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venerdì 5 agosto 2011

Editor, agenzie letterarie e scrivere



Sapete, oggi vorrei illustrarvi cosa s’intende per editing, cosa è un editor e cosa dovrebbe fare qualsiasi aspirante scrittore. Ma andiamo per ordine e cominciamo dall’editing. Spesso facciamo confusione su questo processo scambiandolo per distruzione insensata del testo, ri-costruzione (che invece è compito del Gost Writer) Editing Leggero (che nella gran parte dei casi è SOLO la correzione degli errori, altrimenti detta “correzione di bozze” e Aulificazione (NON è possibile trasformare una merda in un ottimo romanzo!). L’editing, quello vero, è un processo di revisione che ha il fine di migliorare un testo letterario. E qui sfatiamo un’altra leggenda: l’editing non produce Arte e non necessariamente migliora il testo. A volte, anzi, fa di un buon testo un libro mediocre. Dipende dalla competenza dell’editor. Vi faccio un esempio. Io sono un grande sostenitore dei romanzi realistici, specie con i libri della mia Seconda Generazione. Un editor potrebbe decidere di cambiare una fine triste con una lieta allo scopo di migliorare le vendite. Se poi il mio testo dovesse finire etichettato come For youngs adults only, l’editor potrebbe levare le scene di sesso (se ne descrivo) e quelle di violenza (se ci sono) anche se dannatamente necessarie per la trama. Molti brani potrebbero inoltre essere eliminati perché considerati prolissi o, al contrario, modificarli senza rispettare, per esempio, la consecutio temporum (e, credetemi, gli editor ignoranti come capre esistono!). Ma poniamo invece che il nostro editor sia bravo. cosa farebbe, quindi, per migliorare un testo? Essenzialmente il suo compito è verificare che la storia funzioni senza falle o pecche di alcun tipo. Per esempio: se nel libro è descritta una sparatoria all’angolo tra la 136esima strada e la Olympic l’editor verificherà che quelle strade esistono e che sono effettivamente collegate. Se il romanzo descrive luoghi storici l'editor controllerà che la descrizione di questi sia verosimile. Esaminerà inoltre la coerenza dei personaggi (tizio non può avere 20 anni a pag 6 e 39 a pag 40 se come narrazione tra l’una e l’altra sono trascorsi tre giorni). Controllerà la loro psicologia e, se dovesse trovare errori, suggerirà la correzione e le modifiche del caso. Non è finita qui... Altro compito dell'editor è eliminare scene inutili, aggettivi e avverbi usati in modo sbagliato, verificare punti & virgole, affinare lo stile. Ultima fase di questo bel lavoro è la correzione delle bozze, ovvero l’eliminazione dei refusi. Quanto tempo serve per farlo? Bella domanda! Lasciando da parte l’ovvia constatazione che nessun manoscritto può definirsi editing free esistono casi di romanzi che non hanno bisogno di troppi interventi e altri che invece ne richiedono diversi, pur essendo buoni dal punto di vista delle idee. Una valutazione arbitraria potrebbe attestarsi sui due/tre mesi per un romanzo composto da circa 100.000 parole. Ricordate che l’editor non è un nigra e pertanto non scrive lui le modifiche eventualmente utili. Inoltre rende conto all’autore di ogni fase del lavoro. Ma anche questa valutazione è da vedere con le molle perchè nel caso il nostro eroe dovesse controllare un libro da 800 e più pagine… povero editor! Il suo è quindi un lavoro coi fiocchi che necessita di erudizione, esperienza, competenza e precisione. Un lavoro che non dovrebbe mai essere svolto da principianti o da semplici laureati in Lettere o Scienza della Comunicazione. E non sarebbe una cattiva idea quella di un editor che sia anche Scrittore. Adesso pensiamo alle piccole Case Editrici. Pensate che potrebbero avere tempo e soldi per pagare un professionista del genere? Quasi mai. 1.000 euro al mese, minimo minimo, li volete dare a sto’ poveraccio che lavora, per ogni manoscritto, almeno otto ore al giorno, domeniche escluse? Ciò significa che è una figura costosa e non tutte le piccole/medie realtà editoriali possono annoverarla tra i propri dipendenti. Quindi che si fa? In quelle piccoline ci si arrangia, magari con tanta passione (ed esperienza) in tantissime altre semplicemente si ricorre a una mera correzione di bozze. Se la C.E. è seria, e quindi lavora al meglio, anche se passano alcuni errorucci sul libro non è poi una tragedia. Il paradosso è invece delle major cui i quattrini per gli editor non dovrebbero mancare, dettaglio che le rende tra le "fonti papabili" di buoni libri. Curioso che invece non sia così. I romanzi della Troisi, Strazzulla, del Ghirardi e tanti altri difettano di un editing approfondito e questo francamente mi fa incazzare parecchio perché parliamo di C.E. importanti. Ricordate che fare editing non è solo volgere un testo in perfetto italiano. E' anche, e specialmente, volgere un testo leggibile in un ottimo testo affidabile e degno di fede dal punto di vista dell'accuratezza storica, tecnica e stilistica. Curioso davvero, perché ciò non si evince sfogliando tantissimi fantasy italici. Mistero...


