti. Certo, molti sono contrari a certe scelte di mercato ma cio' non vuol dire ascoltarli. Credete che chi pubblica il libretto del del giorno e ci guadagna poi puo' pubblicare anche il romanzo mega bellissimo di qualita'? A volte lo fanno ma altre no. Del resto fanno affari non opere sociali...

    Chiara

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  69. Martha se e' vero che questo none' certo un blog che parla di politoca e' anche vero che.1984 e' un trattato politico, leggi il post!!!!!! E' quindi ovvio che possiamo parlare anche della so ci eta' di oggi pur senza fare nomi visto che in pratica la liberta' di opinione non esiste piu'....

    Mara

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  70. Questo libro sembra scritto oggi, effettivamente. Da brividi!

    Mariella

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  71. Ok gli Usa hanno inventato i reality Vicky e allora? Se gli altri si gettano dal ponte dobbiamo farlo anche noo? Adesso mi dirai che e' la globalizzazione, il marketing e cose del genere. Sono d'accordo ma torniamo al punto di partenza!!!! Perche' copiare gli altri? Perche' copiare le cose piu' brutte degli altri?

    Elisa

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  72. Quella dei film horror e del rock che disturberebbe le menti dei ggiovani e' una lagna di vecchia data, ormai. Forse una punta di verita' c'e' anche se poi penso alle schifose programmazioni televisive, i patetici commenti di questo o quel personaggio politico e penso che chi condiziona i ggiovani sono altri...

    Vanessa

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  73. Mi piacerebbe leggere un libro tuo Val su queste tematiche. Da piu' parti del blog leggo che la uova generazione e' diversa dalla prima. Mi piacerebbe tanto...

    Serena

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  74. Ottimo libro. Comprato, sfogliato, letto, bellissimo romanzo!

    Sofia

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  75. Ho comprato questo libro ma devo ancora leggerlo. Lo avevo visto tante volte in libreria ma se lo consigli tu Val dev'essere buono.

    Samantha

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  76. Condivido chi dice che sono questi i romanzi che dovrebbero essere pubblicati oggi!

    Samuele

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  77. Altro che fantascenza questo libro e' realta'!

    Isabella

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  78. Beh molti dei libri che si pubblicano oggi sono lo specchio della realta'. Orwell parlava del Grande Fratello e oggi si pubblicano i libri dei deficienti dei reality...

    Azzurra

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  79. Per Azzurra: cioe' del Grande Fratello!


    Carla

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  80. Finalmente sono riuscita a comprare anch'io questo romanzo. Leggo, leggo!

    Gabriella

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  81. Ragazzi quel che dite e' giusto ma dobbiamo guardare in faccia la realta'... Oggi va di moda il grottesco spacciato per normalita' e la superficialita' presentata come un valore e non e' piu' tempo di un romanzo cosi' e non credo che le cose sarebbero diverse se vivessimo altrove. In fondo l'Italia e' stata la patria del Rinascimento e dell'arte oggi non e' cosi' e ci siamo omologati. Di libri belli pubblicati anche da noi ne esistono ma son pochi, pochissimi.

    Marco

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  82. Veramente Riccardo, tu dici bene quando osservi che anche all'estero non sono perfetti ma ultimamente il nostro paese e'quello che piu' colleziona figure di merda, scusa!

    Valeria

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  83. Da piu' parti mi sembra di vivere nel Medio Evo veramente. Sembra che esista chissa' quale liberta' ma alla fine non puoi far nulla! Satira azzerata se non quella autorizzata, testate di parte a o b, puttanate spacciate per azioni governative, figure inette di entrambi i sessi sulle poltrone che contano, parti tutte ugualmente detestabili, religioni in preda a deliri medievali, media che vomitano cazzate a tutto spiano, guerre... Che dite, la fine del mondo e' vicina?

    Franco

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  84. Gia' Riccardo tutto il mondo e' paese ma il nostro e' un casino. Oops, sorry, volevo dire bordello!

    Katia

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  85. comprato e letto pure io. Molto bello anche se un pochetto lento come narrazione ma del resto non e' esattamente quel che si dice un libro recente.

    Marzia

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  86. Non c'e' dubbio che oggi le cose funzionino in modo diverso rispetto solo a una ventina di anni or sono. La stessa televisione non osava lanciare certi programmi anche se questo non oa esentava da proporre antesignani di certe programmazioni. Libri belli e libri brutti son sempre esistiti ma diciamo pure che non e' vero che spesso gli editori pubblicano libretti. Esistono case editeici medie e piccole che cercano libri di qualita' forse piu' delle grandi. Val lo dice spesso, quindi non vedo perche' non dovremmo credere cio', vi pare?

    Loredana

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