Assault Fairies vol 1 è il romanzo di esordio di Chiara Gamberetta, una delle firme più graffianti dei siti dedicati al Fantasy italico. Non è mai stato pubblicato ed è disponibile al pubblico sul sito dell'Autrice. Non avevo mai pensato a recensirlo, fondamentalmente perché non mi piace moltissimo il genere ma poi, viste le recenti polemiche scatenate su questo e altri siti su regole e regolette, ho pensato che il libro della Gambera più "battagliera" del web potesse rivelarsi un buon esempio di un'opera scritta facendo ricorso alle regole. Certo, direte voi, esistono molti libri scritti con un occhio di riguardo al "mostrato". Patricia Cornwell, tanto per fare un nome a grande diffusione, usa esattamente le stesse tecniche per Kay Scarpetta, una delle sue protagoniste. Però, se devo essere sincero, li trovo freddi e poco verosimili per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi. Oltre a ciò, l'uso esasperato del principio noto come "Economia della Storia" li rende ai miei occhi mutilati della fine. Così, aiutato da una pinta di birra Cartablanca, ho deciso di recensire il libro della Gambera e buon pro vi faccia.
Non è la Gambera ma il suo avatar... |
Trama:
Non la delineerò troppo anche perché, da quel che mi è parso leggerlo, è sostanzialmente un pretesto per mostrare le varie tecniche utilizzabili per scrivere una storia. A ogni modo, la trama vede un gruppo di fatine che abitano una Londra bizzarra tra coniglietti fumatori, strani esseri, fantasiose macchine da guerra e personaggi allucinati. Una trama che per quanto mi riguarda non esiterei a definire Bizarro Fiction ma che Chiara, al contrario, dice di essere un nuovo sotto-genere del fantasy
Recensione:
Per un libro particolare come questo ho deciso di eseguire una valutazione altrettanto particolare. Pertanto comincerò a elencare le tecniche da lei adottate con i relativi pregi e difetti. Vediamo...
Tecnica
Tecnica
Show don’t tell a profusione, ovvero “mostra, non raccontare”. Abbiamo parlato di questo modo di scrivere per diversi post e io stesso sto al momento riscrivendo “ISDN” facendone ampio uso. Ma, se per quanto riguarda il mio libro ho cercato di seguire un equilibrio tra mostrare e raccontare, ciò non sembra essere stata la linea guida di Chiara. Il pregio dello show don’t tell è l’aspetto verosimile dell’ambientazione. Le scene e i fatti narrati sono più chiari per chi legge, contribuendo a fare di un romanzo mostrato un libro più efficace di uno solo raccontato. Ma è davvero così? Sì e no. Sì, perché Gamberetta ha usato termini adatti per ogni scena, senza inutili e mielosi giri di auliche parole. Il ritmo è veloce e quindi si lascia leggere con piacere. No, perché alla fine il troppo stroppia e il romanzo mostra scene superflue. I dettagli sono troppi e chi legge si scopre a dover riflettere su ogni parola. Io credo che si debba alternare il mostrato al raccontato seguendo il già citato principio dell'Economia della Storia, che recita più o meno così: “Mostra ciò che serve davvero e racconta il resto”. Curioso che Gamberetta, che pure ha più volte evidenziato questo equilibrio, non lo abbia seguito.
Il romanzo è scritto facendo uso della Prima Persona al tempo presente. Questa scelta regala credibilità alla trama e chi legge “empatizza” col personaggio. Tuttavia, a mio parere, questo tipo di Pov è più adatto a un romanzo biografico o epistolare perché in caso contrario, con un romanzo ad ampio respiro, il pov limita troppo la visione degli eventi. La Prima Persona al presente limita la potenza della storia a una sola persona, il protagonista. Ma se vogliamo scrivere un romanzo capace di rivaleggiare con la potenza espressiva di una pellicola cinematografica, perché a questo serve lo show don't tell, usare questa tecnica rende il libro in qualche modo menomato. Neanche Assault Fairies vol 1, poi, fa a meno dell'infodump. Intendiamoci: Gamberetta è abilissima a mostrare un mondo complesso e variegato senza ricorrere all'infodump farlocco tipico di molti scrittoroni di oggi, però ricorre a pensieri che "sanno" di infodump, segno che forse avrebbe potuto porre più attenzione a questo aspetto.