Agenti e agenzie letterarie

Altro paradosso italico è quello dell’agente letterario. In America nessun aspirante scrittore si rivolge alle Case Editrici, non è previsto dalla Convenzione di Ginevra. Scherzi a parte, l'iter da quelle parti prevede che chiunque pensi di aver scritto un buon libro si rivolga alle agenzie letterarie. Saranno queste a selezionare i manoscritti e quindi a decidere se è il caso di piazzare il romanzo presso le case editrici. L'aspetto carino di questo processo è che se l'agente valuta bene il tuo manoscritto tu non dovrai pagarlo in moneta sonante ma sarà lui, grazie al suo ingegno, ai suoi agganci e alla sua capacità lavorativa a spuntare un buon contratto per te e a percepire una percentuale per ogni copia del tuo libro venduta. Attenzione: solo per le copie davvero vendute (di solito la loro percentuale si aggira sul 10%). Ciò significa che se non vendi copie il tuo agente non guadagna. Il che significa che il tuo agente ha tutto l'interesse di trovarti un ottimo contratto. Che succede invece da noi? Se invio il mio manoscritto a una qualsiasi agenzia letteraria italiana (tranne pochissime eccezioni che non si fanno pagare ma si contano REALMENTE sulle dita di una mano) questa mi dirà:

"Egregio signor Valentini, abbiamo letto il Suo manoscritto. Le ricordiamo che i nostri servizi contemplano l'esame del testo e la valutazione di ogni suo aspetto in modo da fornirle una scheda esauriente dei punti deboli e di quelli efficaci dell'opera. Nel caso dovesse rendersi necessario l'editing, affidato ai nostri valenti professionisti del settore, il costo varia da... bla, bla, bla e ancora bla."

Alcune agenzie dichiarano di leggere GRATUITAMENTE il testo, ma questo nasconde il solito giochino perché spesso l'editing è ALTAMENTE consigliato al fine di offrire, dicono loro, un testo scevro da errori e quindi più valido per gli editori. La cosa deliziosa, per le agenzie italiche, è che NON SONO OBBLIGATE a scegliere il testo per proporlo ai loro contatti. In molti casi svolgono solo l'editing e basta. L'ingenuo aspirante scrittore, abbagliato anche dai nomi famosi che spesso compaiono sui loro siti (scrittori rappresentati presso le varie Mondadori, Piemme, Einaudi, Baldini & Castoldi, ecc) nonché carezzato dai sogni di contratti milionari, accetta. Attenzione: non sto dicendo che questo sia un comportamento illegale, assolutamente non lo è. Ma non è così che gli agenti si comportano all'estero. Adesso chiedetevi sinceramente perchè mai un qualsiasi agente dovrebbe fare di tutto per scegliere buoni testi da proporre alle case editrici quando ha già il suo tornaconto assicurato grazie a editing e affini. Soprattutto se parliamo di perfetti sconosciuti che si rivolgono a lui, perché la questione con i soliti noti è ben diversa.




Una brava editor al lavoro

E dovete considerare anche a un altro dettaglio. Che, a parte le agenzie letterarie ormai storiche o comunque di un certo prestigio, esistono moltissimi "agenti indipendenti" che si gettano in questo business con competenze alquanto risibili. La situazione italiana è curiosa perché, come abbiamo già detto, conta su una richiesta impressionante, costituita dalle centinaia di migliaia di aspiranti scrittori persuasi di essere geni non capiti del nostro panorama editoriale. Che poi sono gli stessi che si rivolgono agli editori a pagamento, ma quello è un altro discorso. Tornando alla figura dell'editor, non è detto che egli sia l'oracolo del sapere. Non ci credete? Allora guardate cosa è successo a “Storie di ordinaria follia” di Bukowski. Perché anche un Editor bravo è sempre una persona e potrebbe giudicare "Moby Dick" un libro scritto coi piedi. O “Flatland” un libro insulso. Dico sul serio. Stabilire se un libro è “arte”, se è commerciale ma buono, o se semplicemente è carino non è di competenza dell’editor ma del Critico e anche costui non deve essere un idiota.


Come dovrebbe essere

Se volete davvero scrivere e quindi pubblicare al meglio, cominciate a studiare. Sì, studiare. E per studiare narrativa occorre una sola cosa: leggere tanto. Se volete scrivere un racconto di Fantascienza leggete i grandi nomi, poi i classici, poi i moderni. Leggete anche altri generi. Il vostro fine dovrebbe essere scrivere bene, non pubblicare, specialmente se non scrivete da tanto tempo. Ma dovrete leggere narrativa, e anche della migliore qualità possibile. Gli articoli per il blog, i compiti, il diario della vostra ragazza non contano. Per imparare a scrivere narrativa DOVETE leggere narrativa. Non lamentatevi come tante bambine senza il lecca-lecca se non siete pubblicati subito. Gli scrittori italici frignano spesso e battono i piedini perché "siccome che ho scritto un libro lo voglio pubblicare, raga! Gnè, gnè, gnè!" Una delle lagne più frequenti riguarda l'osservazione che gli italiani leggono poco. "Ah, se abitassi in America sono certo che mi pubblicherebbero subito!" Non è così. L'Observer di New York ha stilato nel 1996 una ricerca per capire a quanti anni avevano pubblicato per la prima volta diversi scrittori appartenenti al Fantasy, Weird e alla Fantascienza; 249 nomi, per la precisione. La ricercà mostrò che l'età media della prima pubblicazione era di 38 anni e dopo una pratica di circa 14 anni. E per pratica s'intende leggere, studiare manuali, osservare il mondo letterario, leggere, leggere, leggere e…. scrivere e poi leggere e poi scrivere e poi leggere… Credo che il senso del mio discorso a sia chiaro, no?Quanto alla mia miserabile esperienza… Io scrivo da quando avevo 16 anni (e scrivevo come Nigra). Leggo da sempre, circa 20 titoli al mese (e leggo poco) e solo da sei anni pubblico a nome mio, articoli di quotidiani o divulgativi esclusi. Adesso lasciamo da parte il dato dell’età che non vuol dire un cavolo. L’informazione importante è quella sulla pratica, siete d’accordo? Hemingway diceva che qui da noi esistono molti più scrittori che lettori. Verissimo. Oggi anche di più: chiunque ha scritto il romanzetto fantasy copiato ispirato da Tolkien PRETENDE di essere pubblicato. E le Case Editrici, come abbiamo detto qui lanciano anche la moda dei “minorenni dalla penna facile.” Ma se vogliamo scrivere davvero qualcosa di nuovo, di ben fatto, di artistico o anche soltanto buono, servono poche ma autorevoli capacità. Talento (ci nasci) Esperienza (te la fai) Sudore (tanto). Ed ecco perché non credo a questi sedicenti “nuovi volti del Fantasy/Narrativa/Poeti e bla, bla, bla" sciorinati dai media italioti. A sei anni avevo finito da un pezzo di credere a BAbbo Natale e le favole mi annoiavano. E sinceramente non vedo perché mai a 38 anni suonati dovrei credere alla favola che il Fantasy italico non sia, appunto, una favola!