Ambientazione:
Ambientazione:
Ciò che questo romanzo mostra è che le fatine sono più importanti degli umani e anche più intelligenti. Nonostante lo stile chiaro e preciso non ho ben capito il ruolo della magia di questi esseri dalle sembianze di donne mignon. In pratica, non è chiaro se la loro magia è illusione o cambia davvero il mondo. Perché non usarla meglio? Insomma, se la magia è la panacea per tutti gli inconvenienti e, giustamente, l’autrice non è ricorsa al solito paternale tipo dei Fantasy che vede il solito mago, col solito eroe che non usa la (solita) magia per paura di alterare gli equilibri del mondo (e quindi, alla fine, servire da pretesto all’Autore perché prosegua la storia) allora io ne avrei fatto a meno. Le fatine di Gamberetta non sono sagge e anzi sono delle grandissime figlie di buona donna. Allora a che serve dotarle di magia se poi non ne fanno un uso completo? Altra cosa che non mi è piaciuto è il cyberpunk presente a ogni pagina. Che Chiara sia una fan di quest’ambientazione mi pare ovvio. Io no, ma questa è solo una questione di gusti.
Caratterizzazione dei personaggi:
Abbiamo detto tante volte che i personaggi andrebbero caratterizzati, cioè differenziati, uno dall’altro per evitare di confondere chi legge. Dobbiamo renderci conto che un libro non è un film e quindi non si può contare sugli occhi per capire che Richard è bruno, saccente e mostra una certa preferenza per le bionde, mentre Lara è bella, intelligente e preferisce farsi una canna invece che andare a scuola. Sia Richard che Lara devono mostrare comportamenti e parlati diversi perché chi legge non si confonda. Non ho detto che sia un giochetto, questo è scrivere, bellezze. E no, Licia Troisi NON SA scrivere. Un plauso lo voglio fare invece per i coniglietti fumatori che sono probabilmente i soli personaggi ben caratterizzati del romanzo. Ultima cosa: quando le fatine parlano di loro stesse usano, per descrivere il proprio corpo, termini come "manine", "piedini", "testolina", ecc. Ma se sei una fatina non pensi sempre a te stessa come fornita di "piedini" perché lo dai per scontato. L'errore non è di poco conto perché salta subito all'occhio.
Quindi:
Senza dubbio, Assault Fairies vol 1 è un romanzo scritto bene con idee divertenti, niente di già visto, niente lagne alla Strazzulla, Elfi Yahoi, niente Nihal e patetici vampiri adolescenti. Niente che ricordi il Fantasy d’accatto italico o straniero che sia. E già questo è un vantaggio, senza contare che è gratis e non costa venti e più euro come i libri-sola che vanno di moda oggi. Ma, come ogni cosa umana che si rispetti, nenche questo romanzo è perfetto perché sembra più uno sfoggio di tecnica che non una storia scritta per il piacere di scriverla. Sono certo che Chiara si sia divertita moltissimo a scriverla, senza dubbio, ma questa sensazione esiste. Sarà per il troppo "mostrato" o per l'ansia che sembra pervadere la narrazione di usare frasi ineccepibili dal punto di vista tecnico, non so. Ok, una storia senza tecnica è scritta coi piedi, ma se la scrivi solo con la tecnica è fredda, priva di emozioni e, alla fine, simile a tante altre. Lovecraft, che pure era un grandissimo studioso, non era uno scrittore dalla magnifica tecnica, ma ha lasciato storie suggestive e di atmosfera. Storie che rileggo da decenni e che conosco a memoria perché non stancano mai. Ma il grande autore americano non ne sapeva nulla di “mostrare”, POV, dialoghi verosimili e infodump. Insomma, forse non sapeva scrivere ma senza dubbio sapeva raccontare. Assault Fairies vol 1, invece, denota che la sua Autrice sa solo scrivere. E se è vero, come dice la stessa Gamberetta, che “raccontare” e non “mostrare” è sbagliato, è anche vero che a mio modo di vedere si dovrebbe cercare di far bene entrambe le cose.
Massimo Valentini
Che dire, il romanzo di Gamberetta sembra carino ma il personaggio non è esattamente simpatico, con quelle sue recensioni al vetriolo. Vedrò però di leggerlo. Grazie Val
RispondiEliminaSerena
Guarda il libro è simpatico però concordo con la recensione. Alcune scene sono eccessive e a volte anche noiose. Certo si legge bene e lo fnisci prsto proprio per come è scritto. Un buon risultato che considero efficace. Però devo dire che a volte ho dovuto usare la modalità veloce per leggere
RispondiEliminaMariella
Non mi è piaciuto. Ok lo confesso non ho sfogliato che le prime pagine e già mi sono annoiata. Sicuramente è scrtto bene e almeno teoricamete se dovessi spendere 10 euro per questo o per un libro di Fabio Volo non avrei dubbi: sceglierei questo. Però alla fine il libro è senz'anima. Almeno per i miei gusti
RispondiEliminaAzzurra
Non è il genere che prediligo ma cercherò di leggerlo. ecensione onesta come al solito Val
RispondiElimina:-)
Francesca
Tu sei elegante e raffinato quando recensisci, anche quando regali osservazioni non proprio positive, ma questa persona non è simpaticissima. Potrà dire cose sagge e veritiere e certamente molti libri sono scritti con i piedi ma credo si tratti di rispetto per le idee altrui. Puoi dire ciò che pensi ma non essere così acida. Non leggerò questo libro per questo motivo
RispondiEliminaFranca
Non mi piace lei e non mi piace il genere. Capisco il perché della rece, però e lo apprezzo. Anzi no: ti apprezzo,come al solito. Preferisco leggere il tuo prossimo romanzo: sono certa sarà incomparabilmente più bello.
RispondiEliminaBarbara
Dato un'occhiata, insomma...
RispondiEliminaVicky
Grazie Val. Sei sempre attento. Il romanzo sembra carino!
RispondiEliminaRoberta
Son graziose le fatine da combattimento!!!! Sembra un bel libro ma a volte è curioso.
RispondiEliminaVincenza
Preferisco PRIMUS se voglio leggere un libro Bizarro Fiction. Sarà che mi piace come scrivi ma questo romanzo sembra noioso. Forse è la trama non so
RispondiElimina:-)
Sofia
E così anche la gambera scrive libri noiosi eh?
RispondiEliminaBeh, visto il personaggio non mi aspettavo che rilevassi quelle imperfezioni Val. Comunque sei sempre tu il meglio del meglio, per me. Il tuo "Primus" è eccellente
RispondiEliminaAnna
Non è un granché. Noioso, sciatto, tecnico è vero ma senz'anima. Forse si poteva fare meglio e poi le fatine sono davvero improbabili. Non tanto per l'ambientazione quanto per il contrasto tra il loro rude carattere e il come guardano a se stesse. E' vero: piedini, occhietti, manine, testoline fanno un po' ridere visto e considerato che alla fine si comportano e parlano come scaricatori di porto
RispondiEliminaElena
Bella rece. Brutto il romanzo
RispondiEliminaStella
Mmmm no, non è il mio genere
RispondiEliminaMonia
Scaricato. Vedrò di leggerlo presto
RispondiEliminaJessica
La ragazza scrive bene Val, condivido. Effettivamente segue bene le varie tecniche, non si può diree nulla. Prrò qualcosa che manca a questo romanzo esiste: l'empatia con chi legge. Però, certo, meglio de La Ragazza Drago
RispondiEliminaMargherita
Bel romanzo, devo dire
RispondiEliminaLaura
A loro modo le fatine sono simpatiche ma credo che potrebbero essere viste come l'alter ego dell'autrice :-)
RispondiEliminaGiulia
Beh, devo confessarvelo.... non mi è piaciuto leggerlo.
RispondiEliminaCarmen
Figata eccellente
RispondiEliminaRiccardo
Concordo con te Lorenzo. Solo una cosa: non lo definirei un capolavoro anche perché non è che se usi la tecnica giusta poi scrivi automaticamente la Divina Commedia. Però è leggibile, è gratis e non ha nulla da invidiare come qualità ai libri pubblicati
EliminaMarco
Beh è una questione di gusti. Non ho gridato dallo stupore per averlo letto. Certo è scritto bene ma troppo asettico per i miei gusti
EliminaValeria
La storia è buona. Secondo me è un romanzo eccellente. Se è vero che i difetto sono quelli che Val ha evidenziato almeno non è un romanzo dell'ordine dei soliti nomi italici. Secondo me un valido editore lo trova. Poi è vero che i gusti sono diversi per ogni persona
RispondiEliminaBianca
Teoricamente dovrebbe trovarlo Bianca ma non penso un grande editore. Quelli di solito pubblicano vippetti e sedicenti tali che tutto sanno meno che scrivere.