 
Massimo Valentini

122 commenti:

  1. Pensavo ingenuamente che certe figure editoriali fossero affidabili quanto a pareri e giudizio. Sono rimasta sorpresa dalle peregrinazioni del libro di B. Ma adesso la confusione si e' moltiplicata. Se gran parte dei libri fanno schifo, se spesso gli editor fanno cavolate, se pubblicano cani e porci purche' noti e amici di... Se Anche i critici letterari non sempre sono affidabili e se le copie vendute a milioni possono essere una schifezza come si puo' capire che un manoscritto prima e un libro poi non sia la solita minestra riscaldata? Perche' se scrivessi e il mio libro fosse ignorato da tutti gli editori non potrei pensare a Melissa P e dirmi lei e' brava e io no!

    Sonia

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  2. Buone vacanze a lei!

    Giada

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  3. Versione estiva eh? Carino!!! Condivido come al solito il suo pensiero. Solo, il mondo editoriale sembra un gran casino

    Martha

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  4. Mi chiedo come funziona al'estero, magari in U.K, e sinceramente non e' un bel vedere la situazione del pubblicare qui da noi. A questo punto credo che se qualcuno nutra la passione dello scrivere dovrebbe proporre il suo lavoro fuori. Ma... E se non conosce la lingua? Mah

    Elena

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  5. Bel post come al solito e bel !

    Lea

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  6. Lei dice il vero, ma poi uno si arrabbia quando legge o vede quelle disgustose interviste tutte miele e brillantini a certi cani travestiti da scrittori. A te magari ti cestinano e i vari Faletti, Panariello e compagnia bella si danno arie da intellettuali. Che bellezza, vero?

    Paolo

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  7. Credo che qui da noi le cose, ovunque, procedano solo grazie alle conoscene di questo e quello.

    Margherita (Rende)

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  8. Sarebbe ora di finirla con questo andazzo. Le librerie non sanno che farsene della valanga di libri nuovi stampati ogni anno, senza contare le ristampe. I soliti noti o gli amici di o le amichette di fanno soldi a palate i libri della piccola editoria non arrivano sugli scaffali e poi ci sono i libri delle case editrici a pagamento.... Sono orgoglioso di questa bella cosa italiana!

    Franco

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  9. Un altro aspetto negativo e' l'editoria a pagamento, anche se dubito che i libri pubblicati per vanity press, perche' nessuno potra' convincermi che questi libri siano leggibili, arrivino sugli scaffali della libreria

    Maria

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  10. Un'altra cosa da considerare e' il prezzo. Nessuno si e' accorto che il libri costano un botto? E per quale motivo dovrei pagare un Faletti quanto un Coelo?

    Vincenza

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  11. Buone vacanze a tutti!!!!!!!

    Linda

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  12. Condivido. Il Fantasy italiano e' noioso e ampolloso. Una certa umilta' di fondo sarebbe solo utile agli editor de noialtri

    Lina

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  13. Beh la piu' imoortante casa editrice italiana e' sua maesta' Mondadori che,ha,inghiottito tantissime big. E di chi e' la Mondadori? E poi vi stupite delle veline che pubblicano libri?

    Eleonora

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  14. Benissimo. Se non sai scrivere ma copi hai la possibilita' di pubblicare. Se non sai scrivere ma sei l'amichetta di amici degli amici pubblichi, se sai scrivere e sei sfigato non ti degna nessuno, se sai scrivere e l'editor dovrebbe fare il bagnino a Lipsia ti scarta, se non sai scrivere, non sei nessuno e sei sfigato non ti publicano. In conpenso gli scaffali delle librerie mostrano libri di merda. Wow

    Marcello

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  15. Ah dimenticavo: tantissimi auguri a lei e alla sua compagna di buone vacanze e compli per la nuova veste del blog. Molto carina

    Marcello

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  16. Adoro la coerenza italiana!!!!

    Gaia

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  17. Auguri, auguri, auguri di buone vacanze. Figo il nuovo aspetto del blog!

    Silvietta

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  18. Oltre al post, che condivido, ho letto delle prodezze degli agenti letterari... Complmenti a loro ed ai gonzi vanitosi che pagano per una scheda di valutazione e basta.

    Lorenzo

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  19. Legge venti libri al mese? Quindi una media di un romanzo ogni giorno e mezzo... E sarebbe poco? Confused!!!!!!!!

    Grazia

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  20. La situazione editoriale italiana e' davvero curiosa. Mah!

    Katia

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  21. Buonissime vacanze a lei e alla sua compagna!

    Francesca

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  22. Adoro i suoi libri. Mi piacciono, li leggo e li rileggo con piacere. Adoro Volo, ma non e' al suo livello. Adoro anche Kafka e mi piace il Fantasy della Bradley. Ma non mi piacciono vampiri, demoni, angeli, adolescenti coi superpoteri... Vorrei che i suoi libri fossero ovunque per le librerie.

    Angela

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  23. cinico e un po' bastardo questo post ma a me piace cosi'.

    Maria Pia

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  24. A volte lei mi sembra un idealista, sa? Non perche' difetta del buon senso ma proprio perche' parla spesso di come dovrebbe essere il mondo anche se poi e' un mondo di cani. Sono contenta di aver scoperto i suoi libri. Sono tra i pochi italiani che leggo

    Buone vacanze

    Sara

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  25. Verissimo. Certo che qui da noi siamo fuori dal mondo!!!

    Eliana

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  26. Non capisco davvero perche' l'Italia debba sempre distinguersi ma in negativo. Non era piu' semplice pubblicare piu' libri validi e meno porcate?

    Cristina

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  27. Venti testi al mese? Wow...

    Mirella

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  28. Eppure la soluzione sarebbe assai semplice. Pubblicare meno, elevare la qualita', migliorare la confezione dei prodotti libri. Invece e' un assurdo. Libri pessimi tanti, pubblicita' a tappeto per farli,comprare ai gonzi, buono autori pochi e che trovano una strad in salita che invece e' in discesa per gli amici. E per i pagliacci mediatici,che schifo.

    Mara

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  29. Quoto Angela e spero di trovare presto i suoi nuovi romanzi

    Monia

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  30. Mi piace come funzionano le cose con le agenzie estere. Perche' qui da noi non puo' essere cosi'? Ah gia' dimenticavo, che sciocchina. Da noi anche per un posto da giardiniere si deve riverire e chiedere l'aiutino.

    Viviana

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  31. Concordo alla grande. E poi dobbiamo anche stare a sentire le fanta cazzate di certi recensori su libri che oggettivamente fanno pieta'.

    Anna

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  32. Buone vacanze anche a lei e ad Anto

    Portero' con me i suoi libri!

    Laura

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  33. Idem x me come dice Angela.

    Azzurra

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  34. Quoto il suo pensiero al cento per cento

    Serena

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  35. X Lorenzo

    I gonzi sono da sempre terra di conquista dei furbetti. Se tantissimi imbecilli pagano per pubblicare solo x farsi belli con gli amici perche' non approfittarne? Gioco legale e onesto, tra l'altro. Cio' che non dovrebbe esistere e' la dabbenaggine umana ma gli,esseri umani non,brillano quasi mai per intelligenza

    Sonia

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  36. Adoro il suo pensiero. Spero che non cambiera' mai. E spero che i buoni libri non svaniranno.

    Azzurra

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  37. La voglia di apparire e qiella di essere riconosciuti come "speciali" insieme agli esempi negativi offerti dalle pubblicazioni di gente priva di talento e' il motivo prince per cui tanti ragazzini o giovani adulti si rivolgono ai pod o gli editori a pagamento per farsi pubblicare. Lei dice bene,specie sulla necessita' dello studio e dell'impegno prima
    di decidere di tentare la via della pubblicazione, ma queste idee si scontrano con la voglia di cui sopra.

    Chiara

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  38. Pubblicare sembra essere l'imperativo morale di tantissimi incapaci che hanno la presunzione di credersi ravi. E ovviamente e
    Semplice e vantaggiosp approfittarne, siaa per agenti letterari che x editori a pagamento

    Cristina

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  39. Eppure i sogni in qualche caso si avverano. Licia Troisi, per esempio. Magari non scrive benissimo ma ricordo che molti passarono al setaccio il 'botto' che ha fatto con Mondadori e non trovarono «conoscenze» o altro che potesse giustificare il suo successo. Quindi in qualche caso il successo e' vero. Poi pio' non piacere ma...

    Gabriella

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  40. A dire il vero sono del tutto scettica che in Italia venga premiato il merito. Stesso discorso per la Troisi che a quanto pare non ha conoscenze particolari nell'ambiente. Ci sono tante strade per accedere al "fantastico" mondo dell'editoria senza essere necessariamente figlia, nipote, amica o vicina di casa di qualcuno del ramo. Ci sono delle cose che non necessariamente lasciano tracce. ma io non faccio testo. Non credo alla buona fede delle persone a meno di prove e controprove...
    Poi magari ha ragione Gabriella.

    Veronica

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  41. Gabriella, lontana da me l'idea di giudicare i tuoi gusti o criticare le tue scelte, sia chiaro, ma il tuo parere sulla Troisi non è preciso al dettaglio. Se questa autrice è stata selezionata perché all'editore serviva un nome da opporre a "Eragon", che lanciò appunto la "moda" dell'adolescente scrittore, può essere vero. Tanto è vero che l'Einaudì replicò con la Strazzulla che aveva 17 anni quando pubblicò la prima volta (libri pessimi, se vuoi la mia opinione...) Ma questo non vuol dire che la Troisi sia brava. A dispetto di quando si legge in giro trovo i suoi libri scritti in modo approssimativo. Però sempre meglio la Troisi della Strazzulla. "Gli eroi del crepuscolo" è scritto in modo totalmente imbarazzante!