RispondiEliminaOrnella
Non è questione di Editore. Lo avrebbe reso scaricabile - ed è scaricato - da chiunque se così fosse? Val dice che il libro sembra quasi una palestra e non un romanzo vero e proprio. Può essere che l'intento dell'autrice fosse questo. Del resto il suo blog non sembra più aggiornato. Sembra sparita
RispondiEliminaMonica
Non è noioso secondo me semmai è scarno. Io non credo che il mostrare sia sempre migliore del raccontare e non è detto che economizzare sui dettagli sempre e comunque poi renda davvero le trame più godibili. Anche perchè, diciamocelo, un libro non sarà mai un film e del resto anche molti film sono cacca, scusate l'espressione. Non dico che il romanzo di questa Gamberetta sia scritto coi piedi ma solo che non è detto che anche seguendo bene le regole le storie risultino alal fine migliori di altre.
RispondiEliminaRosa
Perfettamente d'accordo con te, Val. Il romanzo è senza dubbio valido. Gamberetta sa scrivere bene e usa in modo efficace il mostratto. A me la Bizarro Fiction piace, sono un fan di C. M. III anche se credo che di nuovo non abbia invntato nulla. Già così è un buon libro però.
RispondiEliminaVincenzo
Non so, una trama di fatine non è per i miei gusti
RispondiEliminaLea
Divertentissimo ragazzi. A me è piaciuto tanto leggerlo
RispondiElimina^__^
Silvietta
Meglio "Primus"...
RispondiEliminaMaria Pia
Sarà anche scritto bene ma dubito abbia inventato un nuovo genere. Quello lo hai inventato tu. Scusate, ma non basta usare delle fatine e definire un nuovo genere come ha fatto lei. allora le storie sul Piccolo Popolo di Dunsany? Sempre Fantasy erano. Io penso che il libro sia carino.
RispondiEliminaGaia
Che poi sarebbe come dire che devi studiare bene ma se il talento manca anche te scrivi sempre le stesse cose. Non credo sia un romanzo da urlo
RispondiEliminaDiana
Il vero genere lo ha inventato PRIMUS...
RispondiEliminaLara
Primus e' certamente un libro assai particolare ma non sembra che lo sia meno di questo. Voglio dire che anche il libro di Valentini pare scritto con un occhio di riguardo alle regole non vi sembra? A me e' piaciuto perche' trovo grandiosa la metafisicita' della buona idea che lui ha usato come base per la trama. Allora non stupiamoci se Chiara ha scritto un libro del genere. Poi la penso come voi Assault Fairies non e' un nuovo genere
RispondiEliminaLidia
Gran bel romanzo per me. Efficace quanto basta. Ganze le fatine e anche sexy
RispondiEliminaMario
Non sa di nulla e le fate guerriere sembrano adolescenti umane
RispondiEliminaMara
Noioso
RispondiEliminaLina
Divertente e ben scritto pero' le fatine sono tutte uguali
RispondiEliminaMartha
Bah trovo che la crostacea sia tanto tanto acida...
RispondiEliminaEleonora
Primus senza dubbio mi e' parso meglio scritto e molto poetico nonostante le regole. Quello di Chiara carino ma poco caratterizzato. Certo la trama non appare scontata ma poi e' alla fine il solo pregio
RispondiEliminaLinda
No no no il libro sara' anche scritto bene ma non mi dice poi tanto
RispondiEliminaFederica
É carino ma non é perfetto.
RispondiEliminaCarla
Non lo avrei mai comprato
RispondiEliminaStella
Ma siete sicuri che sia bello stò romanzo? A me pare abbastanza grigio
RispondiEliminaSara
Lo dico con sincertità e senza nessuna velleità di passare per la professoressa del momento, essendo io una semplice lettrice. Beh, che dirvi, non mi è piaciuto. Troppo asettico, scarno, senza anima. Sì la trama è buona non è scontata e si legge veloce ma è tutto qui. Troppo uguali le fatine, troppo stupide alla fine. Stupide perché i loro modi, che certo dolci non sono, contrastano con i nomignoli "fatineschi" e il loro modo di rapportarsi a se stesse e al loro corpo. Ho provato spesso la sensazione di veline con le alucce. E non mi è piaciuto l'incipit. Mi sono stancata di queste eroine che fanno le dure. E poi, ma scusate, a che serve la magia se poi non la usano per cose semplicei come il loro trasporto pneumatico? Non è plausibile
EliminaAngela
La dimostrazione perfetta che le regole non fanno il capolavoro. Val come als olito è equilibrato. Spero però che il nuovo "Isdn" sia un attento equilibrio tra regole e ispiraione. Per favore, Val, regalaci altriromanzi magari precisi ma anche seducenti.
EliminaGabriella
Preferisco Primus. Non c' é proprio paragone
RispondiEliminaMichela
Visto stampato e sfogliato. Non lo considero un capolavoro peró si legge bene
RispondiEliminaLaura