    Laura

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  42. Non so la Troisi ma son d'accordo con Veronica.

    Marzia

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  43. Il caso Troisi è curioso. Lei stessa alla domanda su quale fosse stato il fattore decisivo per la sua scelta disse che fu la fortuna. Può essere, ma se non erro fu chiamata a tre mesi di distanza dell'invio. Conosco gente che ha chiamato allo stesso editore nello stesso periodo presentando romanzi Fantasy e le fu risposto che NON accettavano materiale di esordienti se non richiesto. Leggi: se non presentati da agenti. E lo so: uno di costoro era mia sorella... Ad ogni modo può essere che la Troisi sia capitata al posto giusto al momento giusto. D'accordo: ma sul fronte della qualità la Troisi non centra nulla con Tolkien! Anzi, direi che i suoi libri sono forse scorrevoli ma niente di che. Se allarghiamo il discorso devo dar ragione a Valentini sulla qualità ormai sconosciuta dei Fantasy. (Non solo italiani) Certo la Troisi è sempre meglio di Ghinelli e della Boni! MA da qui a dire che sono libri aulici ce ne corre!!!

    Ornella

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  44. Sappiamo tutti come vanno le cose in questo Paese...

    Stella

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  45. Veronica, son d'accordissima con te!

    Mara

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  46. Gabriella credimi: non piace :-)

    Sandra

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  47. Grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie!!!!!!!!!!!!!!!!! E' arrivato il mio Cigno!!!!!! Felice felicissima io!

    Bello pure l'autografo ke bellissimo che e'.

    Silvietta

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  48. Ma figurati Gabry! Pubblicare con leMajor e impossibile se non hai fattore C, raccomandazione che ti apre le porte e conoscenze. Guarda i premo lettetrari, e la, stessa cosa. Il talento e' solo un accessorio

    Linda

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  49. Io non amo gli americani ma cio' non vuol dire che accetto le caxxate del nostro Bel Paese! In America devi farti il mazzo per pubblicare. Qui o paghi come un coglione e ti vanti pure oppure sei figlio di. Poi ci sono le mosche bianche ma non credo stiano dalla parte dei grandi editori ma di quelli piccoli o medi.

    Marcella

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  50. Ma avete visto "Unika"? E' un libro sugli angeli... Terribile!!!!!!!!

    Lucia

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  51. Ma proprio non capisco! Come mai gli agenti letterari qui da noi sono x gran parte a pagamento? Xche' non possono fare come negli Usa? Possibbile che gli italiani abbiano dimenticato l'arte vera del nostro Paese, i nostri avi, i nostri artisti?

    Anna

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  52. Gabriella, ricordati che qui da noi pubblica persino Melissa P....

    Stefania

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  53. Che ividia Silvietta! Dev'essere emozionante avere in mano un manoscritto con dedica di Valentini...

    Veronica

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  54. Silvietta auguriiii!

    Mara

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  55. Adoro i suoi post, mi sono mancati e mi,mancano quelli,nuovi. Potrebve scrivere altre recensiono quando torna? La prego la prego la prego la prego!!!!!!

    Jessica

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  56. Ho notato che parla pochissimo degli articoli che pubblica sulle riviste per le quali scrive. Capisco che su questo sia un sito per i libri ma quel poco che ho letto di lei e' bellissimo, come x esempio il pezzo sulle nde o quello nuovo, sugli esperimenti segreti degli Usa. Ne parli di piu' noi siamo i suoi fan e vogliamo sapere ogni cosa!

    Ornella

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  57. I suoi libri mi hanno fatto compagnia sempre anche se il mio ragazzo mi ha mollata. Grazie di esistere e di scrivere storie bellissime che fanno riflettere e carezzano il cuore

    Giada

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  58. Non sono una lettrice storica ma una che lo e' mi ha fatto leggere i suoi splendidi libri. E per fortuna anch'io ragazze avvisto il nostro con la nostra :-) a quattromiglia.

    Mariella

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  59. Vorrei leggere i suoi nuovi articoli. Quando torna? Mica posso viverr solo di calcio e nuoto come il mio lui. E poi: lo consiglierebbe un bel romanzo per un compleanno? E' per la mia migliore amica e le piacciono i romanzi storici

    Sonia

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  60. Ciao Mariella benvenuta!

    Linda

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  61. Oh mio Dio!!.Scusate gli erroracci del mio precedente messaggio! Detesto l'ipad!!!!!!

    Chiara

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  62. Non conosco il tuo ragazzo, Giada, e neanche te ma ti sono vicina. Spesso i maschi sono s@@@@@i!

    Samantha

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  63. Mancano anche a me le sue recensioni!!

    Sofia

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  64. Ciao a tutti.
    Visto che Massimo è molto impegnato mi permetto di lascirvi io una breve nota. Innanzitutto complimenti ai vincitori del "concorso" e grazie per aver continuato a seguire il blog malgrado il caldo e l'estate. Volevo comunicarvi che il rientro è previsto intorno al 10 di settembre in quanto io e Massimo siamo di partenza proprio in questi giorni. Le nostre sono ferie tardive quest'anno!
    Ciò non vuol dire che non possiate commentare e/o raccontarci quache aneddoto della vostra estate e magari fare domande e richieste al quale il Nostro senz'altro risponderà appena possibile. Sarà sua cura, inoltre, rendervi partecipi di novità sia nel campo letterario che in quello della divulgazione.

    A presto

    Antonella

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  65. Tanks Anto!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


    Silvietta

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  66. Già che ci sono, e dato che periodicamente controllo il blog per sapere qualche novità, eco, insomma, va bè lo dico: non è che si potrebbero leggere presto altre recensioni di libri? Ho visto, per esempio, recensioni di vere e proprie perle tipo Q.P.G.A. (questo piccolo grande amore) di Baglioni o il libro di Facchinetti, forse uno degli esseri più noiosi della tivvì... Okkey so che il Nostro non vuole più leggere gli ignominii fantasy italici, e fa bene, ma qualche rece al sapor di Vetriolo contro certi libracci?

    Barbara

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  67. Ciaooooooooooooooooooo Antonella. GRAZIE, UN BACIO.

    Marica

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  68. Oddio!!!! Oggi ho saputo che esiste il libro di quella papera di Patrizia De.Blank "A letto col demonio" o robe del genere. Roba che la Troisi al confronto e' Tolkien. Recensione?

    Sandra

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  69. Quando torna a scrivere? Non vedo l'ora!!!

    Sofia

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  70. Sandra, la biografia della de Blank e' «A letto con il diavolo». Capisco che vuoi dire ma non so se lui recensira' robaccia del genere. Insomma, qui si parla di libri veri, mica di carta igienica spacciata per libri. Vero e' che ha recensito anche libretti fantasy ma non so. Una Nota... Certo che scrivono davvero tutti, oggi. De Blank e' uno dei puttanoni pseudo nobili piu' inutili dell'universo. Baglioni che sinceramente dal botox sembra una mummia dagli occhi di vetro scrive un romanzo? Ah pero'!!!! E Facchinetti? Riconosco l'importanza dei Pooh, anche se non li ascolto, ma detesto i cosiddetti figli di papa' d'Arte. Facchinetti poi non ho capito se e' molto scemo o molto scemo. A X Factor l'ho detestato. Un vero deficiente dalla faccia di legno. Quando lo vedo con quel suo sorriso da ebete mi ricorda un altro intelligentone de noiartri... LAPO ELKAN (detto Il Can)... Siamo sicuri di voler chiedere al nostro di recensire certa merda?

    Barbara

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  71. Ornella ha ragione... Lei deve parlarci anche dei suoi articoli. Sarebbe bello un aspetto el blog dedicato ad essi. Curiosaaaaaaaa!


    Marcella

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  72. Sono uno di quelli che ha letto Unika e condivido cio' che dice Lucia. Pensavo fosse un bel romanzo sugli angeli invece.e' solo un libro sul nulla zuccheroso. Terribile!!! Un vero spreco di carta, povere foreste.

    Marco

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  73. Barbara, te lo dico da fan sia di X Factor che dei Pooh....Facchinetti no, te prego!!!! Mi fa troppo incavolare con quella faccia da pirla...

    Vanessa

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  74. Ma.. E' sparito il mio commento? Ma porca miseria uff!

    Chiara

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  75. Capisco la voglia di recensioni semiserie ragazzi ma non starete esagerando con le richieste? In fondo Val non ha mai recensito i libretti dei vari e ignobili pseudo vip italici. Insomma, a sto' punto meglio l'urban fantasy della Meyer

    Eleonora

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  76. Oddio la De Blank, Baglioni, Facchinetti... Noooooooooooooooooo!

    Paolo

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  77. Considero francamente Facchinetti la prova che l'uomo discenda dalle scimmie ma non e' il suo caso. Lui e' una scimmia

    Federica

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  78. Ho fatto qualche piccola ricerca in rete sui libri trash italioti e sono abbastanza stupita... La Marini, Morgan, Antonacci sono solo alcuni dei vipparoli che SI SONO FATTI SCRIVERE il librettino da un lecch, pardon, giornalista di ri vi st o ne!!!!! Tipo "Chi" o "Vanity Fair". Secondo me se Valentini scrivesse recensioni di quella roba il divertimento e' di quello buono!!!

    Laura

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  79. Ok ho pensato bene alla questione. Chiedo pertanto nuove recensioni sulla sbobba dei vips di casa nostra. Ovviamente ironiche e graffianti!!!!!

    Ps: grazie del manoscritto autografato!

    Margherita

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  80. Letto «Unika» cosa dire? Sconsigliato ai diabetici...

    Marcella

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  81. Ok faccio anch'io qualcosa pe e contribuire alla causa... "I sogni fanno rima" di tale Pierdavide Carone, ovvero uno dei [pseudo] fenomeni del programma della De Filippica, "Amici". Sarebbe un agghiacciante diario di tale decerebrato, idolo di mia sorella hi hi hi
    hi


    Mariella

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  82. Eleonora e perche' non chiedere allora la rece di "Amore 14"?
    alla fine Moccia e' sempre the number one trash italian writer...

    Giada

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  83. Scusate ma io vorrei una rece piu' elevata, quella del libro di Allevi... Puro delirio!!!!! muahahahahahaha

    Marcello

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  84. Mi piace chiamarlo Val. Chi approva?

    Vanessa

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  85. No ragazzi siate buoni anche i libretti dei vip no!!!! Io qui voglio solo le splendide recensioni dei libri veri.

    Franco

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  86. Bellissimo "Noi, le ragazze di Silvio" ma non ricordo di quale sciacquetta e'...

    Martha

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  87. Bello Val... Mi piace! Brava Eleonora

    Sonia

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  88. O cavolo, Mariella. E che canta questo? Che ha da dire?

    Per Martha:

    "Noi le ragazze di Silvio" è di una tale Elisa Alloro, una vera miniera di saggezza...

    Il diminuitivo Val piace anche a me. :-)


    Serena

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  89. E no pure quella deficiente della Alloro no!!!! Questo blog non merita quelle merdine rettangolari scribacchiate da scribacchini mediatici lecca@@@o di professione per conto di queste deficienti dalle tette all'aria! Ma che vi passa per il cervello scusate? Non voglio offendere nessuno ma io preferirei che Valentini recensisse sempre ottimi libri. Cavolo e' uno scrittore vero, mica uno di quei pagliacci mediatici del tg 5 o di Studio Aperto. Ecco, di ste tr@@@e, che ne parlino loro!

    Katia

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  90. Ok abbiamo scherzato. Ora, ve lo chiedo per favore, parliami di libri VERI? Ok, anche di fantasy d'accatto, ma sempre di libri non delle autobiografie dei vip, please!!!!!!


    Gabriella

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  91. Seguo da un po' questo blog anche se commento molto di rado. Mi piacciono le recensioni."serie" di questo autore anche se non ho mai letto i suoi libri. A me piacerebbe leggere delle recensioni dei classici della fantascienza. Bellissime quelle dei libri di Matheson. Adoro Dick. Un saluto

    Mauro

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  92. In effetti ragazze io quoto Gabriella. Questo e' un blog specifico per i bei libri e discussioni intorno all'arte narrativa e quella cinematografica. D'accordo esistono anche le divertenti recensioni semiserie pero' se Val { bel diminuitivo } decidesse di farle secondo me il sito diverrebbe piu' commerciale. Posso sbagliare, eh!! Adoro i suoi libri e vorrei che Gabbiani fosse sempre perfetto

    Ivane

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  93. Ciao Mauro. Io non sono "nuova" di questi lidi perche' seguo l'autore da anni. Anche a me piacciono le rece "serie" ma penso che la possibilita' di parlare di qualsiasi cosa offerta dall'autore sia importante quasi, pur con i limiti del non vedere di persona ne' lui ne' gli altri fan, se incontrassi Val e Anto al ristorante o fossi una loro vicina di casa. Invidio chi lo fa, voglio dire, li conosce di persona e puo' quindi parlarci ogni volta che vuole, perche' secondo me ascoltare uno scrittore cosi' bravo parlare e' molto bello. Io li ho visti una sola volta a Rende. Ero con la mia classe dell'ITC e lui parlava del suo primo libro. Lei, invece, era la ragazza che si relazionava col pubblico. Io ero una delle ragazze che gli ha chiesto un autografo su un foglio di carta. Da allora l'ho seguito sempre e ora ho tutti i suoi libri. Quando scoprii per caso questo blog fui felicissima. Ma cio' che lo distingue da altri e' il suo non essere al soldo di nessuno e scrivere rece senza "leccare" i soliti noti o altri. Ecco perche' credo che questo spazio sia universale. Se adori la fantascienza ti consiglio Quattro ombre azzurre.

    Barbara

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  94. Katia... Tranqui. Guarda che sei tra amici :-)

    Linda

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  95. Partecipo con «Vola via con me" di Chicco Sfondrini e Luca Zanforlin specie di romanzo ambientato ad Amici, il programma della de Filippi. Gli autori, se non erro, sono anche tra gli autori del programma. Il libro e' di una piattezza disarmante anche se il target di riferimento e' ovviamente il pubblico di ragazzine impazzite per Amici. No, neanch'io vorrei leggere le recensioni, serie o facete, dei libri vipparoli perche' sono affezionatissima a questo blog e lo considero un po' mio. Da fan accanita ho letto tutti i suoi libri.

    Brenda

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  96. X Marcello

    Allevi non mi piace e lo dico con cognizione di causa avendo io ascoltato i primi tre dei suoi dischi. E pensare che all'inizio mi era simpatico per la sua timidezza e ap pa rente semplicita'. Leggendo pero', ebbene si, li ho letti, i suoi due libri ho capito che si vanta tantissimo della sua "arte". Non ho letto x fortuna libri di altei vip perche' non ho soldi da buttare, considerando che io il trash po butto e non lo compro. La ma opinione e' che questo sito non dovrebbe trattare di questa roba perche' altrimenti diventerebbe simile ad altri siti. Ho saputo che Val, adooooro questo diminuitivo, e' stato insieme ad Anto in compagnia di altre due persone al locale dove lavoro. Ma perche' vado in ferie quando non dovrei? Uff

    Simona

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  97. Linda, lo so ma non voglio vedr stravolto questo blog!

    Katia

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  98. Barbara come darti torto?

    Vanessa

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  99. Barbara capisco cosa intendi.Io ho un suo autografo su Alfa e Omega pure, fatto a una presentazione

    Stefania

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  100. Ma km vi ps in testa di kritikare il libro di Pierdavide? E' un ragazzo ke ha un sogno ke merita rispetto cm tt gli altri artisti di Amici. Nn capite nulla di kantanti lasciatevelo dire

    Kikka

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  101. Capisco che quella dei libracci da recensire sia una nuova moda e penso divertirebbe anche me, ma pensate positivo.questo e' un blog che parla di libri belli o brutto e di arte in genere. Va bene le recensioni negativissime di Valentini su brutti libri come Gli eroi del crepuscolo, ma non vedo con simpatia le recensioni di libretti come quelli dei e su i vip. Cercate di capire

    Mirella

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  102. Kikka, dimmi la verita'... Ti sei persa, vero? Guarda che i frignoni di Amici sono altrove non so a far finta di cantare, a gigioneggiare col terminator chiamato Maria... Vai cara, vai

    Bianca

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  103. X Kikka.

    Articolo uno: siamo in Italia e si scrive in italiano non in cellularese

    Articolo due: qui il solo artista e' Val.

    Articolo tre: a noi di Amici poco ci importa

    Articolo quattro: guarda che il cervello serve anche a pensare mica solo a sparare ca@@ate

    Elena

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  104. Francesca, detta Kikka, noi non intendiamo offendere certo nessuno e apprezziamo chi vuole discutere pero' non te ne devi approfittare.
    Pierdavide e' un prodotto. Non vuole essere una critica ma una constatazione. Bene ti piace come canta? Ottimo. Ma se scrive o si fa scrivere un libro si presta al giudizio altrui. E il libro e' una porcheria. Non ti piace? Embe'?

    Marzia

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  105. Kikka ma questo non e' un posto dove si parla di cantanti. Qui si parla di oibri e a volte cinema. Se ik tuo idolo ha scritto un libro e' possibile si parla di quello tra un titolo e l'aLtro. Ma questo non significa che si parla della sua musica.

    Eleonora

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  106. Per Ivane

    Oggi l'ho visto anch'io. Era con Anto e un'altra ragazza che ho gia' visto a Quattromiglia. Non mi avvicinerei mai a loro ma diciamo che se conoscessi chi lo conosce chiederei di farmi avere un libro autografato...



    Lara

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  107. Kikka vai a imparare gli accordi di Dolce Re,i' e poi mandali a Pierdavidino tuo. Chissa' che ne ricavi una canzone vera...

    Marcello

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  108. Kikka ma non hai nulla da fare? Chesso' studiare l'italiano, imparare scrivere una frase senza errori, cose cosi'. Ah e gia' che ci sei potresti anche acquistare due o tre nuovi neuroni. Il solo che possiedi ringrazierebbe, sai?

    Angela

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  109. Kikka di' la verita' hai studiato a Oxford, vero?

    Mara

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  110. Una cosa che mi chiedo e' il motivo per cui tutte e tutti quelli che impazziscono x i libri della Meyer, Moccia o seguono programmi qiali Amici e X Factor non abbiano la minima competenza per scrivere una semplice frasetta priva di k, x, tt, nn e cose del genere. Esistono ovviamente le eccezioni, ma quella gran parte di gente sembra veramente priva di cervello.

    Marcella

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  111. Mamma mia, Kikka, come sei profonda! Be' certo, ascolti Pierdavide, bel nome!, magari gli Zero Assoluto, magari quel simpatico idiota di Facchinetti e magari sogni sui quarantenni pedofili che se la fanno con puttanelle diciassettenni e vivono su un'isoletta con tanto di faro.... Ok. Senti ti piace lo shopping? Si eh? Vedi se alla Standa avanza qualche cervello di seconda mano!

    Maria Pia

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  112. Kikka x curiosita' ma davvero pensi che i prodotti di Amici e X factor non sono prodotti? Quando ci scommetti che dopo,un paio di cd tutti questi mentecatti finiscono a fare le comparse dal tricheco su Merdaset?

    Paolo

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  113. Tornando personcine serie perche' non chiedere una bella rece de "L'uomo che non voleva amare"? Mi piacerebbe leggerla amche perche' di prodotti del genere il web sforna solo le patetiche recensioni lecchine degli scribacchini travestiti da intellettuali al soldo degli squali - majors

    Lea

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  114. Kikka ami Moccia e Scamy e magari Bovy Raul, vero? Che emozione!!! Lobotomia?

    Sandra

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  115. X LARA

    Frequentano spesso il Mc di Quattromiglia e un certo ristorante di Montalto al punto che ormai anche il proprietario e la moglie lo leggono. Poi li vedo spesso al Metropolis...

    Simona

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  116. Val!!!! Torna da noi, i fan attendono con ansia!!!!!

    Sara

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  117. Simona, a questo punto, parla :-)

    Lina

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  118. Ti prego Lea, un libraccio di Moccia no! Ho letto diverse rece sull'ultima boiata del vecchio col cappellino, e ovviamente molte lo inneggiano, altrettante lo sbeffeggiano. Ma e' la trama che proprio mi annoia. E poi Moccia m e' antipatico...

    Elena

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  119. Ho comprato Quattro ombre azzurre e l'ho letto in poco meno di tre giorni visto che non e' un librone da mille pagine. Devo dire che ne sono stato piacevolmente sorpreso. Dalla fantascienza uno si aspetta soliti mostri, alieni e astronavi di Star Trek e invece... belle storie, a tratti mi hanno ricordato Bradbury, specie il secondo racconto Logica di Mercato. Terrificante e bellissimo.

    Mauro

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  120. che Amici e X Factor sfornino prodotti non ci piove. Ma dobviamo anche dire che il secondo sembra piu' audace di Amici che sempre piu' spesso somiglia a un circo. Certo, Facchinetti e la Tatangelo quando li ho visti, fanno del loro meglio per essere definiti idioti e la Mara Parolaccia a me sembra la classica vecchia burbera e un po' sboccata. Ovviamente e' un reality e quindi circense, ma i concorrenti dovrebbero essere piu' bravi di quelli di Amici. Sono cmq prodotti ma a me piace la voce di MENGONI A DIRNE solo uno. Che poi, onestamente, sia un prodotto anche lui non ci
    piove, ricordando pero' che Madonna, la Spears, Gaga e tanti altri lo sono altrettanto...

    Elisa

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  121. Ragazzi e ragazze, ladies and gentleman qui si parla di libri non di vip e reality. Grazie

    Lorenzo

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  122. LVal e' perfetto. Adoro questo nome

    Loredana

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